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Estate nera per il beverage Crollano i consumi nel fuori casa

Quella del 2012 verrà ricordata non solo come una delle più calde degli ultimi 100 anni,ma anche come un’estate nera dal punto di vista dei consumi di bevande fuori casa. Il quadrimestre maggio-agosto, considerato come uno dei più importanti, si è chiuso, con una flessione negativa del -0,76%

 
02 ottobre 2012 | 14:56

Estate nera per il beverage Crollano i consumi nel fuori casa

Quella del 2012 verrà ricordata non solo come una delle più calde degli ultimi 100 anni,ma anche come un’estate nera dal punto di vista dei consumi di bevande fuori casa. Il quadrimestre maggio-agosto, considerato come uno dei più importanti, si è chiuso, con una flessione negativa del -0,76%

02 ottobre 2012 | 14:56
 

Il caldo torrido non aiuta a rialzare i consumi di bevande fuori casa, già in crisi da qualche tempo, e questo preoccupa. Preoccupa perché se le persone non bevono neanche quando fuori ci sono 40° all'ombra significa che la crisi persiste, eccome.
Basti pensare che il quadrimestre maggio-agosto, che dai pubblici esercizi viene considerato come il periodo più importante dell'anno, si è chiuso, infatti, con una flessione negativa del -0,76% a volume rispetto al periodo corrispondente all'anno precedente e che coinvolge trasversalmente tutte le merceologie, le aree geografiche e i canali di consumo.
 
E anche se la percentuale potrebbe sembrare bassa, dobbiamo considerare, appunto, che la stagione climatica è stata una delle più calde degli ultimi anni e che quindi le condizioni climatiche favorevoli non sono state sufficienti a mitigare gli effetti di una crisi nei consumi beverage degli ultimi 12 mesi.
 
è questo il preoccupante quadro che emerge dalla periodica indagine realizzata da Cda (Consorzio distributori alimentari) - il più importante gruppo indipendente italiano di distributori di bevande, che da solo rappresenta oltre l'12,5% del mercato italiano della distribuzione di liquidi alimentari. Cda, attraverso il proprio Data Wharehouse consortile (strumento di gestione della raccolta e normalizzazione dei dati provenienti dalle aziende associate) è in grado di tracciare periodicamente un quadro preciso e dettagliato dei consumi fuori casa, rilevati su un campione di oltre 20mila pubblici esercizi.
 
Valutando il dato per singola categoria merceologica si evidenzia come acque minerali e bibite gassate, che normalmente nel periodo estivo registrano delle impennate più che positive, abbiano rispettivamente registrato un -1,13% e un -2,36% a volumi. Positivo invece l'andamento delle bibite piatte +6,92%, rappresentate per la quasi totalità dai the freddi e bibite a base frutta, e positivi anche gli andamenti di birre (+2,73%) vini speciali (+2,05%) e aperitivi alcolici (+3,87%), che continuano a riconfermarsi i trend del momento.

«Per il settore beverage - commenta Lucio Roncoroni, direttore di Cda - archiviato ormai il periodo estivo, diviene più difficile pensare che l'ultimo periodo dell'anno possa modificare un andamento decisamente negativo. Il 2012 verrà ricordato più per una situazione di crisi palese che per l'estate torrida che abbiamo vissuto. Il settore deve ripensarsi e riflettere su quali azioni intraprendere per affrontare una situazione che ad oggi non ci consente di contare su elementi che possano oggettivamente farci pensare che il prossimo anno sia decisamente diverso. In questo percorso riteniamo che lo stesso non possa prescindere da un rapporto di collaborazione diverso all'interno della filiera».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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