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Gnudi: Rilanciare il Marchio Italia Un nuovo piano per il turismo

Il ministro Piero Gnudi ha presentato il piano d’azione con l’obiettivo di rilanciare il “Marchio Italia” e il turismo italiano, troppo spesso considerato un settore “cenerentola”. Tra i nuovi punti fermi il no del Governo all'accorpamento delle festività e, tra un mese, il decreto sui balneari

17 agosto 2012 | 10:10
Gnudi: Rilanciare il Marchio Italia Un nuovo piano per il turismo
Gnudi: Rilanciare il Marchio Italia Un nuovo piano per il turismo

Gnudi: Rilanciare il Marchio Italia Un nuovo piano per il turismo

Il ministro Piero Gnudi ha presentato il piano d’azione con l’obiettivo di rilanciare il “Marchio Italia” e il turismo italiano, troppo spesso considerato un settore “cenerentola”. Tra i nuovi punti fermi il no del Governo all'accorpamento delle festività e, tra un mese, il decreto sui balneari

17 agosto 2012 | 10:10
 

Dopo Ferragosto, giro di boa della stagione estiva, il ministro Piero Gnudi (nella foto) rilancia l'allarme sul turismo e chiede a tutti uno sforzo congiunto per il rilancio del 'Marchio Italia”, le cui quote faticano a tenere il passo dei più diretti competitor europei, Spagna su tutti. Quindi, basta con le 'Regioni fai da te” e via a un progetto d'insieme, anche se ci sono «problematiche d'ordine costituzionale che non è certamente facile risolvere subito». Dai microfoni di Radio anch'io, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, il ministro del Turismo tenta, insomma, di somministrare al Paese un antidoto efficace in un'estate minata dall'Imu, dall'immancabile fiammata dei prezzi della benzina e da un -22% del giro d'affari, almeno secondo i dati di Federalberghi. Da Radio Rai il Ministro ha colto l'occasione per annunciare il 'no” del governo all'accorpamento delle festività, che secondo alcuni avrebbe giovato ai flussi dei vacanzieri.



E l'arrivo, da qui a un mese, di un decreto legislativo che dovrebbe mettere la parola fine alla querelle sulle concessioni balneari nel rispetto della direttiva Bolkenstein. «Il turismo balneare rappresenta al momento il 30% del giro d'affari totale e certamente - ha chiarito - non vogliamo penalizzarlo, quindi sono certo che troveremo il giusto modo per garantire tutti gli addetti del settore».

Piero GnudiContro la crisi, che ha sgonfiato sensibilmente i portafogli degli italiani, e dopo un Ferragosto che ha visto tantissimi rimanersene a casa (secondo dati di Assoedilizia rispetto a 5 anni fa le presenze nelle città sarebbero aumentate del 50%), Gnudi ha ricordato l'avvio imminente del Piano strategico e le sue 46 'azioni”, «molte delle quali avranno un impatto immediato sul settore», che tenteranno di rimetterlo in piedi «dopo essere stato trattato a lungo come una Cenerentola». Quindi ha esortato «a fare una promozione migliore del marchio Italia all'estero, evitando, com'è stato fatto finora, che ogni Regione promuova soltanto il proprio territorio». In questi anni, ha ricordato, «il turismo italiano, che ha 3,3 milioni di addetti, è passato dal 6% al 4% di quota, a fronte di un mantenimento del 6% della Spagna, e quindi al momento in Europa siamo scesi alla terza posizione». Gnudi trova il tempo di chiarire il suo parere anche sulla tassa di soggiorno, applicata da circa 500 comuni: «non è negativa, il problema è che queste risorse dovrebbero essere girate al settore».

Alla trasmissione di Radio Rai ha detto la sua anche il direttore del centro studi di Federalberghi Alessandro Cianella, che ha contestato i dati di Confartigianato, secondo cui i prezzi degli alberghi sarebbero lievitati quest'estate del 12%. «Secondo i nostri calcoli gli albergatori in questo momento stanno facendo pagare le stanze a un costo inferiore al tasso di inflazione», ha chiarito. «Naturalmente possono essere ridotti all'osso ma - ha detto - bisogna capire che i nostri operatori debbono sopportare la competizione di altri Paesi con costi del lavoro più bassi». Ma non tutto sta andando male: secondo il presidente del Sindacato italiano balneari, Riccardo Borgo, «se il clima caldo proseguirà fino a fine mese forse sarà possibile recuperare anche qualcosa che avevamo perso a inizio stagione, quanto il tempo aveva fatto un po' di capricci».


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A fine anno un piano del Governo per rilanciare il turismo nazionale

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22/08/2012 17:10:00
3) C'è concorrenza sleale e nessuno fa nulla
Dispiace confermare che il problema è sempre la pubblica amministrazione da 4 anni abbiamo segnalato al comune la concorrenza sleale che fanno i b&b nessuno ha in casa gli ospiti la maggior parte affitta appartamenti a notte come se fossero alberghi,ma nessun controllo serio da parte delle autorità. Appartamenti affittati a 70 € 90 € per 3 persone 150 € fino a 6 persone, servizio navetta fatte dai b&b senza autorizzazioni costi impossibili per strutture alberghiere, che hanno personale in regola,servizi lavanderia da pagare etcc scusate lo sfogo che pagano le tasse qualcosa sotto c'è

titolarehotel piazza vecchia bergamo
22/08/2012 17:05:00
2) Noi ristoratori lo stiamo già facendo!
NOI STIAMO GIà FACENDO DOCUMENTAZIONE ALLA MANO IL RILANCIO DELLE NOSTRE TRADIZIONI ,CULTURE ECC.MAGARI CON RISULTATI MODESTI MENTRE ALTRI FURBI HANNO PIù CREDITO PER LOBBY CHE NON CAPIAMO.PER NOI IL CLIENTE è SACRO SIA TURISTA CHE LOCALE O AMICO,MEDITARE.......

CUOCO TITOLARETRATTORIA DEL PAPERO
20/08/2012 11:19:00
1) Il turimo è legato alla ristorazione!
1) Dobbiamo renderci conto che il turismo è legato alla ristorazione e all'agroalimentare quindi ci vuole sinergia tra tutti i settori del terziario, non si può più pensare di fare promozione turistica senza tener conto di tutte le parti coinvolte, qui non si parla solo di alberghi o stabilimenti balneari, dietro tutto ciò ci sono i monumenti, l'agricoltura, l'abbigliamento di lusso e tutto ciò che è legato al famoso Made in Italy, se non capiamo questo tutti gli sforzi sono inutili, è inutile dire che in italia abbiamo terreni, musei e bellezze artistiche ormai allo sfascio, come si può pensare di fare promozione se non mettiamo in ordine le cose, e come avere una casa con il giardino ma pieno di erbaccia... ci vuole sinergia e un gruppo di lavoro unico che abbia pieno poteri, altrimenti lasciamo le cose così come sono, quanto meno il danno è limitato.





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