Mentre a Milano si placano le polemiche sulla somministrazione di gelati nelle ore notturne, a Torino i golosi hanno avuto un intero weekend a disposizione per degustare le invenzioni dei maestri gelatieri in quello che è il tour più fresco dell' estate.
Nato 3 anni fa a Firenze il Gelato festival attirò più di 300 mila visitatori e quest'anno i maestri che si esibiscono nelle 4 città sono impegnati a superare le oltre 30 scelte fra differenti gusti, come la novità del 2013, il frozen yogurt, fatto con yogurt fresco, o il gelato del Papa, che il torinese Giorgio Zanatta ha proposto dedicandolo a Papa Francesco.
Il tour che è approdato nella capitale subalpina dopo le tappe di Firenze e Milano, dal 21 al 23 giugno sarà a Roma. Ognuna delle città toccate quest'anno dal Gelato Festival ha dato un impulso importante alla storia e alla cultura del gelato nel nostro Paese.
Firenze ne è la culla. Era il 1559 quando Bernardo Buontalenti, alla corte dei Medici, inventò una crema fredda fatta con latte, miele, tuorlo d'uovo e vino, aromatizzata agli agrumi. A Torino fu Giovanni Vialardi, pasticcere di casa Savoia, a introdurre la distinzione fra gelato e sorbetto intorno al 1853. A Milano si attribuisce l'inizio della fase moderna del gelato, mentre a Roma, già 2000 anni fa, sembra che si mangiasse un alimento che assomigliava al sorbetto.
Novità di quest'anno la Gelato Card che, oltre a consentire diverse degustazioni, permette di votare il miglior gusto proposto al festival.