Un utente diventato agente di viaggio di se stesso, che acquista su internet non guardando solo al prezzo, ma a tutte le informazioni per organizzare la vacanza ancora prima di partire - dal viaggio ai ristoranti, fino ai musei - e, una volta a casa, usa la rete per condividere la sua vacanza pubblicando foto e recensioni. è il vacanziere online, che sfrutta tutte le potenzialità del web e dell'e-commerce per prepararsi alla partenza.
In Italia sono sempre di più le persone che comprano le vacanze online. Stando alla ricerca "Consumer Behaviour Report 2010: web, viaggi e vacanze", realizzata dal Consorzio italiano del Commercio elettronico (Netcomm) e dall'azienda italiana di direct marketing digitale ContactLab, 5 milioni di italiani acquistano sul web biglietti d'aereo, alberghi e visite guidate spingendo il fatturato del turismo online, che quest'anno crescerà del 19% rispetto al 2009.
Dei 24mila italiani che hanno partecipato all'indagine, l'83% ha dichiarato di aver già fatto acquisti su internet e, di questi, il 92% è partito per le vacanze almeno una volta nel 2010, organizzandole nell'88% dei casi grazie alla rete. Se il 42% paga direttamente via web, il 18% prenota soltanto, mentre il 28% si è limitato a cercare informazioni. Il restante 12% e' composto dai vacanzieri 'no-web”, che preferiscono affidarsi alle agenzie di viaggio o ai consigli di amici e familiari.
Quando si tratta di organizzare un viaggio, gli italiani si rivolgono al web soprattutto per comprare il biglietto aereo (84%) e l'albergo (71%), seguiti dall'autonoleggio (28%), il villaggio turistico (20%), il biglietto della nave (19%) e quelli per musei, concerti e visite guidate (18%).
La metà prenota con almeno due mesi d'anticipo, uno su quattro la fa un mese prima e il restante 25% aspetta gli ultimi 15 giorni. Tra le informazioni più cercate in rete primeggia la destinazione del viaggio (54%), seguita da notizie sui trasporti (52%) e dai luoghi dove dormire, mangiare e divertirsi (41%). L'offerta conveniente è il punto di partenza solo per il 24%.
Fonte: Ansa