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Turismo alberghiero in Italia Nei primi otto mesi del 2012 calo del 2,6%

Per Federalberghi i primi otto mesi dell’anno registrano una variazione del -2,6% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. Crescono i pernottamenti in Campania, Sicilia e Veneto; tengono in Emilia Romagna e Trentino Alto Adige e calano in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna e Puglia

 
06 settembre 2012 | 10:31

Turismo alberghiero in Italia Nei primi otto mesi del 2012 calo del 2,6%

Per Federalberghi i primi otto mesi dell’anno registrano una variazione del -2,6% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. Crescono i pernottamenti in Campania, Sicilia e Veneto; tengono in Emilia Romagna e Trentino Alto Adige e calano in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna e Puglia

06 settembre 2012 | 10:31
 

Bernabò Bocca«L'andamento del turismo alberghiero italiano a luglio e agosto di quest'anno (rispetto allo stesso periodo del 2011) fa segnare un risultato a due velocità». è quanto afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (nella foto), alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione.

«Luglio - prosegue Bocca - ha mostrato una flessione complessiva delle presenze alberghiere pari al 5%, caratterizzata da un -8,9% di italiani ed un +0,2% di stranieri. Agosto, per la prima volta nella storia del turismo italiano ha registrato un -1,1% di presenze complessive, composte da un -3% di italiani ed un +2,1% di stranieri».

«Alla luce di questi dati - aggiunge Bocca - i primi otto mesi 2012 (rispetto allo stesso periodo del 2011) portano a segnare una perdita del 2,6% di presenze, con gli italiani ad un -5,6% e gli stranieri ad un +1,2% ed un calo di fatturato stimabile attorno al 10% a causa dei prezzi fermi ormai da 3 anni e di accorte politiche tariffarie difficili da sostenere a lungo».

«Quanto ai dati sui lavoratori - evidenzia Bocca - da gennaio ad agosto abbiamo perso il 2,6% di occupati, con un dettaglio del -2,8% a tempo indeterminato e del -2,5% a tempo determinato. Questi risultati mostrano un ridimensionamento parziale delle perdite previste grazie agli incrementi, anche significativi in alcune aree del Paese, della clientela straniera dalla quale partire per rimettere in moto uno dei pochi settori economici dell'Italia in grado di garantire comunque occupazione, che non delocalizza e porta sempre valore aggiunto all'intera filiera economica dei territori».

«Sollecitiamo dunque Governo e Parlamento - conclude il presidente di Federalberghi - affinché mettano subito mano ad un articolato progetto di riorganizzazione politica, legislativa e finanziaria del settore per consentire alle migliaia di imprese che quotidianamente lavorano nel turismo e per il turismo di rialzare la testa e ridare forza e vitalità al Pil per il quale contribuiamo per quasi il 10%».

I RISULTATI DELL'INDAGINE
I primi otto mesi dell'anno registrano una variazione del -2,6% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. I dati sono relativi al consueto monitoraggio effettuato dalla Federazione (le inchieste di luglio ed agosto sono state svolte rispettivamente dall'1 al 6 agosto e dall'1 al 4 settembre, intervistando con metodologia internet 2.056 imprese nel primo caso e 2.250 imprese nel secondo caso, distribuite a campione sul territorio nazionale).

Il marcato calo delle presenze alberghiere registrate nei primi otto mesi degli italiani (rispetto allo stesso periodo del 2011) pari a un -5,6% è parzialmente compensato da una crescita degli stranieri, pari ad un +1,2% di pernottamenti (rispetto allo stesso periodo del 2011).



Nel dettaglio il mese di luglio ha visto (rispetto al luglio 2011) una caduta complessiva del 5% di pernottamenti alberghieri, composta dal -8,9% di italiani ed +0,2% di stranieri. Il mese di agosto ha visto (rispetto all'agosto 2011) una flessione complessiva dell'1,1% di pernottamenti alberghieri, composta dal -3% di italiani e dal +2,1% di stranieri. Il bimestre luglio/agosto ha pertanto segnato un -6% di italiani ed un +1,1% di stranieri.

