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Sindrome da rientro post ferie? Un aiuto dall’alimentazione

Lo stress da rientro è considerato una vera e propria sindrome, che provoca affaticamento, incapacità di concentrarsi, nervosismo, tristezza, svogliatezza. Ecco i suggerimenti di esperti di nutrizione, psicologia e pediatria per affrontare con serenità ed equilibrio il rientro a scuola e in ufficio

08 settembre 2012 | 16:21
Sindrome da rientro post ferie? Un aiuto dall’alimentazione
Sindrome da rientro post ferie? Un aiuto dall’alimentazione

Sindrome da rientro post ferie? Un aiuto dall’alimentazione

Lo stress da rientro è considerato una vera e propria sindrome, che provoca affaticamento, incapacità di concentrarsi, nervosismo, tristezza, svogliatezza. Ecco i suggerimenti di esperti di nutrizione, psicologia e pediatria per affrontare con serenità ed equilibrio il rientro a scuola e in ufficio

08 settembre 2012 | 16:21
 

L'estate sta per finire. Tra pochi giorni i bambini riprenderanno la scuola. E per molti è tempo di tornare al lavoro. Il ritorno alla routine rappresenta una vera e propria fonte di stress. Gli esperti la chiamano 'sindrome da rientro” e colpisce in particolar modo le donne che, più degli uomini, faticano a riabituarsi alla vita quotidiana. Una corretta alimentazione può aiutare. Ecco i suggerimenti di autorevoli esperti di nutrizione, psicologia e pediatria per affrontare con serenità ed equilibrio la ripresa delle attività lavorative e scolastiche.



«Il ritorno dalle vacanze - dice Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca dell'Inran (Istituto nazionale di ricerca per la nutrizione) - non implica accorgimenti particolari, dal punto di vista dell'alimentazione, per riprendere efficacemente il ritmo della vita di tutti i giorni. Come alimentarsi al rientro dalle ferie è una domanda che ricorre spesso, ma cui non è possibile dare una risposta basata su solide evidenze scientifiche. Purtroppo non c'è infatti alcun modello alimentare che possa ridurre il ritorno (talora un po' traumatico) alle abitudini quotidiane, di lavoro o di studio. Tuttavia, un'alimentazione equilibrata e una sana e costante attività fisica possono essere di grande aiuto».

«Comunque - continua Ghiselli - l'alimentazione è gratificazione sensoriale. Guai se non riusciamo a soddisfare le nostre 'voglie” mangiando. Il primo requisito di ogni consiglio alimentare è 'goditi i tuoi pasti”. Dobbiamo tuttavia gratificare i sensi senza farci del male. Piccoli piaceri gustativi sono insomma non solo leciti, ma addirittura benvenuti. Purché siano piccoli, ovviamente. Durante le vacanze si mangia un pochino di più, ma in genere non troppo. Ci sembra spesso di mangiare di più perché la sera si sta spesso in compagnia, ma non dobbiamo trascurare che il pranzo è quasi sempre molto ridotto. Inoltre la maggior parte delle persone passa le vacanze al mare o in montagna, luoghi nei quali per forza di cose ci si muove di più, migliorando così, in ogni caso, il bilancio tra 'entrate” ed 'uscite” caloriche».

«Dopo le vacanze - spiega Evelina Flachi, nutrizionista - spesso si rientra in città ed al lavoro stressati dal pensiero di riprendere la vita di tutti i giorni. Anche l'alimentazione in vacanza, per alcuni di noi, è stata eccessiva ed al rientro diventa necessario rimettere in ordine pasti ed orari. Fare una buona colazione ci può dare la carica per affrontare la giornata mentre 'alleggerire” pranzo e cena, diminuendo le porzioni ed i condimenti, può aiutarci a controllare anche le calorie se dobbiamo smaltire gli eccessi estivi. Se siamo tornati dalle vacanze rilassati ed in forma, possiamo mantenere questo stato di benessere il più a lungo possibile consumando nella giornata almeno 5 porzioni di frutta e verdura (gialla, arancione, verde, rossa), alimenti ricchi di vitamine e minerali, antiossidanti utili all'organismo ed al benessere della pelle a lungo esposta al sole».

