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Buon Ricordo, assemblea ad Altomonte Fare sistema e puntare sulla qualità

I ristoratori del Buon Ricordo si sono riuniti in assemblea ad Altomonte (Cs). Ribaditi gli obiettivi: fare sistema, ma puntare anche sui fattori che da sempre hanno contraddistinto l’associazione, da 48 anni interprete della ristorazione regionale italiana: autenticità, territorialità e sobrietà

 
03 maggio 2012 | 11:42

Buon Ricordo, assemblea ad Altomonte Fare sistema e puntare sulla qualità

I ristoratori del Buon Ricordo si sono riuniti in assemblea ad Altomonte (Cs). Ribaditi gli obiettivi: fare sistema, ma puntare anche sui fattori che da sempre hanno contraddistinto l’associazione, da 48 anni interprete della ristorazione regionale italiana: autenticità, territorialità e sobrietà

03 maggio 2012 | 11:42
 

Fare bene tutti insieme, indistintamente, il proprio lavoro. In tempi di crisi non ci sono scorciatoie, l'impegno deve essere assoluto, va portato avanti con intelligenza e cultura. Ne sono convinti i ristoratori del Buon Ricordo, riunitisi ad Altomonte (Cs), in Calabria, per la loro assemblea annuale. Continuare sulla via della qualità (nei prodotti, nella cura della cucina, nel servizio), ovviamente, fare sistema, ma puntare anche sui fattori che da sempre hanno contraddistinto l'associazione, da 48 anni interprete della migliore ristorazione regionale italiana; autenticità, territorialità, sobrietà. Termini che ora sono di assoluta tendenza, ma che nel 1964, quando è nato il Buon Ricordo, non lo erano, e nemmeno in tempi più recenti. Anzi. Antesignane del 'Km zero”, le insegne associate al Buon Ricordo rappresentano, con la molteplicità straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

«La varietà delle nostre radici gastronomiche e delle nostre tradizioni riemerge come una ricchezza invidiabile da valorizzare», dice il presidente dell'Unione, Ovidio Mugnai. «Il mondo è in difficoltà, il futuro prossimo è un'incognita e anche i comportamenti dei consumatori mutano di conseguenza. La domanda cambia e va interpretata con tempestività, ne siamo consapevoli. E noi, che non siamo mai andati dietro mode effimere, pensiamo di farlo rimanendo fedeli a noi stessi».

Quest'anno come non mai, l'assemblea del Buon Ricordo è stata dunque l'occasione per gli associati di confrontarsi sulle strategie con cui affrontare il non facile momento attuale e di ribadire il proprio impegno a farsi interpreti della ristorazione italiana di qualità, raccogliendo la sfida di questo periodo di crisi e dando il proprio contributo culturale, prima ancora che economico. A ospitare l'assemblea è stato il trecentesco Convento dei Domenicani nel centro storico di Altomonte (Borgo Bello d'Italia e Città del Pane), una cornice prestigiosa per i lavori del sodalizio fra ristoratori più antico e più noto d'Italia, che nel 2012 - con 123 soci - ha raggiunto il traguardo dei  48 anni di vita.



A corollario dei lavori dell'assemblea, i partecipanti hanno avuto modo di andare alla scoperta della provincia di Cosenza e dei suoi giacimenti culturali e gastronomici e di incontrarsi con le migliori aziende di prodotti tipici, quali la celebre liquerizia, gli oli, i vini, il fico Dottato Cosentino. La convention è stata realizzata grazie alla grande ospitalità della terra calabra e delle sue istituzioni (Comune di Altomonte, Provincia e Camera di commercio di Cosenza, Gal Vallecrati, Assoproli), con la sapiente regia di Enzo Barbieri dell'Hotel Barbieri, il cui ristorante è insegna storica del Buon Ricordo e, con il Ristorante Sabbia d'Oro di Belvedere Marittimo (l'altro socio calabro del Buon Ricordo), incarna quanto di meglio offre in tema gastronomico la Provincia di Cosenza.

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