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Confraternita di Valdobbiadene Sono 5 i nuovi cavalieri

Francesco Drusian, Alberto Follador, Michele Follador, Mirko Miotto e Luciano Rebuli sono i nuovi Cavalieri della Confraternita di Valdobbiadene, impegnati nella promozione e tutela del Valdobbiadene Docg, prodotto celebrato anche a Venezia con la stappatura della Bottiglia della Confraternita

 
06 febbraio 2012 | 15:00

Confraternita di Valdobbiadene Sono 5 i nuovi cavalieri

Francesco Drusian, Alberto Follador, Michele Follador, Mirko Miotto e Luciano Rebuli sono i nuovi Cavalieri della Confraternita di Valdobbiadene, impegnati nella promozione e tutela del Valdobbiadene Docg, prodotto celebrato anche a Venezia con la stappatura della Bottiglia della Confraternita

06 febbraio 2012 | 15:00
 

Solennemente investiti del titolo di 'Cavalieri della Confraternita di Valdobbiadene”, cinque nuovi confratelli: Francesco Drusian (titolare della azienda agricola Drusian di Valdobbiadene), Alberto Follador (tecnico presso l'azienda Bortolin Angelo – Guia di Valdobbiadene), Michele Follador (tecnico presso l'azienda agricola Spagnol Denis – Guia di Valdobbiadene), Mirko Miotto (collaborare nell'azienda agricola di famiglia a Santo Stefano di Valdobbiadene) e Luciano Rebuli (tecnico presso la cantina Astoria di Crocetta del Montello).


Su proposta di altri membri della congregazione, questi cinque nuovi cavalieri, prima dell'intronizzazione, sono stati protagonisti di un voto da parte dell'assemblea, che ha valutato la loro posizione e l'impegno da loro dimostrato nella tutela e promozione del Valdobbiadene Docg, in accordo con le finalità e lo spirito dello statuto. Ritenuti tutti idonei ad entrare a far parte della confraternita, si è quindi celebrata la cerimonia che prende il nome di 'Nozze di Canaan”, avvenuta, come ogni anno, in occasione dell'assemblea d'inverno, l'appuntamento con il quale la Confraternita di Valdobbiadene fa il punto delle iniziative concluse nell'anno precedente e presenta i programmi per il futuro.

Una solenne investitura d'altri tempi, alla presenza di tutti i confratelli in abito tradizionale, con tanto di 'spada” appoggiata sulla spalla, con la differenza che la spada era rappresentata dal tralcio di una vecchia vite. Un rituale davvero scenografico, che si ripete di anno in anno dal 1946, data della fondazione della Confraternita, con lo scopo di consolidare un gruppo di enologi, tecnici ed appassionati del prodotto Valdobbiadene Docg, che si impegnano per il rispetto del disciplinare e la tutela del territorio di riferimento. Attualmente i Cavalieri sono 130, tra effettivi ed onorari.

«Siamo impegnati - spiega il Gran maestro Floriano Curto - insieme al Consorzio di tutela, nello sviluppo di in un nuovo progetto di sensibilizzazione e divulgazione della conoscenza di una viticoltura più responsabile, capace di rispettare l'ecosistema e di limitare l'impatto ambientale, anche nell'ottica della candidatura del nostro territorio all'Unesco per il riconoscimento a Patrimonio dell'umanità. Un primo passo in questa direzione è stato l'introduzione del regolamento di polizia rurale, elaborato dalle amministrazioni comunali, con il quale sono state date indicazioni precise sui comportamenti e sulle pratiche agronomiche per la corretta gestione del territorio. Ma c'è ancora molto da fare e noi, come Confraternita, daremo il nostro contributo. L'affiliazione di nuovi membri serve anche a consolidare e diffondere una maggiore deontologia professionale tra gli operatori del settore».

Una delle ultime iniziative realizzate dalla Confraternita è stata la solenne stappatura della Bottiglia della Confraternita, selezionata dai confratelli per rappresentare l'eccellenza del Valdobbiadene Docg. La cerimonia si è svolta lo scorso ottobre per la prima volta a Venezia, nella splendida cornice di piazza San Marco.

A ottenere il prestigioso riconoscimento è stato l' enologo Enrico Bortolomiol della Cantina Ciodet di Valdobbiadene, che avrà anche il compito della distribuzione commerciale dei 5mila esemplari da collezione.

Per l'occasione la Confraternita ha inoltre organizzato un simposio sul tema di grande attualità 'Vino e Ristorazione: come fare centro sul consumatore”, con ospiti del calibro di Fausto Arrighi (direttore della Guida Michelin), Enzo Vizzari (direttore Guide de L'Espresso) ed Ettore Bocchia (executive chef del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio, in provincia di Como), oltre che Davide Di Corato, direttore responsabile dei mensili Chef e Arte in Cucina (Guido Veneziani Eeditore), in qualità di moderatore.

Confraternita di Valdobbiadene
Dal 1946 la Confraternita di Valdobbiadene vigila, promuove ed è testimone di un prodotto, il Valdobbiadene Docg, che non è solo un vino ma racchiude in sé un ricco patrimonio storico-culturale, legato al territorio nel quale è prodotto e alla grande passione e dedizione dei viticoltori per le sue uve.

La Confraternita di Valdobbiadene è composta da tecnici enoici e da personalità del mondo vitivinicolo, tutti impegnati per la promozione e la tutela di questo vino e del suo territorio. Con questo obiettivo si ripete ogni anno la selezione della Bottiglia della Confraternita, tra numerosi campioni di Valdobbiadene Docg. Il produttore selezionato ottiene il riconoscimento dell'eccellenza del suo vino, considerato come un punto di riferimento per il consumatore nella valutazione e nella conoscenza del prestigioso spumante ottenuto nell'area della denominazione Conegliano-Valdobbadene.


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