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Dolce eccellenza piemontese crescono i fatturati di Ferrero

Lavorare, creare, donare, passione per ricerca ed innovazione, integrità e sobrietà, rispetto e solidarietà, lealtà e fiducia; questi i principi cardine sui quali si è costruita una grande storia italiana

 
23 gennaio 2013 | 12:51

Dolce eccellenza piemontese crescono i fatturati di Ferrero

Lavorare, creare, donare, passione per ricerca ed innovazione, integrità e sobrietà, rispetto e solidarietà, lealtà e fiducia; questi i principi cardine sui quali si è costruita una grande storia italiana

23 gennaio 2013 | 12:51
 

La storia dell'azienda ha inizio nel 1942 ad Alba (Cn), sorse poi la prima fabbrica che comprendeva lo stabilimento vero e proprio e gli uffici della direzione. La produzione all’epoca era assai limitata (3.000 quintali nel 1947) ma nel corso degli anni, anche grazie alla progressiva ricostruzione e all’ampliamento dei fabbricati, aumentò progressivamente e oggi registra valori medi giornalieri di 1.000 tonnellate di prodotto finito.

L'esercizio 2012 ha chiuso con un fatturato di 2.550 milioni, in crescita dell' 1,9% rispetto al periodo precedente, il bilancio al 31 agosto 2012 di Ferrero Spa approvato oggi dall'Assemblea dei soci. L'utile netto, però, è in lieve calo a 95,9 milioni rispetto ai 110,7 al 31 agosto 2011 anche a causa dell'aumento del costo di talune materie prime.

Nonostante la crisi, la performance dei marchi Estathé, Nutella e Kinder Bueno ha garantito la tenuta dei volumi sul mercato domestico. L'azienda, 6.623 dipendenti, ha inoltre esportato prodotti italiani in più di 70 Paesi nel mondo, realizzando nell'esercizio ricavi per 749 milioni di euro.

Il polo industriale albese, il più grande complesso dolciario in Europa e la realtà industriale più grande della zona, è diviso in sei unità produttive (chiamate isole), assimilabili ciascuna ad uno stabilimento, che producono una serie di prodotti tradizionali. Tra queste vi è un’isola dedicata alla produzione di piccole quantità di nuovi prodotti e una riservata alla lavorazione delle materie prime.

In miglioramento, inoltre, la posizione finanziaria netta, di circa 48 milioni di euro, l'azienda dolciaria ha proseguito la politica di innovazione e di sviluppo industriale, continuando a privilegiare l'Italia per la localizzazione dei nuovi investimenti produttivi, pari al 4,1% del fatturato, ovvero 105,2 milioni di euro. Negli ultimi 5 esercizi gli investimenti cumulati sono così saliti a 627 milioni di euro. Rinnovato, infine, il consiglio d'amministrazione, presieduto dall'ambasciatore Francesco Paolo Fulci e composto tra gli altri anche dall'amministratore delegato Gino Lugli

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