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La cucina a impatto (quasi) zero In un libro l’arte del riciclo

Piatti buoni, ad effetto e poco costosi. Per farli bastano meno di 2 euro nel libro di Lisa Casali e Tommaso Fara “La cucina a impatto (quasi) zero”. L'idea ispiratrice del volume non è tanto il risparmio, quanto il risp

 
17 novembre 2010 | 09:52

La cucina a impatto (quasi) zero In un libro l’arte del riciclo

Piatti buoni, ad effetto e poco costosi. Per farli bastano meno di 2 euro nel libro di Lisa Casali e Tommaso Fara “La cucina a impatto (quasi) zero”. L'idea ispiratrice del volume non è tanto il risparmio, quanto il risp

17 novembre 2010 | 09:52
 

Deliziose ricette con ciò che di solito si butta via: bucce, torsoli, croste di formaggio, lische di pesce. Le propongono Lisa Casali (nella foto, al centro) e Tommaso Fara (nella foto, a sinistra) nel loro libro 'La cucina a impatto (quasi) zero” edito da Gribaudo ed appena presentato a Palo Laziale (Roma) nella seicentesca Villa La Posta Vecchia degli Orsini, sui resti della città romana di Alsium. 

L'idea ispiratrice del volume non è tanto il risparmio in questi tempi di crisi, quanto il rispetto per il cibo e la consapevolezza dell'impatto ambientale dei nostri consumi.  Abitudini, tradizioni e tempi stretti da passare ai fornelli fanno sì che finiscano nella pattumiera le lische e le teste di pesce, i torsoli dei broccoli e le foglie esterne delle insalate, i baccelli dei piselli e delle fave e le bucce delle patate e delle mele, se già la selezione non è avvenuta al supermarket col precotto e il prelavato.

Eppure gran parte di quel che si scarta in cucina è commestibile, saporito e vitaminico e, trattato in maniera adeguata, può essere apprezzato e gustato. Basta scorrere l'elenco delle ricette del libro per convincersene: Pelle di pesce croccante e lische tostate, Cocotte di croste di grana e cipolle, Ecopolpettone, Parmigiana di bucce di zucca, Tempura di gambi di carciofo, Baccelli di piselli a sorpresa, Chips di buccia di patate, Caramelle di buccia d'arancia.

Tutti piatti ben presentati, invitanti e intriganti, ben illustrati dall'obiettivo di Vincenzo Lonati. Sono buoni, d'effetto e poco costosi, per farli bastano meno di due euro. Non è la prima pubblicazione su questo tema, da quando nel 1918 nel suo famoso testo 'L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa”  Olindo Guerrini suggeriva almeno trenta modi per riciclare il pane raffermo. Il volume non aveva però un intento educativo perché la società di allora - anche quella borghese e altolocata - non era avvezza agli sprechi di cibo. Si trattava caso mai di riproporre ciò che non era stato consumato in forma diversa, quasi irriconoscibile e quindi nuova.

Oggi che la parola 'avanzi” nella società del benessere e dell'abbondanza assume un carattere negativo, occorre fare un passo indietro, anche per la cresciuta sensibilità alle tematiche ambientali e ai nuovi stili di vita. Non a caso a scrivere questo libro sono due giovani impegnati: Lisa Casali esperta di management ambientale e autrice del blog www.ecocucina.org e Tommaso Fara, veterano di pubblicazioni di cucina intelligente, che dal papà Gaetano ha ereditato gusti e passioni. Nel tempo libero restaura mobili e costruisce piccole imbarcazioni di legno con materiali - va da sé - riciclato.

Tommaso Fara, Lisa Casali e Carlo VischiMa ancora prima di utilizzare gli avanzi bisogna saper scegliere e saper comprare. Il volume infatti si compone di due parti: la prima, teorica, ricca di consigli su qualunque scelta si compia sul cibo, dalla spesa al supermercato al menù di un ristorante. Si parla quindi di ingredienti biologici, di stagione, a km zero, a filiera corta, non lavorati e senza imballaggi inutili.

La seconda parte invece, più pratica, raccoglie 80 ricette rigorosamente a basso impatto ambientale. C'è un vero elogio alla pentola a pressione per limitare i tempi di cottura, aggiungendo meno acqua e grassi possibili. Sapevate che si possono cuocere i cibi anche sfruttando il calore della lavatrice e della lavastoviglie, ovviamente chiudendoceli bene avvolti in sacchetti di plastica o vasi di vetro? Essenziale però la programmazione: chi ha fretta di testare queste intriganti ricette di Lisa Casali e Tommaso Fara deve prevedere di disporre di avanzi, altrimenti il rischio è di scartare proprio le parti nobili dei cibi.

Un libro con una speciale mission – questo - innovativo nel panorama editoriale Gribaudo che ha una lunga storia di libri di cucina, salute e benessere e giardinaggio a prezzi contenuti. «Con l'ingresso di Gribaudo nel Gruppo Feltrinelli - ci dice Carlo Vischi (nella foto, a destra)- abbiamo voluto dare un messaggio chiaro di grande attenzione ai temi di oggi, di grande attualità, quindi la sostenibilità nella cucina è per noi un tema molto importante per tutta l'area di nostra produzione. Credo che questo libro segni un messaggio di svolta. Non è l'ultimo, anzi in realtà è il primo di una nuova formula insieme a questi autori e con gli altri che si affiancheranno. Sui temi della sostenibilità e della stagionalità dei prodotti collaboreremo con convinzione con i grandi gruppi che ci stanno lavorando».

Anche la stampa del libro è stata realizzata con materiali 'virtuosi” come è specificato nella copertina: carta speciale Ph neutral, niente cloro e assenza di metalli pesanti. E per compensare l'inevitabile emissione di Co2 l'editore ha aderito al Progetto Impatto Zero di Lifegate.?


La cucina a impatto (quasi) zero
Lisa Casali e Tommaso Fara
Edizioni Gribaudo?
144 pagine?
22 Euro?

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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