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Cooperative vinicole di Fedagri Nel 2011 unite e vincenti

I processi di aggregazione tra le cooperative hanno fatto crescere il valore della produzione (+33%) e l’occupazione (+9%). Cresce anche il fatturato dell'export (+18%). Mentre è calato dell’11% il numero delle cooperative, per effetto di un processo di riorganizzazione con fusioni e aggregazioni

 
27 ottobre 2011 | 10:26

Cooperative vinicole di Fedagri Nel 2011 unite e vincenti

I processi di aggregazione tra le cooperative hanno fatto crescere il valore della produzione (+33%) e l’occupazione (+9%). Cresce anche il fatturato dell'export (+18%). Mentre è calato dell’11% il numero delle cooperative, per effetto di un processo di riorganizzazione con fusioni e aggregazioni

27 ottobre 2011 | 10:26
 

BAROLO (CN) - Negli ultimi dieci anni, il valore della produzione delle cantine vitivinicole di Fedagri è aumentato del 33%, gli occupati sono cresciuti del 9%, mentre è calato dell'11% il numero delle cooperative, per effetto di un processo di riorganizzazione contraddistinto da operazioni di fusione e aggregazione. Solo negli ultimi quattro anni, infatti, 81 cooperative hanno portato a termine progetti di fusione.

Sono questi alcuni dei primi dati sulla cooperazione vitivinicola di Fedagri-Confcooperative resi noti dall'indagine realizzata in collaborazione con  Elabora – Area studi di Confcooperative e diffusi oggi in occasione dell'Assemblea nazionale del settore  vitivinicolo in corso di svolgimento a Barolo (Cn).

L'indagine ha inoltre evidenziato il forte legame delle imprese cooperative con il territorio e la materia prima italiana. Il livello medio di mutualità prevalente (ovvero il vincolo di impiegare nella produzione materia prima proveniente dai soci) si attesta all'85,7% ma più di una cantina su due (50,5%) supera il 90% di materia prima proveniente dai soci.

Il fatturato generato dall'export ha raggiunto quota 1,3 miliardi di euro, con un incremento del 18% rispetto al 2009, «a dimostrazione – afferma Antonello Ciambriello, del settore vitivinicolo di Fedagri – che si può essere grandi ed efficienti e raggiungere mercati stranieri mantenendo un saldo radicamento sul territorio».

«Le cantine che risentono meno della debolezza dei consumi nazionali e che riescono a mantenere buoni livelli di competitività sono in particolare le grandi e medie cooperative – spiega il presidente del Settore vitivinicolo di Fedagri Adriano Orsi – che registrano la percentuale più alta di investimenti realizzati (+26,5%, con punte del 32,4% nelle grandi)».

Da segnalare inoltre l'aumento dell'occupazione del 9% in 10 anni e l'alta percentuale di occupati nelle cantine che hanno un contratto a tempo indeterminato (69,4%) e a tempo determinato (28,7%). «Se a questo quadro aggiungiamo che il 7,5% degli addetti nelle cooperative vitivinicole aderenti a Fedagri sono anche soci produttori – conclude Orsi – è evidente come in un momento storico-economico di particolare fragilità dei settori produttivi dal punto di vista occupazionale, il comparto vitivinicolo cooperativo stia riuscendo a mantenere saldo il timone».

I numeri di Fedagri-Confcooperative

  • 415 cooperative
  • 139.500 soci viticoltori
  • 5.750 addetti
  • 18 milioni di ettolitri mediamente prodotti , pari al  67% della produzione cooperativa e al  40% di quella nazionale.
  • 2,6 miliardi di euro valore della produzione

La cooperazione vitivinicola italiana
  • 625 cantine di base in Italia
  • 190 mila soci viticoltori conferenti
  • 8.600 addetti
  • 27 milioni di ettolitri di vino mediamente prodotti ogni anno
  • 3,8 miliardi di euro valore della produzione.

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