Ben sappiamo quale valore e storia ci possono oggi trasmettere molte birrerie belghe. Una di queste è assai intrigante grazie ai natali generati da una modesta taverna nata sulle sponde del fiume Dyle nel Brabante fiammingo, tra Lovanio e Mechelen. Stiamo parlando della locanda-birreria "Paradijsvogel" (uccello del paradiso) del comune di Haacht, che verso la fine del XVI secolo era un punto di riferimento per i viandanti e produceva birra molto apprezzata. Poco più tardi dalla sua apertura, darà i natali alla omonima birreria Haacht, oggi quarta fabbrica di birra in Belgio per produzione.
è il 14 giugno 1898 una data importante per questa fabbrica: l'ingegnere Eugène De Ro inizia a produrre qui le sue birre. Nel 1902 decide di iniziare a produrre anche a bassa fermentazione, caso raro e veramente insolito per il Belgio. Nel 1924 il tram a vapore che correva tra Bruxelles e Haacht fu elettrificato e grazie a questa innovazione, fu più facile servire tutta Bruxelles ed espandere la propria presenza.
Pochi anni dopo la Seconda Guerra mondiale, Alfred van der Kelen, figlio di De Ro assume la gestione della birreria e con lui la crescita aziendale diviene vertiginosa grazie alle importanti acquisizioni come la Brasserie de Marchienne, la Brasserie de Wasmes Centrale, e la Brasserie de La Bassée (Francia). La birreria oggi produce diverse specialità tra cui le birre dedicate all'ultimo imperatore del Sacro Romano Impero incoronato dalla chiesa: Carlo V.
Sono due birre ad alta fermentazione e di stile Ale a lui intitolate: la 'Blonde Dorée” (chiara) e la 'Rouge Rubis”, disponibili sia in bottiglia da 33 e 75 cl che in barili di acciaio da 20 litri. Carlo V rimane una delle figure più importanti della storia europea, carismatico ed estroverso dalle citazioni facili e molto generose come 'Parlo spagnolo a Dio, italiano alle donne, francese agli uomini e tedesco al mio cavallo” oppure, viste le dimensioni del sua egemonia, «Sono padrone di un Impero su cui il sole non tramonta mai». Proprio da quest'ultima citazione è nato lo spunto per produrre la 'Blonde Dorée”. Dal colore giallo dorato, offre una schiuma cremosa e il suo perlage è fine, al naso si sentono forti sentori di malto tendente all'erbaceo, al palato è leggermente dolce, raffinata con sentori di malto e luppolo corposa, e con un retrogusto amarognolo.