Sul fronte dei collaboratori alberghieri si evidenzia purtroppo anche per loro un calo generalizzato del -2,6% (rispetto agli stessi primi otto mesi del 2011), con una flessione del 2,8% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un parallelo decremento del 2,5% per i lavoratori a tempo determinato.

GENNAIO: +0,3% di presenze: -4,1% italiani, +9,2% stranieri
-2,5% di lavoratori occupati: -1,1% indeterminato e -5,2% determinato

FEBBRAIO: -1,1% di presenze: -7,8% italiani, +9,7% stranieri
-3,9% di lavoratori occupati: -4,1% indeterminato e -3,6% determinato

MARZO: +3,8% di presenze: 0% italiani, +8,6% stranieri
-1,3% di lavoratori occupati: -2,1% indeterminato e 0% determinato

APRILE: -3,5% di presenze: -3,6% italiani e -3,5% stranieri
-3,3% di lavoratori occupati: -3,2% indeterminato e -3,4% determinato

MAGGIO: -0,1% di presenze: -8,5% italiani e +5,5% stranieri
-2,2% di lavoratori occupati: -1,2% indeterminato e -3,5% determinato

GIUGNO: -7,6% di presenze: -7,1% italiani e -8,2% stranieri
-2,5% di lavoratori occupati: -3,1% indeterminato e -1,8% determinato

LUGLIO: -5% di presenze: -8,9% italiani e +0,2% stranieri
-3,3% di lavoratori occupati: -3,1% indeterminato e -3,4% determinato

AGOSTO: -1,1% di presenze: -3% italiani e +2,1% stranieri
-2,2% di lavoratori occupati: -4% indeterminato e -1% determinato

TOTALE GEN-AGO: -2,6% di presenze: -5,6% italiani e +1,2% stranieri
-2,6% di lavoratori occupati: -2,8% indeterminato e -2,5% determinato


GLI INDICATORI REGIONALI (BIMESTRE LUGLIO/AGOSTO)
La rilevazione dei mesi di luglio e agosto (raffrontate allo stesso bimestre del 2011), data l'elevata numerosità degli alberghi che hanno aderito al questionario, ha consentito di ottenere indicazioni anche sulle presenze alberghiere di alcune tra le principali Regioni a vocazione turistica.

  •  La Campania ha fatto registrare un +2,4% di presenze alberghiere determinate da un -0,1% di italiani ed un +4,6% di stranieri.
  •  La Sicilia un +0,6% di presenze alberghiere composte da un -5% di italiani ma un +11,9% di stranieri.
  •  Il Veneto un +0,2% di presenze alberghiere frutto di un -6,2% di italiani ed un +4,7% di stranieri.
  •  L'Emilia Romagna uno 0% di variazione nelle presenze alberghiere composte da un -3,6% di italiani ed un cospicuo +11,7% di stranieri.
  •  Il Trentino Alto Adige un -0,1% di presenze alberghiere con un -1,7% di italiani ed un +7,6% di stranieri.
  •  Il Friuli Venezia Giulia apre la serie negativa con un -11,8% di presenze alberghiere dovute ad un -17,2% di italiani ed un -6,5% di stranieri.
  •  La Toscana segue con un -10,6% di presenze alberghiere frutto di un -14,6% di italiani ed un -6,8% di stranieri.
  •  La Sardegna segna un -7,1% di presenze alberghiere composte da un -10,8% di italiani ed un -1,3% di stranieri.
  •  La Puglia registra un -6% di presenze alberghiere frutto di un -5,5% di italiani ed un -8,2% di stranieri.
  • Il Piemonte indica un -4,8% di presenze alberghiere con un -8,9% di italiani ed un -0,7% di stranieri.
  • La Liguria registra un -2,9% di presenze alberghiere frutto di un -5,9% di italiani ed un +1,9% di stranieri.
  • Il Lazio segna un -2,8% di presenze alberghiere con un -8,9% italiani ed un -0,1% stranieri.
  • La Lombardia chiude con un -0,8% di presenze alberghiere diviso in un -3,3% italiani ed un +1,3% stranieri.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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