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Consorzio vino Valcalepio Erga omnes dal Ministero

Il Ministero ha sancito ufficialmente che il valore del lavoro di tutela e promozione del Consorzio vino Valcalepio è a favore di tutti i produttori e imbottigliatori della denominazione, soci e non soci del consorzio

di Roberto Vitali
 
24 dicembre 2012 | 15:11

Consorzio vino Valcalepio Erga omnes dal Ministero

Il Ministero ha sancito ufficialmente che il valore del lavoro di tutela e promozione del Consorzio vino Valcalepio è a favore di tutti i produttori e imbottigliatori della denominazione, soci e non soci del consorzio

di Roberto Vitali
24 dicembre 2012 | 15:11
 

La legge italiana per le Denominazioni di origine prevede l’istituzione di Consorzi volontari per ogni denominazione e nel caso in cui abbiano uno statuto approvato dal Ministero e una rappresentatività nella compagine sociale del consorzio di almeno il 66% della produzione certificata, possono avere un riconoscimento ministeriale che li incarica della tutela, vigilanza e promozione della Doc su tutta la produzione. Con il riconoscimento “Erga omnes”, il Ministero sancisce che il lavoro del consorzio è a favore di tutti i produttori ed imbottigliatori della denominazione, soci e non soci del consorzio.

Il ministero della Politiche agricole ha sancito ufficialmente (Gazzetta Ufficiale del 6 dicembre 2012) che il valore del lavoro di tutela e promozione del Consorzio vino Valcalepio (che riunisce i produttori della fascia collinare in provincia di Bergamo) è a favore di tutti i produttori ed imbottigliatori della denominazione, soci e non soci del consorzio. “Erga omnes” (verso tutti) è l’espressione latina usata dal Ministero per affidare al consorzio volontario di una denominazione vinicola l’incarico di tutela, della vigilanza e della promozione della Doc su tutta la produzione. Di conseguenza, i produttori che usano la denominazione dovranno, anche se non soci, sostenere con il loro contributo il lavoro di promozione, valorizzazione, vigilanza e tutela affidato al consorzio.

Nel caso del Valcalepio, viene riconosciuto non solo che il consorzio riunisce sotto il marchio del Colleoni oltre l’84% della produzione certificata di Valcalepio Doc ma anche ha ottenuto grandi risultati nella tutela e promozione in oltre 35 anni di attività. Le bottiglie di Valcalepio Doc prodotte e certificate da Valoritalia sono state circa 1 milione 400 mila nel 2011, di cui l’84% prodotte da aziende aderenti al consorzio. I fuori consorzio sono una decina di aziende che nello stesso periodo avevano certificato circa 220 mila bottiglie Doc.  

«Il riconoscimento dell’erga omnes - afferma il presidente del Consorzio tutela Valcalepio, Enrico Rota - ci riempie di orgoglio ed è stimolo a fare sempre di più per la tutela e promozione del vino di Bergamo, identificato da sempre nella denominazione Valcalepio. Abbiamo dato vita ad un vero e proprio marchio di garanzia tramite il bollino consortile, che identifica il vino Doc dei soci, della cui qualità il consorzio si fa garante tramite il controllo e approvazione di una apposita commissione interna. Il consorzio ha anche elaborato una bottiglia ad hoc che identifica i Valcalepio dei soci: rinnovata nel 2012, riporta impresso sul vetro sia l’emblema del Colleoni sia la parola Valcalepio».

«Il consorzio - continua Rota - diventa, a norma di legge, custode e gestore della nostra denominazione storica e per questo chiamerà a contribuire alle spese di tutela, vigilanza e promozione tutte le aziende che la utilizzano, siano esse socie o no. La ripartizione dei costi avverrà in modo trasparente e democratico, distribuendo l’onere con pagamenti proporzionali alla produzione di uve, di vino e di bottiglie, secondo quanto previsto nel decreto legislativo. La denominazione e il marchio diventano, di fatto, patrimonio collettivo ed il consorzio li mette a disposizione di tutti».

In forza della legge, chi non pagherà sarà soggetto a una sanzione pecuniaria e potrà vedersi inibire l’uso della denominazione. Chi, non ancora socio, vorrà entrare nel consorzio pagherà una quota di associazione una tantum.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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