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Il Prosecco si “beve” lo Champagne Sorpasso previsto entro il 2015

Lo stima l'Osservatorio economico vini effervescenti, che prevede nel 2014-15 una produzione di Prosecco Doc di 350 milioni dai 18mila ettari in produzione tra Veneto e Friuli cui si assommano i 70 milioni di bottiglie Docg che vengono dai 6.100 ettari della zona storica di Conegliano-Valdobbiadene

 
09 giugno 2011 | 14:55

Il Prosecco si “beve” lo Champagne Sorpasso previsto entro il 2015

Lo stima l'Osservatorio economico vini effervescenti, che prevede nel 2014-15 una produzione di Prosecco Doc di 350 milioni dai 18mila ettari in produzione tra Veneto e Friuli cui si assommano i 70 milioni di bottiglie Docg che vengono dai 6.100 ettari della zona storica di Conegliano-Valdobbiadene

09 giugno 2011 | 14:55
 

Prosegue la corsa del Prosecco sui mercati esteri e nel giro di tre anni avverrà il sorpasso produttivo sullo Champagne con circa 420 milioni di bottiglie prodotte contro i 400 milioni dei rivali francesi. Lo stima Ovse.org, il sito dell'Osservatorio economico vini effervescenti, che prevede nel 2014-2015 una produzione di Prosecco Doc di 350 milioni di bottiglie dai 18mila ettari in produzione tra Veneto e Friuli cui si assommano i 70 milioni di bottiglie Docg (di cui 1,3 milioni dell'esclusivo Cartizze) che vengono dai 6.100 ettari della zona classica e storica di Conegliano Valdobbiadene, perla del territorio dell'Altamarca Trevigiana.

è bene precisare che si tratta di un confronto solo di tipo quantitativo, basato cioè sul numero di bottiglie prodotte. Non si considera infatti la diversa tipologia di vino: metodo Classico da una parte (Champagne) e metodo Charmat dall'altra (Prosecco).

«Per il prosecco - sottolinea il direttore dell'Ovse, Giampietro Comolli - il dato 'produzione” è sempre molto vicino al dato consumo, ci può essere un 5% di differenza in più in termini di produzione considerate le scorte a tempi brevi per il consumo diretto (1-2 mesi). Altro discorso per lo Champagne, con una scorta in giacenza che attualmente è superiore a 1,2 miliardi di bottiglie! Perciò i francesi devono stare molto attenti a non produrre di più di quello che sono in grado di vendere, recuperando invece dalle giacenze».

«Prosecco è solo prosecco - aggiunge Comolli - Prosecco è solo Italia e l'Altamarca Tevigiana, che quest'anno ha richiamato 300mila turisti con l'iniziativa 'Primavera del Prosecco”, è la patria del Prosecco Docg e Doc, ovvero la nuova piramide di qualità che si fa strada nel mondo avvantaggiata dal fatto che vino e denominazione sono una cosa sola nell'immaginario collettivo».

Ma l'offensiva produttiva avrà ripercussioni sui prezzi? «Forse qualche stop ci potrebbe essere solo fra i più blasonati e cari Docg - osserva Comolli - In questo momento il prezzo al consumo è un fattore determinante: non a caso all'estero denominazioni storiche, come lo champagne, hanno ridotto drasticamente il prezzo: circa il 35% in due anni. Ma quelle made in Italy sono state invece apprezzate per la semplicità e freschezza di consumo, facilità di abbinamento e costo alla portata di tutti».


Prosecco e Champagne, produzione e consumi a confronto
Ipotizzando un raffronto tra i dati dell'anno 2010 con le proiezioni del 2014-2015 occorre tenere conto di due fattori: un raffronto 'annuale” è difficile perché i sistemi sono molto diversi; i dati dipendono dall'entrata in produzione dei vigneti impiantati nell'anno 2010-2011. Comunque non è impossibile e, in questa sede, cerchiamo di dare alcune stime generali.

La Francia in assoluto contende il primato della produzione alla Germania, ma sta crescendo molto con i vini base di Georgia, Ucraina, mar Caspio la produzione in Russia. è bene ricordare che nella zona dello Champagne è stato temporaneamente sospeso l'allargamento della zona a nuovi 352 comuni e che il sistema champagne prevede, anno per anno, che la produzione di vino base varia in funzione alla resa stabilita e non agli ettari impiantati. Invece, in italia la resa a ettaro si stima sul dato ettari impiantati e in produzione, avendo i disciplinari che dettano il massimo di resa per ettaro.
 
In Champagne, negli ultimi 5 anni, si è passati da una resa autorizzata di 198,60 ad ettaro a 98,70; in questo modo su 32mila ettari in produzione si possono annualmente, volendo, produrre da 220 milioni di bottiglie a 450 milioni, tenendo conto che oltre 1,2 miliardi di bottiglie sono in giacenza oggi nelle diverse cantine. Il dato produzione o tiraggio non coincide mai con il dato spedito-consumato.
 
Nell'area "Prosecco Sistema o Piramide" oggi le rese sono due: 135 quintali per ettaro in zona Docg e 180 quintali in zona Doc (ricordo che in Italia c'è una tolleranza del 20% che rientra direttamente nella piramide passando da Docg a Doc), il numero di bottiglie prodotte per ettaro può variare così da 12mila a 16500, per Igt anche 18500.

Sono 6.100 gli ettari Docg attualmente impiantati e in produzione; sono 9.000 gli ettari doc impiantati e in produzione fra Treviso (circa il 65%) e le altre 8 province. Non tutti i vigneti producono nello stesso modo visto la diversità di altitudine, terreni, sesti di impianto. Nel 2010 e 2011 (non si sa se ci sarà il blocco degli impianti con il 31 dicembre 2011) secondo i dati pubblici, sono stati impiantati per l'area Doc altri 12/14000 ettari, che dal terzo anno possono produrre già il 50% della potenzialità totale, quindi dalla vendemmia 2014.
 
Prosecco Piramide 2010:
57 milioni di bottiglie    Docg prodotto e consumato
160 milioni di bottiglie     Doc/Igt prodotto e consumato   
 
Prosecco Piramide 2014-2015:
63-65 milioni di bottiglie potenziali        Docg Conegliano Valdobbiadene prodotto e consumato
330-350 milioni di bottiglie potenziali    Doc prosecco Treviso & C prodotto e consumato (per un valore di 1,5 mld di euro)


Champagne Aoc 2010:
260 milioni di bottiglie     produzione vendemmia stabilita dalla quota per il comparto produzione 'raccoltants e manipulants” e dalla quota destinata a riserva in caso di richiesta da parte delle maisons
320 milioni di bottiglie    consumi nel mondo (180 milioni interni)  

Champagne Aoc 2014-2015:
300 milioni bottiglie potenziali    produzione senza allargamento e con resa controllata in base a giacenze in cantina e quote stabilite per controllo offerta fra comparto 'manipulants” e 'raccoltants”
360 milioni di bottiglie    consumi presumibili seguendo la ripresa trend consumi anni 2010 su 2009 (per un valore di 5,4 mld euro)



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