Roma si conquista il primo posto nella classifica delle province più golosite di gelato artigianale, mentre il Lazio, è al secondo posto, tra le regioni. Tra Roma e Milano si disputa un duello serrato all'ultimo cono. Mentre dopo i lombardi, sono i cittadini della regione (pari merito con i veneti) i maggiori consumatori italiani.
La classifica è stata stilata da Cna Roma, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, in occasione di Gelato festival di Roma, la manifestazione che si svolgerà all'auditorium Parco della Musica dal 21 al 23 giugno prossimo.
Nel Lazio si spendono ogni anno in gelati 184 milioni di euro, pari al 9,1% del totale nazionale. Seguono a breve distanza il Piemonte (183 milioni la spesa annua in gelati, pari al 9% del totale), l'Emilia Romagna (179 milioni, pari all'8,8% della spesa nazionale) e la Campania con 141 milioni pari al 7% della spesa totale in gelati.
Quanto al numero di imprese, nella classifica delle regioni, il Lazio è al secondo posto, dopo la Lombardia, con 3.768 imprese di produzione artigianale, pari al 10% del totale nazionale, seguita dalla Campania (3.448 imprese pari al 9,1%).
A Roma va il primato provinciale di spesa annua, che sfiora quota 135 milioni, circa 100 euro a famiglia, mentre il capoluogo lombardo segue a breve distanza con 133,9 milioni di euro. Seguono Torino (95,7 milioni) e Napoli (72,4 milioni).
Oltre 600 i gusti di gelato che nascono dalla fantasia dei maestri artigiani. Ma i preferiti restano i grandi classici: cioccolato (27%), nocciola (20%), limone (13%), fragola (12%), crema (10%), stracciatella (9%) e pistacchio (8%), secondo un sondaggio condotto da Eurisko.
«Varietà e creatività sono gli ingredienti del successo di questo intramontabile classico della cultura gastronomica italiana», spiega Roberto Pieri, presidente di Cna alimentare.