Quello del 25 aprile sarà un ponte per pochi, come confermano dati relativi ad una indagine realizzata in esclusiva dall'Istituto Acs marketing solutions dal 16 al 20 aprile, intervistando con il sistema Cati (interviste telefoniche) 3mila persone maggiorenni. Come sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca «il ponte del 25 aprile è destinato a vedere appena l'8,1% di italiani in viaggio, approfittando dell'opportunità offerta dal calendario».
Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni (per un totale di oltre 60 milioni di italiani), mediante l'assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche, ampiezza centri ed istruzione. Questo campione ha dunque rivelato che, dell'8,1% di italiani che pernotteranno almeno una notte fuori casa, il 92% rimarrà in Italia, pari a circa 4,5 milioni di persone, mentre un 7% andrà all'estero, pari a circa 324 mila persone, prediligendo nel 66% dei casi le grandi capitali europee.
Per chi sceglierà l'Italia il mare sarà la scelta privilegiata (48% delle preferenze), seguito dalla montagna al 21%, dalle località d'arte maggiori e minori che si attesteranno sul 19% della domanda, mentre le terme registreranno quasi il 4% e le località lacuali il 2%.
L'albergo mantiene la testa della classifica con circa il 34% delle preferenze, seguito dalla casa di parenti o amici che sarà prescelta dal 20% degli italiani e dalla casa di proprietà che raccoglierà il 17% della domanda.
La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) si attesterà sui 326 euro (317 euro per chi resta in Italia e 455 Euro per chi andrà all'estero), generando un giro d'affari pari a 1,6 miliardi di euro per una durata media della vacanza che si attesterà sulle 2,8 notti.
«Risultati complessivamente deludenti, che rappresentano, in modo lampante, l'ennesimo segnale - conclude Bocca - della gravità della situazione nella quale si trova l'economia mondiale in generale e quella italiana in particolare, per la quale auspichiamo a breve misure di rilancio da parte del Governo».
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