Un italiano su tre non saprebbe mai dire di no alla pizza, soprattutto se si tratta di consumarla insieme agli amici il sabato sera. L'alimento simbolo del made in Italy ha riscosso ben il 30,5% delle preferenze nell'ultimo sondaggio svolto dal sito www.melarossa.it, che ha chiesto ai suoi utenti di svelare a quale alimento non potrebbero mai rinunciare, nemmeno se si tratta di risparmiare in tempo di crisi.
Solo seconda è la carne, con il 24,3%, cui seguono frutta e verdura biologiche, sempre più popolari grazie alla sensibilizzazione svolta negli ultimi anni rispetto al consumo di prodotti 'il più possibile naturali”,con il 22,6%. E il cioccolato, cibo consolatorio per eccellenza? Solo al quarto posto, con un modesto 11,4%, probabilmente perché percepito come uno sfizio, un surplus a cui si può rinunciare in nome di pietanze più sostanziose. Insomma, non regge il paragone con un pasto.
Tra i fanalini di coda anche cornetto e cappuccino al bar, altra abitudine tipicamente italiana a cui però, appena il 5,9% dei votanti dichiara di non voler rinunciare in nome del portafogli. La rinuncia meno difficile sembra essere quella ad un buon vino italiano, che raccoglie solo il 5,3 % dei voti, sui quali incidono probabilmente l'ottima qualità di tutti i vini dello stivale e la consapevolezza degli effetti nocivi di un eccesso di alcool sulla salute.
Dunque viva la pizza, piatto completo, nutriente, che si presta a soddisfare tutti i palati con le sue innumerevoli versioni, ed è percepita anche come simbolo del rito di trovarsi con gli amici per passare una serata semplice e divertente. Dieta permettendo.
A questo proposito, però, Luca Piretta, nutrizionista Sisa (Società italiana di scienza dell'alimentazione), sostiene che dieta e pizza possono andare d'accordo, purché della pizza si faccia un consumo consapevole. «In una dieta ipocalorica - dice Piretta - si può tranquillamente inserire una pizza, valutandola come se fosse un pasto a base di pasta ed eventualmente eliminando il pane nel resto della giornata. è importante però non accompagnare la pizza ad altri 'allegati” come supplì e bruschette, evitare quella ai quattro formaggi, tra le più caloriche, e naturalmente rinunciare al dolce a fine pasto».
Anche se con questo non si può certo dire che la pizza in sé sia un alimento ipocalorico, soprattutto se consideriamo il forte sbilanciamento nutrizionale in favore dei carboidrati, che non fa altro che aumentare poiché, per esigenze di mercato, si tende ad aumentare il quantitativo di impasto per pizza data la chiara economicità di farina e acqua rispetto a pomodoro, mozzarella e condimenti vari.
Sentenza finale? Se pizza e compagnia sono buone, vale veramente la pena spendere qualche euro, e se proprio vogliamo pensare alla linea, al posto del dessert prendiamo un po' di frutta fresca!
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