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Enotecnologia a portata di mano La Guida Veronelli è anche 2.0

Grandi novità per la Guida Veronelli 2012, presentata a Lugano: più tecnologica, disponibile per iPad e iPhone e con un'integrazione di Google Maps per trovare le cantine più vicine. Tutto per gli amanti del vino d'Italia e del Canton Ticino, di cui è stata ripercorsa la storia nella guida

di Marialuce Bertelli
 
02 febbraio 2012 | 15:39

Enotecnologia a portata di mano La Guida Veronelli è anche 2.0

Grandi novità per la Guida Veronelli 2012, presentata a Lugano: più tecnologica, disponibile per iPad e iPhone e con un'integrazione di Google Maps per trovare le cantine più vicine. Tutto per gli amanti del vino d'Italia e del Canton Ticino, di cui è stata ripercorsa la storia nella guida

di Marialuce Bertelli
02 febbraio 2012 | 15:39
 

L'edizione 2012 della Guida Oro 'I Vini di Veronelli”, edita dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, è stata presentata alla stampa e agli operatori, all'interno della cornice 'bykeMerida” dell'Hotel Colorado a Lugano, gentilmente messa a disposizione da Learco Bernasconi.

Da sinistra: Gigi Brozzoni, Rocco Lettieri e Savino Angioletti
Una edizione speciale, poiché si sono ripercorsi i momenti salienti della presenza del Canton Ticino vitivinicolo nella guida italiana, voluta dal grande maestro Gino Veronelli, che considerava il Ticino un'oasi felice per 'camminare la terra” e ultima propaggine dei vini d'Italia prima di quelli del Reno e della Francia. La parola è andata al curatore Gigi Brozzoni (nella foto, primo da sinistra) e quindi a Rocco Lettieri (nella foto, in centro, a sinistra di Savino Angioletti), che, da 20 anni, si occupa di seguire il Ticino per i vini, i ristoranti e gli hotel, di cui questi ultimi due anche per l'Engadina.

Quella del 2012 è un'edizione che comprende 2.935 aziende, di cui 226 esordienti, con 17.200 vini descritti e, fra questi, 2.014 al loro esordio in Guida. La novità di questa edizione è l'introduzione dei capitoletti regionali dedicati a 'I luoghi del buon bere”, ossia una rigorosa selezione dei migliori ristoranti nei quali, oltre alla qualità dei cibi, si possono apprezzare i migliori vini che l'Italia produce.

Si è ritornati inoltre a mettere i 'capitoletti” anche nelle schede descrittive dei produttori e dei loro vini. Quelli premiati con le Super-Tre Stelle per l'Italia sono 557, selezionati attraverso una strettissima maglia fissata a 93 centesimi. Una soglia altissima, dettata dal continuo miglioramento della qualità dei vini italiani di qualsiasi regione, che pone l'Italia ai vertici della produzione mondiale. Spicca su tutte il Piemonte, seguito dalla Toscana, ma si sono registrate significative crescite da parte di quasi tutte le altre regioni, con ottimi riscontri per Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le eccellenze ticinesi
Come sempre, completa l'edizione il settore dedicato ai vini del Canton Ticino, a cura di Rocco Lettieri, che pone 22 vini ai vertici con le Super-Tre Stelle sui 222 descritti di 44 aziende. Anche quest'anno, inoltre, figurano 21 vini segnalati con il 'Sole”, venti per l'Italia e uno per il Canton Ticino: il Rosso del Ticino Riserva Ernesto (ex Crespera, già presente in guida e dedicato al fondatore Otto Bally), che ha raggiunto in questi ultimi anni l'élite dei vini del Luganese. In questo vino Merlot 70%, Cabernet Sauvignon 20% e Franc 10% sono davvero ben dosati, per poter arrivare ad avere quell'equilibrio non vegetale tipico di queste uve.

Questa la presentazione del vino: «Ha colore rosso rubino intenso con riflessi violacei; al naso ha un bouquet ampio con leggero sentore di peperone verde, per poi passare alla frutta rossa matura, con finale di rabarbaro fresco misto a profumi speziati di pepe nero e coriandolo. Al palato è piacevolmente sapido, rotondo e vellutato, con tannini dalla trama sottilissima, con buona componente acida per un perfetto equilibrio. Nel finale è ancora evidente una presenza erbacea di felci mista a foglie di alloro, di buona persistenza aromatica. Un 'Sole”che va a premiare l'intera azienda per gli sforzi profusi nella ricerca della vitivinicoltura».

Nella Guida 2012, il Ticino figura con 222 vini: 2 spumanti, 3 dessert, 6 rosati, 54 bianchi e 157 rossi, di cui 7 con il simbolo del 'Fiore”, a significare che sono entrati in guida per la prima volta.

Le distinzioni di merito sono in 'Stellette rosse”, da una a tre (52 di questi vini hanno ricevuto le tre stellelle rosse, con punteggi da 90 a 92) e in 'Super tre stelle blu” i vertici (22 vini con punteggi da 93 a 96, di cui uno bianco e 21 rossi). Come si diceva, tra questi, un vino ha preso il 'Sole”.