«Per affrontare meglio il ritorno alla 'normalità” - continua Flachi -, possiamo concederci dei piccoli piaceri gustativi. 'Equilibrio e scelte consapevoli” può essere il binomio giusto per concedere qualche piacere al proprio palato. Non serve penalizzare in senso assoluto alcuni cibi o bevande! Per non danneggiare il nostro stato di salute e benessere, potremo concederci questi piacevoli extra saltuariamente, anche tenendo conto delle nostre esigenze energetiche e della vita che conduciamo. Camminare, in modo continuativo e costante, senza sforzo, per almeno 40 minuti a giorni alterni può aiutarci a smaltire più facilmente i 2 chiletti di troppo accumulati in vacanza, se combinato con un regime alimentare equilibrato ma ridotto in grassi e porzioni. Pasti completi, ma leggeri sia a pranzo che a cena possono fornirci l'energia utile per affrontare la giornata lavorativa che sembra più lunga e faticosa dopo le vacanze».

«Non dobbiamo saltare la colazione - conclude Flachi - e dovremmo fare uno spuntino a metà mattina e pomeriggio per arrivare più sazi e sereni ai pasti successivi. A pranzo e cena possiamo iniziare il pasto con un bicchiere d'acqua ed una porzione abbondante di verdura per aumentare il senso di sazietà del pasto. Cerchiamo di ridurre le porzioni ed i condimenti, tenendo presente che per perdere un chilo di grasso dobbiamo ridurre l'introduzione calorica di circa 7mila kilocalorie, in un periodo di almeno 2-3 settimane.

«Riprendere a frequentare la scuola dopo il lungo stop estivo - spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica pediatrica Luigi Sacco Di Milano - può non essere sempre così facile, in primis perché durante il periodo estivo i ritmi della giornata cambiano rispetto al periodo della frequenza scolastica e solitamente tendono a diventare più lenti. Poche e semplici strategie possono aiutare il bambino ad abituarsi nuovamente ai ritmi della giornata scolastica. è innanzitutto bene evitare di rientrare dalle vacanze estive nei giorni immediatamente precedenti alla riapertura delle scuole. Al contrario, un paio di settimane trascorse a casa prima del giorno del rientro possono essere utili per riprendere gradualmente i ritmi della frequenza scolastica, ad esempio anticipando progressivamente l'orario della sveglia fino a ritornare alle abitudini dei giorni di scuola».
 
«Un'alimentazione corretta - continua Zuccotti - è importante anche in questo caso. La colazione è fondamentale per affrontare la mattinata. Come detto, con l'inizio della scuola, il risveglio torna ad essere anticipato: è fondamentale il contributo di una prima colazione più ricca che aiuti il bambino a sostenere adeguatamente le proprie attività cognitive della mattinata senza avvertire un eccessivo senso di fame legato al cambiamento dei ritmi rispetto al periodo estivo. Utili allo stesso scopo sono anche adeguati spuntini che permettono di interrompere il lungo digiuno mattutino e forniscono quella quota calorica e glucidica che consente al bambino di raggiungere l'orario di pranzo mantenendosi vigile e attivo. E' inoltre sempre opportuna un'adeguata idratazione».



«Al ritorno delle vacanze - dice Maria Paola Graziani, ricercatrice in Psicologia dei consumi - ci possiamo imbattere in una sorta di rallentamento 'melanconico” nel quotidiano svolgimento delle cose. Possiamo interpretare tutto ciò come la risposta all'interruzione di quel felice percorso che l'etimo di vacanza, che sta per 'essere libero, senza occupazioni”, ha influenzato. L'atmosfera di assenza di regole da rispettare, caratterizza le emozioni predominanti durante le 'vacanze” e le giornate di festa e ciò fa si che si tenda ad associare il tempo della vacanza, breve o lunga che sia, a uno stato emotivo di libertà da orari e schemi, rispetto ai luoghi e i tempi che scandiscono le ore. Il tornare alla giornata 'tipo”, sottolinea ed esaspera la fine dell'assenza di responsabili occupazioni e richiede di riattivare le energie di attenzione e controllo, creatività, azione, relazione, abilità ecc. Ciò in alcuni individui può creare iniziale disagio con un 'retard ' a riprendere le abitudini, associato sintomi a volte di melanconia, difficoltà al risveglio, inappetenza, ecc. Se non sussistono problemi di tipo 'clinico”, questi segnali sono solo eventi associati al riadattamento e si esauriscono, in genere, in poco tempo. Associando anche qualche piccolo piacere, per il corpo e 'la mente”, la ripresa dei ritmi quotidiani può essere più rapida e 'indolore” in una sorta di recupero del ritmo della 'vacanza”».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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