L'assemblea elettiva dell'Istituto di Tutela Grappa del Trentino non ha lasciato dubbi: per la presidenza è stato eletto all'unanimità per il settimo mandato (18 anni già all'attivo come presidente dell'Istituto) Beppe Bertagnolli (nella foto), titolare dell'omonima azienda di famiglia presente in Trentino da numerose generazioni e da sempre impegnato nel mondo della grappa.
Tre saranno le linee guida che ispireranno questo nuovo mandato: tutela in primis, promozione e il proseguimento dell'educazione al bere consapevole di un prodotto, quale la grappa, forse spesso troppo demonizzato, ma invece espressione di una cultura e di un intero territorio. «Un impegno che mi è stato dato dai miei colleghi e soci dell'Istituto - spiega il rieletto presidente Bertagnolli - e che accolgo con piacere e allo stesso tempo con molta responsabilità; nei precedenti mandati l'immagine della nostra grappa è cresciuta grazie ad un lavoro di squadra di noi produttori coordinati dall'Istituto, realtà fondamentale che dal 1960 ha operato in tutto il mondo per portare a far conoscere la grappa di qualità, quella trentina, insieme alla tradizione e alla storia che le sono così intimamente legate».
Tutela
«è stato uno dei punti fondamentali da sempre per l'istituto e il marchio del Tridente, utilizzato in maniera volontaria dai nostri associati, è la riprova che siamo uniti nella tutela del nostro prodotto e allo stesso tempo di quella del consumatore che deve sapere cosa sta bevendo - dice Bertagnolli - e continueremo su questa strada». Le grappe del Trentino che portano il marchio del Tridente sono certificate da una commissione di analisi che vede persone esterne all'Istituto e che analizza, con la collaborazione con i responsabili dell'ufficio analisi della Fondazione MAC di San Michele all'Adige, ogni singolo prodotto che verrà immesso nel mercato. «Le contraffazioni continuano ad esserci - continua il presidente - ma negli ultimi anni il nostro impegno le ha limitate e soprattutto siamo riusciti a formare un consumatore attento a scegliere bene e in maggiore consapevolezza».
Il presidente Bertagnolli ribadisce inoltre il suo fermo no alla "grappa fai da te": «quella di distillare è una professione che negli anni ha visto da parte dei nostri soci accrescere gli investimenti aziendali in nuove tecnologie pur restando fedeli ai principi della distillazione artigianale e dare il via libera alla grappa fatta in casa sarebbe un clamoroso declassamento dell'immagine di questo prodotto dopo che, non senza difficoltà, siamo riusciti a conquistare il favore dei consumatore».
Promozione
«Continueremo l'importante lavoro di promozione in Italia e all'estero - continua Bertagnolli - e l'Istituto in questo è stato fondamentale per riunire gli sforzi di grandi e piccoli aziende del nostro territorio dando la possibilità di farsi conoscere ai mercati italiani ed esteri e anche per il 2011 e 2012 abbiamo in programma un ricco numero di iniziative mirate a presentare le nostre grappe ai mercati, non solo quello italiano, e al consumatore a questo proposito ricordo la recente campagna pubblicitaria lanciata su La7 e insieme a questa altre iniziative di ampia visibilità».
Educazione al bere
«Basterebbe dire di acquistare un prodotto che porta il nostro marchio per garantire la qualità - ribadisce Bertagnolli - tuttavia tra le attività che porteremo avanti ci saranno anche quelle legate al consumatore al quale ci avviciniamo spiegando come nasce il nostro prodotto, quali sono le caratteristiche fondamentali e quali i parametri per riconoscerne uno buono da uno meno buono». «In questi anni - prosegue - abbiamo portato avanti una vera e propria campagna contro l'abuso dell'alcol promovendo prodotti di qualità quali quelli riconosciuti dall'Istituto che mensilmente applica dei rigidi controlli sanitari sulle aziende produttrici e di qualità sul prodotto che finisce in bottiglia e continueremo a sostenere e a far capire che bere la nostra grappa vuol dire apprezzare un prodotto di grande tradizione».