'Sugo-vino e cucina” a Roma è il posto giusto se si ha nostalgia del ragù della nonna, se si desidera tornare alla cucina di casa senza esotismi o se si vuole scoprire come la qualità del cibo acquisti un senso ulteriore, oltre che gratificare il palato. Il cuoco, Emiliano Mascioli, definisce la sua cucina 'culturale”, cioè di conoscenza, perché dietro a qualsiasi prodotto dell'agroalimentare c'è una storia di uomini che va conosciuta e rispettata. Tradizione, quindi, ma anche cultura della tradizione e attualità. Lui, ex filosofo, e la maitre Chiara Velardita, legatissimi nelle idee e nella vita, hanno fatto di questo localino vintage con una quarantina di posti, più simile a una stazione ferroviaria o a una casa anni 50, un luogo dove non sempre chi ha pagato il conto ha voglia di andarsene.
Si mangiano prodotti certificati o scelti al vicino mercato e non attraverso i fornitori. Di ogni cosa si può conoscere origine e storia, e una burrata di Andria conserverà tutta la sua fragranza di latte, non sifonata né destrutturata. Qualche tocco e ritocco è presente in alcuni piatti, così come reminiscenze letterarie, come il Baccalà al pil pil di Coelho e Montalbàn. Il menu sta tutto in una pagina, ma la scelta è egualmente impegnativa, a cominciare dagli antipasti.
Da consigliare il Flan di Parmigiano con fiore di zucca e balsamico, il Tagliere di salumi Dop della Val di Giovenco o la Tartara di salmone e orata con chips di mais. I primi sono un vero viaggio nelle regioni, come quello dell'Artusi, ma con attenzione alla cucina romana. Da provare i Rigatoni con guanciale aprutino, pachino e pecorino, gli Scialatielli Pesto di 'nduja e calamaretti, i Tonnarelli cacio, pepe,menta e porro croccante, le Linguine al pesto di pistacchi di Bronte e bottarga. Stesso viaggio tra i secondi: dal Cous cous di pesce alla Sanvitese dalla Pollastra bio alla diavola fino alla Piovra alla plancha con cicoria e olive di Gaeta.
Da non perdere i dolci: Tozzetti e ciambelline con calice di Malvasia delle Lipari, Semifreddo alla yogurt greco con frutti rossi e Duo di Crème brulèe, con vaniglia e thè verde. Ben esposti su una lavagnetta ci sono i piatti del giorno, che a pranzo si possono gustare a 12-15 euro, mentre i vini vanno dai 4 al 9 euro al calice. Tutte le 40 etichette sono di piccoli produttori, scelti col sacrosanto principio della qualità a giusto prezzo. Presenti in lista anche 4 marche italiane di bollicine. Per una cena completa,ben fatta e ben servita, non si va oltre i 35 euro.
Sugo, vino e cucina
Viale Angelico 64 - 00195 Roma
Tel 06 3722003