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Pastiera e panettone? Non solo nelle feste...

A destagionalizzare il panettone ci ha pensato Anna Chiavazzo, de Il Giardino di Ginevra a Casapulla (Ce). La Pastiera Giardini Arimei, nuova, intrigante versione del celebre dolce napoletano è frutto del maestro pasticcere Ugo Mignone e Francesco Iacono, il wine maker dell’Arcipelago Muratori

 
19 ottobre 2012 | 17:45

Pastiera e panettone? Non solo nelle feste...

A destagionalizzare il panettone ci ha pensato Anna Chiavazzo, de Il Giardino di Ginevra a Casapulla (Ce). La Pastiera Giardini Arimei, nuova, intrigante versione del celebre dolce napoletano è frutto del maestro pasticcere Ugo Mignone e Francesco Iacono, il wine maker dell’Arcipelago Muratori

19 ottobre 2012 | 17:45
 

Specchiato e palese il tentativo di destagionalizzare i consumi, e talvolta anche la produzione, di alcuni prodotti dell'agroalimentare. Encomiabile ed apripista al riguardo il mondo degli spumanti. Da occasione per definizione, matrimoni et similia, e per i botti di fine anno, oggi è normale che lo spumante, variegate le circostanze, lo si beva pressoché tutti i giorni. Cosa analoga sta accadendo con i cosiddetti dolci delle feste.

Siamo in Campania ed allora parliamo della pastiera, tipico dolce pasquale, e del panettone. A destagionalizzare il panettone, ad esso dando un efficace tocco di spiccata territorialità, è la maestra pasticciera Anna Chiavazzo, de Il Giardino di Ginevra, in quel di Casapulla (Ce). Sua l'intuizione dell'utilizzo della panna ottenuta da latte di bufala, dell'eponimo consorzio la sagace decisione di appoggiare fortemente questa iniziativa. La maestra pasticciera Anna Chiavazzo, in guizzo ulteriore di creatività, ne elabora altra versione con gustosa presenza dell'arancia. La versione 'nativa” adopera panna con massa grassa al 40% e la versione con arancia, massa grassa al 35%.

Ne conseguono i due nomi: PandiBufala 40 e PandiBufala 35. Il 40 ha splendore di sofficità tale da renderlo duttile per quei tocchi finali, non necessariamente dolci, bensì anche sapientemente salati, che lo 'finiscono” e lo rendono attrattivo dalle prime colazioni alle chiusure dei pasti. Questi panettoni sono degustabili a Milano Golosa.

La Pastiera Giardini Arimei, nuova, intrigante versione del celebre dolce napoletano è frutto della collaborazione tra la Pasticceria Mignone di Napoli e la Tenuta Giardini Arimei di Ischia, atollo coccolato dell'Arcipelago Muratori.

La Pastiera Giardini Arimei ben prima che in impasti e forni, nasce dal fertile incontro quasi casuale tra il maestro pasticcere Ugo Mignone e Francesco Iacono, il wine maker dell'Arcipelago Muratori. Giardini Arimei è pregevole passito secco che inserito al fianco degli aromi tradizionali della pastiera, essi non travalica. Bensì al loro fianco si colloca, quasi a voler essere corista ma poi, bocconcino dopo bocconcino, viene a rivelarsi per quella sua capacità, così volendoci esprimere, di dare 'prospettiva” alla pastiera, di essa divenendo 'marcatore”. Ne allunga il finale, ne produce dagherrotipo per ricordo duraturo, insomma appone piccola, non leziosa, garbata firma.

Un bolognese amante di Napoli, il compianto Lucio Dalla, nell'anno che verrà profetizzava che 'sarà tre volte Natale”. Il grande Totò, di Napoli il principe, soleva lanciare salace battuta verso donne prosperose augurando loro 'Buona Pasqua” (Pasqua sinonimo di prosperosa abbondanza) indipendentemente dalle suggestioni di calendario.

Ecco, i maestri pasticcieri Anna Chiavazzo ed Ugo Mignone, con le loro talentuose versioni di dolci così tanto emblematici delle suddette festività, ci fanno anche ciò ritornare in memoria.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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