Dal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri passando dal 79% al 66% che 'resiste”. Sono 33,3 milioni quest'anno coloro che andranno nei luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. Forse anche per la minor possibilità delle famiglie, che gli italiani stanno riscoprendo le bellezze del Belpaese, soprattutto quelle culturali.
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Quindi se, il patrimonio culturale del Belpaese esercita da sempre una forte attrazione per i turisti stranieri, negli ultimi anni anche gli italiani stanno riscoprendo il le bellezze artistiche di casa, tanto che il turismo culturale interno ha registrato una crescita del 20% in soli due anni. Il dato è dall'Osservatorio CartOrange, che traccia una mappa delle regioni più amate dai turisti esteri e nostrani.
Una nuova ricerca del 'bello” tanto che nel primo semestre del 2011, dei 15,6 milioni di italiani in viaggio il 38,6% ha scelto località di interesse storico-artistico, sia interne sia estere, mentre nelle città d'arte italiane il 60,2% delle presenze nel periodo più caldo, ossia tra luglio e settembre, è italiano, e il 39,8% straniero.
Ma quale è la meta preferita? I "turisti culturali" italiani preferiscono il Veneto (16,5% delle presenze nel 2010), seguito a poca distanza da Lazio (15,8%) e Toscana (15,2). Degli stranieri, invece, uno su tre sceglie il Lazio, uno su quattro il Veneto e il 17% punta sulla Toscana. Molto amata, soprattutto dagli italiani, anche l'Emilia Romagna, che prima del terremoto si collocava al quarto posto con il 14% per gli italiani e al quinto (4,3%) per gli stranieri.
Le destinazioni più gettonate sono quelle "classiche", con Roma e Venezia in testa, spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange. «Quello che sta cambiando nel settore è proprio il modo di viaggiare: il turista culturale non vuole più visitare tutto quello che c'è da vedere – dice Romano - ma è più selettivo e preferisce un approccio più slow. Si focalizza solo su quello che gli interessa davvero, magari anche in una destinazione già nota, ma intende capirla e contestualizzarla».
Nel complesso, osserva ancora Romano, il turismo culturale negli ultimi 10 anni è quello che è cresciuto più di tutte le altre tipologie. Nelle località di interesse storico e artistico, infatti, le presenze italiane sono aumentate del 17% e quelle straniere del 54%.
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