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“L’isola che non c’è” a Roma Tutto il bello e il buono della Sardegna

“L'isola che c'è”, la più importante iniziativa promozionale che ogni anno la Sardegna organizza nelle città italiane, si è presentata al pubblico romano. Il focus del 2011 è stata la cultura del vino e in particolare della migliore produzione sarda che vanta grandi etichette da vitigni autoctoni

di Mariella Morosi
 
27 settembre 2011 | 16:45

“L’isola che non c’è” a Roma Tutto il bello e il buono della Sardegna

“L'isola che c'è”, la più importante iniziativa promozionale che ogni anno la Sardegna organizza nelle città italiane, si è presentata al pubblico romano. Il focus del 2011 è stata la cultura del vino e in particolare della migliore produzione sarda che vanta grandi etichette da vitigni autoctoni

di Mariella Morosi
27 settembre 2011 | 16:45
 

Tre giorni intensi di spettacoli, convegni, degustazioni e una mostra mercato per promuovere le eccellenze regionali. 'L'isola che c'è”, la più importante iniziativa promozionale che ogni anno la Sardegna organizza nelle più importanti città italiane, si è presentata al pubblico romano con una bianca tendopoli allestita in piazza San Giovanni in Laterano, davanti alla Basilica, un luogo famoso per le adunate di folla. Infatti sono arrivati in tanti in questo angolo di Sardegna attratti dalla musica etnica, dai balli in costume, dai prodotti dell'artigianato e dal profumo delle specialità enogastronomiche. Il contatto con le varie realtà isolane, dal Sulcis all'Ogliastra, dalla Barbagia all'Algherese, dalla Marmilla al Campidano fino a Dorgali-Cala Gonone, potrebbe già costituire un'idea di vacanza peri il prossimo anno.

è la terza volta che questa iniziative viene riproposta nella capitale, per iniziativa dell'editore Giorgio Ariu che dopo aver portato l'offerta sarda in tutta l'Italia ha scelto questa come sede definitiva con la collaborazione del Comune di Roma, del 'Gremio”, l'associazione dei sardi emigrati, di 'Salpare” di Neria di Giovanni e della 'Fasi”, la Federazione dei circoli sardi d'Italia.

Quest'anno il tema de 'L'Isola che c'è” è stata la cultura del vino e in particolare della migliore produzione sarda che vanta grandi etichette da vitigni autoctoni. I più conosciuti sono la Vernaccia di Oristano,il Cannonau di Sardegna, il Carignano del Sulcis, il Monica, la Malvasia di Bosa, ma il patrimonio ampelografico è molto più vasto e le sue origini si perdono nella notte dei tempi. A rappresentare l'offerta turistica delle varie aree sono arrivati a Roma molti rappresentanti di consorzi ed associazioni agrituristiche. Anche se unite dalla stessa intenzione di promuovere le risorse archeologiche, ambientali, naturalistiche, enogastronomiche, ogni azienda ha vantato le sue particolarità, dal bio all'uso di energia pulita, dall'uso esclusivo di prodotti propri ai corsi di cucina della tradizione.

Il turismo sardo, che genera ricchezza in numerosi settori collaterali, può trarre maggiore forza da sinergie organizzatine e produttive tra i comparti agricolo, culturale e turistico. E proprio questo è stato l'obiettivo della kermesse romana, a cui si sono presentati compatti i rappresentanti delle varie zone costiere e dell'interno.



Tra i consorzi turistici più impegnati quello Sardegna Costa Sud che da decenni promuove l'offerta turistica e culturale di tutta la provincia di Cagliari proponendo vacanze fruibili in ogni stagione. Uno dei modi per conoscere il territorio, soprattutto quello interno, è il Trenino Verde che collega luoghi incontaminati in un cui non si avverte la presenza dell'uomo. In onore di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, sono stati assegnati i premi 'Alghero Donna” e 'L'isola del cuore”, ad esponenti della cultura e dello sport sardo o a coloro hanno scelto di emigrare altrove impegnandosi a custodire e a far conoscere le proprie tradizioni. Sono stati letti e commentati brani di Ignazio de Logu e Gavino Ledda e poesie di autori dell'isola.

Poi tanto teatro e musica, tradizioni e folkore, con un gruppo di danzatori ed esibizioni di balestrieri in costumi medievali. Molto presente il tema del vino in convegni e incontri con sommelier. Una tavola rotonda ha trattato il tema affascinante del vino e nel grano nell'iconografia sacra e molti altri incontri sono stati dedicati ai problemi e alle risorse della realtà agricola. Inoltre prodotti artigianali fatti col sughero, cesti di asfodelo e tappeti tessuti a mano sono stati messi in vendita in una grande mostra mercato insieme ai pani, ai dolci, ai formaggi e ai salumi.

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