La Guida su Youtube e Google Maps
La presentazione è avvenuta a cura di Gigi Brozzoni, che ha commentato lo stato di salute del vino italiano ed ha messo in evidenza i progressi fatti dalla Guida. Oggi è infatti possibile averla in formato digitale su iPhone e iPad e su App Store ce n'è l'aggiornamento, rilasciato da Sumeno srl, che integra il canale YouTube del Seminario permanente Luigi Veronelli con 'La degustazione delle ore 17.00”, un programma curato e condotto da Gigi Brozzoni, dedicato ai vini, ai territori e ai vignaioli che si sono distinti nelle edizioni della Guida Oro I Vini di Veronelli.

Alle 2978 aziende presentate e ai 17422 vini degustati e recensiti in ogni parte d'Italia e del Canton Ticino, si aggiungono ora quasi 300 video degustazioni, in costante aggiornamento durante l'anno, che rendono la guida ancor più esaustiva e un migliore strumento per immergersi nello straordinario mondo del vino.

Interessante è l'integrazione di Google Maps nella preziosa e originale funzione 'Around me”, che permette di scoprire quali sono le cantine più vicine alla posizione dell'utente o di una determinata località. Inoltre, nella nuova versione della app 'I Vini di Veronelli 2012”, troviamo una funzione di ricerca delle cantine e dei vini che fornisce risposte immediate, corredate da un'ampia gamma di informazioni: ogni genere di curiosità degli appassionati unita alla possibilità di personalizzare parametri quali prezzo, tipologia di vino, vendita diretta e molto altro ancora. Nei riferimenti geografici è stata aggiunta la voce 'Provincia”, oltre ai già presenti 'Regione” e 'Comune”. Una app irrinunciabile sia appassionati ed esperti, sia per consumatori occasionali che vogliono avere a portata di mano tutte le informazioni sul vino italiano di qualità in modo pratico, facile ed esaustivo.

Savino angiolettiGli interventi
A Rocco Lettieri è spettato il compito di raccontare i 20 anni di presenza in Guida, a partire dal quel famoso novembre del 1992, quando egli stesso organizzò al Parco Saroli di Lugano con i coniugi Vanini, un avvenimento unico alla presenza del Maestro Veronelli che riuniva 10 grandi chef ticinesi e dieci grandi vini.

La sua prima uscita risale al 1993, con 34 produttori e 78 vini. Già nel 2000 i produttori erano diventati 45, con 201 vini; nel 2005 51 con 252 vini, per arrivare al 2012 con l'ultima Guida che conta 44 produttori e 222 vini.

Vivo il discorso tra i relatori e il pubblico presente, tra cui: Mirto Ferretti del Rac (Centro di ricerca Agroscope per la coltivazione della vite in svizzera), Ivo Monti, Riccardo Varini e Cristina Beretta (giornalista di Civiltà del Bere). Alla domanda di quali cambiamenti si siano notati in questi 20 anni, Rocco Lettieri ha confermato che il Ticino vitivinicolo è migliorato sotto ogni aspetto, anche grazie agli stimoli che arrivano dai punteggi e dai numerosi articoli della stampa nazionale e internazionale. Gigi Brozzoni si è focalizzato sul lavoro svolto dai produttori, classificandoli in: tradizionalisti, innovatori (caratterizzati da molto lavoro in vigna, utilizzo di nuovi strumenti di cantina e lunghi affinamenti in barriques) e internazionalisti (con vini più potenti, appassimenti e anche mescolanze di diverse uve).

Mirto Ferretti ha fatto notare gli sforzi che sono stati fatti in Ticino per quanto riguarda lo studio del terroir, che è davvero molto variegato, pur trattandosi di una piccola regione. Infine Savino Angioletti (nella foto) della Assp, Associazione svizzera sommelier professionisti, ha lodato gli sforzi compiuti per sostenere una Guida che, nel tempo, ha permesso degustazioni comparate da cui il Ticino è uscito sempre a testa alta.

La degustazione
In conclusione, ai presenti è stata offerta la possibilità di degustare, in tutta libertà, ben 36 vini ticinesi, dal 1989 al 2008, offerti da Rocco Lettieri e prelevati dalla sua cantina personale. Questi vini hanno davvero impressionato per la loro tenuta nel tempo. Hanno infatti mantenuto tutte le loro proprietà di finezza, potenza, eleganza e suadenza, con tannini morbidi e buona persistenza, unita alla piacevolezza di beva.


Particolarmente memorabili: Montagna Magica 1992 di Huber, Rovio Riserva 1989 di G. Franco Chiesa, il Rompidée 1991 di Chiodi, il Sassi Grossi 1996 di Gialdi, il Canto della Terra 2000 di Monti, l'Orizzonte 2003 di Zündel, il Castello Luigi Rosso 2004 di Zanini, il Ronco dei Ciliegi 2005 di Mondò e, eccezionale, sui piatti della cena che è seguita, il Riflessi d'Epoca 2004 di Brivio, doppio magnum. Una degustazione che ancora una volta ha confermato l'alto potenziale dei vini ticinesi, che come diceva il grande enologo Denis Duboudieu, ricercatore universitario e produttore di Sauternes: «Il Ticino è secondo solo ai grandi vini di Bordeaux».


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