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Il Soave si gusta... in 3D Nuovi livelli di “lettura” del vino

Una pluralità di linguaggi per una pluralità di messaggi volti a conquistare anche i meno esperti di vino. Le direttrici lungo le quali si muoverà il nuovo progetto del Consorzio del Soave sono: origine, stile, valore

 
24 marzo 2013 | 12:31

Il Soave si gusta... in 3D Nuovi livelli di “lettura” del vino

Una pluralità di linguaggi per una pluralità di messaggi volti a conquistare anche i meno esperti di vino. Le direttrici lungo le quali si muoverà il nuovo progetto del Consorzio del Soave sono: origine, stile, valore

24 marzo 2013 | 12:31
 



Soave 3D, ecco la chiave di lettura del Vinitaly alle porte, dal 7 al 10 aprile a Verona. Si tratta di un’ispirazione che dal tridimensionale in senso stretto mutua solo il nome. Niente effetti speciali ma tanti punti di osservazione e molte possibili interpretazioni. Ecco quindi la “tridimensionalità tutta Soave” che quest’anno il Consorzio di tutela intende proporre a quanti faranno visita allo stand (Pad. 5 - G 4-7) nel quartiere fieristico di Verona.

Una pluralità di linguaggi per una pluralità di messaggi finalizzati a conquistare anche i meno esperti nel campo del vino. Soave in 3D è poi il titolo dell’evento che verrà presentato in anteprima proprio in occasione della quattro giorni veronese. Si tratta di un evento che nasce dalla volontà di trovare nuove forme di “lettura del vino”. Oggi pare che il “nuovo” in ambito enologico faccia più presa rispetto al “tipico”. In tale senso ecco quindi un format mai pensato prima per rinnovare i classici canoni dell’analisi del vino. Tre “nuove dimensioni” d’analisi per descrizioni organolettiche senza precedenti.

Le direttrici lungo le quali si muoverà questo nuovo progetto sono date da tre criteri molto legati ai vini di territorio: origine, stile, valore. Il fine è quello di condensare in un giudizio numerico la capacità di un vino di esaltare la propria territorialità, manifestando equilibrio tra tipicità, qualità ed interpretazione produttiva.

Con l’origine quindi si misurerà l’aderenza di un vino al proprio territorio. Qui vanno riconosciute sia le influenze del suolo che del vitigno.

Lo stile rappresenterà invece la capacità del produttore di interpretare al meglio, dal punto di vista tecnico, qualità e limiti della stagione. Indica il metodo produttivo e la sua efficacia nell’esaltare le caratteristiche del vino.

Il valore rappresenta in sintesi la valutazione d’insieme di un dato vino, ed è la misura della sua qualità complessiva, con riferimento anche al prezzo che un potenziale consumatore è disposto a spendere per acquistarlo.

Tre dimensioni che spazieranno però anche lungo i sapori del mondo: dalle tipicità della tavola russa, ai sapori agrodolci dei piatti della tradizione cinese, per poi tornare al gusto tutto italiano della cucina di alta montagna. Un viaggio spazio-temporale tra cibi, piatti e culture tra loro molto lontane, dove l’esaltazione del gusto sarà assicurata dalle numerose sfumature del vino Soave.

Il Consorzio del Soave sarà presente a Vinitaly 2013: Padiglione 5 - Stand G 4-7.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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