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Al Congresso nazionale del Conaf in primo piano il ruolo degli agronomi

Presenza di una delegazione lombarda di dottori agronomi e dottori forestali al Congresso nazionale del Conaf a Riva del Garda. L’assessore Gianni Fava: «Ruolo fondamentale della categoria nel settore agricolo»

 
17 maggio 2013 | 17:16

Al Congresso nazionale del Conaf in primo piano il ruolo degli agronomi

Presenza di una delegazione lombarda di dottori agronomi e dottori forestali al Congresso nazionale del Conaf a Riva del Garda. L’assessore Gianni Fava: «Ruolo fondamentale della categoria nel settore agricolo»

17 maggio 2013 | 17:16
 

Una nutrita delegazione lombarda ha preso parte al 15° Congresso nazionale del Conaf, il Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, che si sta svolgendo in questi giorni presso il Palazzo dei Congressi di Riva del Garda (Tn). Diversi gli argomenti oggetto di dibattito: dal tema della responsabilità professionale, declinata nelle sue varie forme, al ruolo della società tra professionisti come nuovo modello organizzativo.

Tra le personalità di spicco che sono intervenute c’è anche l’assessore lombardo all’Agricoltura, Gianni Fava, che ha parlato di una apertura di credito nei confronti della categoria dei dottori agronomi e dottori forestali, dal momento che il loro ruolo è fondamentale per il settore agricolo. Particolare apprezzamento per l’intervento dell’assessore è stato espresso da Giorgio Buizza (nella foto a destra), presidente della Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali lombardi, il quale ha definito questa apertura di credito come un richiamo forte ai professionisti a fare la propria parte per migliorare lo scenario agricolo lombardo.

Giorgio Buizza«Da parte nostra - ha osservato Buizza - ci siamo preparati per fornire un contributo concreto e propositivo alle tesi che verranno discusse durante la tre giorni di lavori. Tra i temi sui quali abbiamo incentrato la nostra attività nei mesi scorsi rientra indubbiamente quello della formazione continua, intesa come strumento atto a supportare le attività di consulenza e assistenza tecnica in vista di un costante miglioramento della qualità delle prestazioni che la nostra categoria fornisce a imprese ed enti pubblici. A prescindere dagli obblighi formali che si vanno codificando, nell’ambito professionale, chi non si aggiorna finisce su un binario morto».

Di particolare interesse la sessione dedicata alla deontologia e alla centralità che riveste la presenza di un codice di comportamento cui gli iscritti devono attenersi scrupolosamente nell’esercizio della professione. «Sotto questo profilo - ha sottolineato Buizza - la delegazione lombarda illustrerà le risultanze della recente assemblea regionale, durante la quale ha trovato spazio un’approfondita analisi del ruolo dei nostri professionisti in un settore primario che sta cambiando molto più rapidamente che in passato. Un tema che s’inquadra peraltro nello scenario di un più generale processo di trasformazione nel mondo delle professioni, che è già stato avviato e che ora occorre governare adeguatamente attraverso un impegno condiviso dalle istituzioni, dalle strutture ordinistiche e dai singoli iscritti».

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