650 cantine selezionate, 210 'Impronte d'eccellenza” per l'enoturismo, oltre 2.500 vini segnalati, 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Sono questi alcuni numeri di Cantine d'Italia 2011, la guida edita da Go Wine che arriva alle soglie della stagione primaverile ed invita enoappassionati e curiosi a percorrere i territori del vino italiano. Una sorta di omaggio alla grande accoglienza italiana in cantina. Un volume che racconta luoghi e storie e conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e di fatto come elemento che concorre alla promozione del turismo del vino.
La presentazione ufficiale è avvenuta ieri, 31 marzo, presso il Devero Hotel di Cavenago Brianza (Mb). Nell'occasione sono state assegnate le 'Impronte d'eccellenza” per l'enoturismo: una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantina che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Confermata anche per quest'anno la classificazione delle Impronte in scala da 1 a 3. Proprio a grazie questo riconoscimento, al termine della presentazione ha avuto luogo la degustazione esclusiva degli oltre 200 vini 'top” delle aziende premiate.
L'opera è curata dal presidente dell'Associazione Go Wine, Massimo Corrado, e dal giornalista Massimo Zanichelli, in collaborazione con Giampaolo Gravina, Francesco Falcone e altri giornalisti di settore. Al Devero si sono premiate anche le 17 cantine (sulle 210 complessive che hanno ottenuto l'Impronta) delle 'Tre Impronte Go Wine”:
- Badia a Coltibuono (Toscana);
- Bellavista (Lombardia);
- Ca' del Bosco (Lombardia);
- Capezzana (Toscana);
- Castello di Modanella (Toscana);
- Castello di Verduno (Piemonte);
- Ceretto (Piemonte);
- Emo Capodilista - La Montecchia (Veneto);
- Ferrari (Trentino);
- Florio (Sicilia);
- Fontanafredda (Piemonte);
- Lungarotti (Umbria);
- Malvirà (Piemonte);
- Mastroberardino (Campania);
- Planeta (Sicilia);
- Tenuta Vicchiomaggio (Toscana);
- Villa Spanna (Piemonte).
Le 210 Impronte, che rappresentano 1''eccellenza” nel campo dell'enoturismo nazionale, sono così suddivise: 2 in Valle d'Aosta, 42 in Piemonte, 2 in Liguria, 15 in Lombardia, 35 in Veneto, 6 in Trentino, 5 in Alto Adige, 11 in Friuli Venezia Giulia, 7 in Emilia Romagna, 43 in Toscana, 8 nelle Marche, 6 in Umbria, 2 in Abruzzo, 7 in Campania, 3 in Puglia, 2 in Basilicata, 3 in Calabria, 8 in Sicilia e 2 in Sardegna.
Novità di questa edizione è legata all'istituzione di alcuni 'Premi speciali”: si tratta di sei riconoscimenti che si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d'eccellenza, vini 'storici” e 'autoctoni”, EnoArchitetture e Musei del vino. Ecco i protagonisti:
- Premio Rastal 'Alto Confort” per il Relais aziendale dell'anno a La Foresteria - Pianeta (Menti, Sicilia);
- Premio Sibona 'Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell'anno a Dattilo - Roberto Ceraudo (Strangoli, Calabria);
- Premio Vallechiara 'Cantine Meravigliose” per l'EnoArchitettura dell'anno a Emo Capodilista - La Montecchia (Selvazzano Dentro, Veneto);
- Premio 'Enocultura” per il Luogo Permanente del Vino dell'anno al WiMu - Museo del Vino (Barolo, Piemonte);
- Premio 'Autoctono si nasce” al Kurni di Oasi degli Angeli (Cupramontana, Marche);
- Premio 'Vini Storici d'Italia” al Barbacarlo di Lino e Giuseppe Maga (Brani, Lombardia).
Le 650 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta e in rapporto a due requisiti: la disponibilità alle visite e la vendita diretta in cantina. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall'anagrafica aziendale con tanto di ettari vitati e bottiglie prodotte ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top, del miglior rapporto qualità/prezzo e degli altri vini da conoscere, con la menzione dei vitigni per i vini che non appartengono alle denominazioni di origine.
Le stelle (su scala 5) qualificano invece i tre aspetti fondamentali di ogni cantina: il sito, l'accoglienza e i vini. Inalterato è sempre lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.