Occorre rilanciare la ricerca e l’innovazione in agricoltura per dare impulso a tutte le filiere, in primis quella agroalimentare. Con questo obiettivo si è svolto a Roma il convegno dal titolo “Agricoltura domani, riflessioni sulla ricerca e l’innovazione”, organizzato dal Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali), dalla Fidaf (Federazione italiana dottori in agraria e forestali), da Confagricoltura e dall’Unasa (Unione nazionale delle accademie italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale), che hanno presentato un documento di base per la ricerca in agricoltura.
Durante il convegno si è svolta anche una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del mondo della ricerca, dell’università e dei rappresentanti delle Regioni, con le conclusioni a cura dei ministri Mario Catania (Mipaaf) e Francesco Profumo (Miur).
L’iniziativa ha posto l’attenzione su alcuni aspetti critici che stanno limitando le potenzialità della ricerca e la diffusione di innovazioni nel settore delle produzioni vegetali e animali. Tra gli altri: la frammentazione e lo scarso coordinamento dei soggetti coinvolti nella ricerca agricola; la scarsa propensione a orientare l’attività di ricerca sugli aspetti legati alla produzione ed alla produttività; il limitato collegamento tra attività di ricerca e mondo delle imprese; la minor disponibilità di risorse pubbliche e la mancanza di una valida razionalizzazione tra fonti comunitarie, nazionali e regionali.
«L’idea del convegno - hanno spiegato gli organizzatori - nasce proprio dalla convinzione che vadano affrontati (o almeno che si inizino ad affrontare) questi nodi prima che sia troppo tardi e che diventi ancora più palpabile quel declino del settore che già è evidente dalle performance produttive ed economiche».