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Galan cancella i menu di Zaia Lusso inutile per Alitalia

Dopo gli Ogm, la rivalità tra il ministro Pdl dell’Agricoltura e il governatore leghista del Veneto continua in alta quota. Galan ha infatti fatto sapere che toglierà dalla business class le nostre eccellenze regionali firmate da chef stellati, progetto nato lo scorso anno con l’appoggio di Zaia

 
07 settembre 2010 | 10:12

Galan cancella i menu di Zaia Lusso inutile per Alitalia

Dopo gli Ogm, la rivalità tra il ministro Pdl dell’Agricoltura e il governatore leghista del Veneto continua in alta quota. Galan ha infatti fatto sapere che toglierà dalla business class le nostre eccellenze regionali firmate da chef stellati, progetto nato lo scorso anno con l’appoggio di Zaia

07 settembre 2010 | 10:12
 

Giancarlo GalanMenu regionali sulle rotte verso l'America e il Giappone di Alitalia? Per il ministro Giancarlo Galan (nella foto a destra) lusso inutile. Dopo gli Ogm, la rivalità tra il ministro Pdl dell'Agricoltura e il governatore leghista del Veneto Luca Zaia (nella foto sotto con l'amministratore delegato di Alitalia Rocco Sabelli) continua in alta quota. Galan ha infatti fatto sapere che toglierà dalla business class le nostre eccellenze regionali firmate da chef stellati (Nicola Portinari de 'La Peca” vicentina e Agata e Romeo Caraccio, dell'omonimo ristorante romano). E proprio quando la giornalista enogastronomica newyorchese Faith Willinger ha celebrato sulle pagine di The Atlantic i bigoli al ragù d'anatra e sarde in saor distribuite per pranzo sulla Magnifica Alitalia.

Il motivo? «Abbiamo ricevuto diverse lettere, in particolare quella di una professionista che viaggia spesso da Roma a New York, scandalizzata dal fatto che con i soldi pubblici si finanzino quei menu: come possono venire buoni i bigoli in salsa, scrive lei, se vengono preparati da un catering?». E tempo di austerity, aggiunge Galan. «Sei milioni di euro per quel progetto mi sembrano eccessivi. E un fatto etico. Le colazioni a bordo di Alitalia saranno pure straordinarie, i vini anche, ma la domanda è: che c'entro io come ministro dello Stato con tutto questo?».

Rocco Sabelli e Luca Zaia

I fondi sono stati dati a Buonitalia, che coordina l'iniziativa e per questo finanzia l'Aicig, l'Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche. Il progetto l'anno scorso era stato lanciato da Zaia. Divisi su tutto, i due politici veneti anche se il ministro Galan nega con forza ogni rancore. Anche se poi Galan sottolinea che «promozioni e sponsorizzazioni sono un lusso enorme. Che si tratti di milioni di euro dati al calcio (come i due milioni concessi da Zaia per Casa Italia ai Mondiali in Sudafrica) o al volley (in realtà si contestano i 2,2 milioni per gli striscioni al Giro d'Italia), il ministero dell'Agricoltura non se li può più permettere». Piuttosto, chiosa, «la promozione del prodotto italiano la si fa in un solo modo: tutelandolo. Pretendendo dall'Unione europea l'obbligatorietà dell'etichetta di origine».

Dal governatore del Veneto e Alitalia, per il momento, nessun commento. La compagnia di bandiera fa sapere solo che: «Comunque vada, cercheremo di portare avanti l'iniziativa perché rientra nella nostra politica aziendale 'Alitalia per il Made in Italy” di far conoscere all'estero le nostre eccellenze. Non è un caso che abbiamo bicchieri e posate Richard Ginori, coperte Frette, e stiamo studiando nuove partnership».

Molto contrariati i cuochi: Nicola Portinari, due stelle Michelin, racconta lo sforzo di trovare pietanze adatte all'alta quota: «L'aglio è bandito, cipolla pochissima. Abbiamo insegnato ai cuochi del catering come preparare ogni cosa. In volo si può utilizzare un unico forno a 300 gradi dentro il quale si infilano le pirofile. Arrivati a destinazione, i piatti avanzati si buttano e si riprendono quelli freschi per il ritorno». Più duro Romeo Caraccio, una stella: «Tutto il nostro lavoro è vanificato dal fatto che Zaia e Galan non vanno d'accordo. Il che rispetta l'Italietta in cui viviamo: c'è chi costruisce e c'è chi disfa».


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