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Calorosi e unanimi applausi hanno sottolineato la premiazione della senatrice Colomba Mongiello (nella foto) che il 3 settembre scorso è stata insignita del riconoscimento internazionale 'Olivo d'Oro” Natura Salute Cultura Aipol e Città di Puegnago (Bs). La manifestazione, giunta alla sua 8ª edizione, si è svolta nella locale Villa Galnica a conclusione della 36ª Fiera dell'omonima località gardesana, con il convegno 'Buone pratiche per la produzione di olio d'oliva di qualità – la verità è come l'olio… viene sempre a galla” e la 10ª edizione della rassegna degli oli monocultivar cui hanno partecipato 50 aziende.
Numerose le personalità convenute che hanno vivificato il simposio, a iniziare dalla senatrice Colomba Mongiello e dagli interventi del sindaco di Puegnago Adelio Zeni, del direttore Coldiretti di Brescia Mauro Donda, del presidente Unione Agricoltori Francesco Bettoni, del cap. Marco Uguzzoni, Comandante Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma, il consigliere regionale della Lombardia Mauro Parolini, il vicepresidente della Federcoop Olio Daniele Salvagno, Albino Pezzini del Consiglio di amministrazione Unaprol e di Enzo Gambin. A moderare il giornalista Michele Bungaro.
Nel corso dell'incontro sono emersi i tratti salienti della produzione di olio in Lombardia, che per la sua alta qualità si ascrive quasi totalmente alle due Dop della regione 'Garda” e 'Laghi Lombardi”, ove la zona gardesana, ed in particolare quella di Puegnago, si è meritata un posto di rilievo, come è emerso dalle parole del sindaco Adelio Zeni: «Un segnale importate che vede Puegnago del Garda baricentro di una qualità diversa che premia il territorio per la sua identità e il suo carattere distintivo». Molto significativo è anche il dato della superficie ad olivo della provincia di Brescia che ricopre l'87% di tutta quella lombarda.
Ad attestare l'ascesa dell'olio 100% italiano, secondo gli ultimi dati registrati da Unaprol, riferiti al confronto giugno 2011-giugno 2012, stanno sia l'aumento del 2% della produzione che del valore, dato che ascrive anche gli oli a denominazione di origine.
A difendere un comparto che è stimato due miliardi di euro per oltre 20 milioni di giornate lavorative all'anno di assunzione di manodopera stagionale, in nome della trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini, è stato concepito il disegno di legge 3211 Mongiello-Scarpa dell'ufficio di presidenza di Palazzo Madama con norme che osteggiano le contraffazioni nel settore dell'olio extravergine di oliva di alta qualità. Un iter che si concluderà alla riapertura dei lavori, quando il testo sarà portato alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati perché diventi al più presto legge dello Stato”.
Tale disegno per il quale è stato riveduto anche il panel test, si esprimerà tramite l'etichetta che dovrà avere dimensioni maggiori, quindi essere più facilmente leggibile, e contenere tutti gli elementi che ne indichino provenienza, composizione e i dati che lo rendano identificabile anche e soprattutto sugli scaffali di negozi e supermercati, proteggendolo da tutti quegli episodi di agro-pirateria e dalla globalizzazione del mercato di cui da sempre è stato vittima.
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