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Vinitaly consacra il ruolo dell'Onav nella cultura del vino

Anche l’Onav ha contribuito al successo dell'ultima edizione di Vinitaly, attraverso un programma di iniziative vasto e articolato che, forse per la prima volta, non ha avuto il suo focus nei vini della Lombardia, ma in quelli di altre aree produttive in questo momento particolarmente interessanti

di Salvatore Longo
 
20 aprile 2011 | 10:27

Vinitaly consacra il ruolo dell'Onav nella cultura del vino

Anche l’Onav ha contribuito al successo dell'ultima edizione di Vinitaly, attraverso un programma di iniziative vasto e articolato che, forse per la prima volta, non ha avuto il suo focus nei vini della Lombardia, ma in quelli di altre aree produttive in questo momento particolarmente interessanti

di Salvatore Longo
20 aprile 2011 | 10:27
 



Anche Vinitaly 2011 è passato alla storia, quella piccola che non finisce nei libri per le scuole, ma è quella reale delle persone che quotidianamente lavorano, si impegnano e vedono di costruire il proprio futuro fra le mille difficoltà giornaliere a volte create da chi pensa solo alla "grande storia".

Ancora una volta Vinitaly ha stupito per essere riuscito a superare se stesso raggiungendo un primato di presenze di operatori esteri raramente conseguito in Saloni italiani, indice sia della considerazione che il nostro vino ha nel mondo, sia dell'intelligente e costante azione sviluppata da Verona Fiere a sostegno soprattutto dell'enologia nazionale.

Ma Vinitaly, come sempre le iniziative che funzionano, è anche il frutto dell'attività di tutti i soggetti che operano nel comparto: produttori in primis, ma anche Associazioni come l'Onav che svolgono un capillare lavoro di diffusione dei valori del vino e di conoscenza sia della qualità sia delle caratteristiche dei singoli vitigni e vini, strada maestra per difendere questo patrimonio nazionale da imitazioni e truffe.

Anche l'Onav ha contribuito al successo di Vinitaly 2011 con un programma di iniziative vasto e articolato che - forse per la prima volta - non ha avuto il suo focus nei vini della Lombardia, ma in quelli di altre aree produttive in questo momento particolarmente interessanti.

La presenza Onav si è avvalsa di diversi punti d'incontro, sempre più necessari in una manifestazione ampia, articolata e molto affollata come il Salone veronese. Accanto quindi allo stand istituzionale - in cui soci e visitatori hanno potuto degustare i vini vincitori dei concorsi enologici nazionali organizzati dall'Associazione, un'occasione veramente unica per farsi un'idea del livello qualitativo raggiunto ovunque dal vino italiano - le attività dell'Onav sono state decentrare in varie aree, specchio di un'Associazione che da un paio d'anni cerca di essere sempre più diffusa sul territorio come richiede la realtà policentrica dell'enologia italiana.

Quindi nei padiglioni dei vini lombardi e veneti le realtà regionali dell'Associazione sono state presenti con stand che hanno promozionato e fatto conoscere i molteplici aspetti di due enologie con una varietà di prodotti e una completezza di gamma uniche sostenute da una qualità costantemente elevata.

Alle due realtà del nord ha risposto l'Onav di Catania che - supportata dalle locali Provincia e Camera di Commercio - ha realizzato un impegnativo programma giornaliero di degustazioni con cui sono stati fatti conoscere i Vini dell'Etna le cui caratteristiche sono particolari nel pur vasto e articolato panorama dei vini siciliani, da anni ormai tra i fiori all'occhiello della nostra vitivinicoltura.

In questo vasto e articolato quadro va sottolineata l'attività dell'Onav Puglia che - in collaborazione con l'Assessorato Regionale alle Risorse Agricole e con l'UnionCamere Puglia - ha promosso la cultura e la diffusione dei vini pugliesi con convegni e articolate degustazioni anche molto impegnative come quelle giornaliere dedicate ai tre vitigni Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro con comparazioni territoriali e verticali (tre vini dello stesso vitigno di tre diversi territori e annate): momenti che da soli hanno valorizzato la visita al Vinitaly. Ai soci Onav è stata inoltre riservata una grande opportunità: in un'apposita sala hanno potuto partecipare al concorso 'Apulian Blind Tasting” - dedicato ai tre vitigni principe della regione - che prevede gli Apulian Award istituiti da questa splendida realtà associativa.

Giorgio CalabreseNel corso dell'interessante momento congressuale svoltosi sabato 9 aprile alla presenza del presidente Giorgio Calabrese (nella foto) - che ha sottolineato come l'Onav sia orgogliosa di lavorare a fianco di una regione come la Puglia in cui vengono valorizzati gli aspetti culturali alla base delle diverse realtà produttive - l'assessore all'agricoltura Dario Stefano ha rilevato come l'attività svolta dalla nostra Associazione coincida con la mission della Giunta su temi fondamentali come l'educazione alimentare delle nuove generazioni (è solo facendo conoscere gli aspetti organolettici e culturali del vino che se ne può creare il consumo consapevole) e quello del ritorno dei giovani a investire e lavorare nella viticoltura e nell'agricoltura più in generale.

Il vino come strumento di amicizia e legame tra popolazioni anche di culture diverse ha avuto un momento significativo nel brindisi con cui il presidente Calabrese e l'assessore all'agricoltura di Verona Frigotto ne hanno sottolineato il ruolo quale ponte culturale tra l'Europa di cui Verona è espressione e il Mediterraneo che ha in Siracusa una delle sue porte.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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