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Realtà e fantasia a tavola tra cibi esotici e reminiscenze d'antan

La provincia di Milano offre due esempi di ristorazione creativa: a Villa Cigno si sfoggia un menu ballerino completo di danze e Dj-set, mentre Al Monastero prevalgono le canzoni di una volta, con un menu più classico e tradizionale. In questi casi cucina e fantasia possono giocare brutti scherzi

 
01 febbraio 2011 | 09:57

Realtà e fantasia a tavola tra cibi esotici e reminiscenze d'antan

La provincia di Milano offre due esempi di ristorazione creativa: a Villa Cigno si sfoggia un menu ballerino completo di danze e Dj-set, mentre Al Monastero prevalgono le canzoni di una volta, con un menu più classico e tradizionale. In questi casi cucina e fantasia possono giocare brutti scherzi

01 febbraio 2011 | 09:57
 

Fra i vari menu pervenuti alla nostra redazione ce n'è uno che mi ha colpito per la sua offerta, a Villa Cigno (nella foto a sinistra) si presenta una Realtà Latina, interessante, non pensavo che la realtà potesse avere una declinazione etnica; vada per la consolle con il Dj del momento e la sua animazione di 'nani e ballerine”. Ma la cosa che più mi ha colpito è l'Apericena con il buffet Imperiale, è vero che l'impero romano ha conquistato il mondo e quindi anche le tavole del mondo, ma qui pensiamo che il passaggio dell'impero romano sia fatto di tartine e insalate di riso e di pasta, che almeno sia di farro, per onorare Cesare Augusto.

Dall'Impero romano si passa al full pass, un menu completo che per 20 euro ci dà: antipasto, primo, secondo, contorno e bevande. Sono veramente allettato, ma non è che questo menu sia una evoluzione 'naturale” del buffet imperiale, ciò che non si mangia si passa al buffet e ciò che non si mangia al buffet va sul full pass? Questo fitto interscambio gastronomico è garanzia di qualità? Al Dj la sentenza, che va dai 10 ai 20 euro, scelga lui.

Ma 'che sera quella sera”, cantava negli anni '50 Fred Buscaglione, una volta le serate le facevano i cantanti, i cabarettisti e gli artisti vari, ora da molto tempo le serate le fanno gli chef, nuovi artisti e funamboli.

Nelle belle volte di un monastero (nella foto a destra) abbiamo il nostro Fred Chef che ci propone: serata della stinco, un po' stanca e ultra gettonata serata; poi abbiamo i risotti, un tempo il giovedì era trippa, che fanno gola, riempiono e costano poco e poi il risotto è sempre un riempi locale.

Ma la cosa bella sono le serate del bollito, strà bollite in tutte le salse, le serate etniche della casseoula, ma quella che più mi ha colpito è la serata della pasta fresca, una bella serata come direbbero gli amici americani 'high carb” in alto i carboidrati e dopo i calici, sperando che il cuore e il peso non ne soffrano. Lasciamo stare le serate del pesce e il menu fisso; ma ringraziamo il nostro 'Fred” Chef per intrattenerci ogni sera che il buon Dio ci manda, a tavola. Prosit.

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