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Il "gelato alla Garibalda" fatto col pane Un omaggio alle risorse del territorio

La gelateria Oasi di Badalasco (Bg) propone il gelato alla Garibalda, con il pane ufficiale di Bergamo tra gli ingredienti. Da provare anche in abbinamento a gustosi aperitivi con stuzzichini salati o dolci

di Roberto Vitali
 
22 luglio 2013 | 11:53

Il "gelato alla Garibalda" fatto col pane Un omaggio alle risorse del territorio

La gelateria Oasi di Badalasco (Bg) propone il gelato alla Garibalda, con il pane ufficiale di Bergamo tra gli ingredienti. Da provare anche in abbinamento a gustosi aperitivi con stuzzichini salati o dolci

di Roberto Vitali
22 luglio 2013 | 11:53
 

Candida Pellizzoli e Colombano MarianiNemmeno il presidente provinciale di Bergamo e regionale della Lombardia dell’associazione Panificatori, Roberto Capello, ancora sapeva, ma lo ha appreso con soddisfazione, che una nota e brava pasticciera bergamasca da poche settimane ha inventato e lanciato il “gelato alla Garibalda”, pane ufficiale di Bergamo, la cui ricetta è stata registrata ufficialmente dalla camera di commercio dopo lo svolgimento di un concorso di idee tra panificatori.

«L’idea di realizzare un gelato al pane, in questo caso la “Garibalda”, è nata principalmente per evidenziare le materie prime del nostro territorio e secondariamente anche per accompagnare gustosi ed appetitosi aperitivi che proponiamo ogni giorno nel nostro locale», così afferma Candida Pelizzoli (nella foto), titolare con il marito Colombano Mariani (nella foto) della gelateria Oasi, a Badalasco, frazione di Fara Gera d’Adda ma più vicina a Treviglio.

Il locale esiste, e con successo, sin dal 1987 e presenta in ogni stagione la sua veste migliore: grande e accogliente, con due verande coperte, ben riscaldate in inverno e ariose in estate. È la più grande gelateria della zona. Oltre alla sempre rinnovata vetrina dei gelati, cavallo di battaglia del locale, c’è la possibilità di gustare composizioni inedite di frutta fresca e semifreddi dall’aspetto artistico e invitante. Da qualche tempo sul sito del locale (www.gelateria-oasi.it) compare un nuovo invito esplicito: “In esclusiva un nuovo gusto tutto particolare! Vieni ad assaggiare il gelato al pane”.

«La Garibalda - afferma Candida - ci viene fornita dal nostro panificatore di fiducia, il panificio Testa di Treviglio. Oltre al pane, gli altri ingredienti principali sono il latte fresco privo di lattosio, latte magro in polvere, saccarosio, destrosio, panna fresca, olio extravergine di oliva. Tutti gli ingredienti vengono pastorizzati a 85 gradi, quindi si inserisce nel pastorizzatore la pagnotta di Garibalda. Il tutto viene frullato, per poi procedere alla mantecatura e gelatura. È da provare ed infatti sta riscuotendo subito un buon successo».

«Non solo come gelato in sé e per sé - precisa Candida - ma anche in abbinamento a stuzzichini salati o dolci». Ecco quindi il gelato alla Garibalda appoggiato su una fetta di pane Garibalda con l’aggiunta di un filo d’olio d’oliva, oppure il gelato alla Garibalda servito con prosciutto crudo, cotto e anche salame. Altre proposte sono il gelato al pane con il cioccolato, fondente o al latte (il cioccolato è una produzione esclusiva di Colombano Mariani, maitre chocolatier).

Qui a Badalasco dal 1987 vive e lavora una maestra della gelateria italiana, Candida Pelizzoli appunto, l’autrice del gelato alla Garibalda, ultima creazione in ordine di tempo, della sua abilità professionale. Candida Pelizzoli è presidente dal 2007 dell’Associazione italiana maestri della gelateria. È uno dei fondatori, oltre che docente ancor oggi, della Scuola italiana di gelateria a Perugia, nell’ambito della università dei Sapori. Si tratta di una scuola professionale esclusiva nel settore della gelateria artigianale italiana, con rilascio di qualifica professionale riconosciuta.

Sono sempre firmati da Candida il gelato al vino (2001), il gelato alle erbe e piante benefiche (2004), gelato dell'amore (2005), gelato ai liquori (2006). Tutte creazioni emerse in occasione del Sigep, la fiera del comparto della gelateria italiana che si tiene tutti gli anni a Rimini. Il Sigep 2010, sul tema “Il Laboratorio delle idee è musica”, ha visto Candida ancora una volta protagonista attiva, capace di inventare straordinari abbinamenti tra gelato e musica.

Il gelato al pane Garibalda è solo l’ultima della tante tipologie in cui i gelatieri bergamaschi si stanno sbizzarrendo per interessare sempre più il pubblico dei consumatori a questo alimento sano e gustoso. L’estate scorsa venne lanciato con successo da una gelateria di Zogno il “gelato al Moscato di Scanzo” e già da anni piace il gelato al melone di Calvenzano, proposto tutto l’anno da una gelateria del piccolo paese agricolo della pianura bergamasca.

Il concorso tra artigiani gelatieri promosso dall’Ascom nel marzo scorso ha visto entrare nel gelato diversi prodotti tipici del territorio: polenta taragna, formaggella di Scalve, Taleggio, Branzi, Strachitunt, Gorgonzola con le pere. E poi ancora gelato al vino Valcalepio, al passito di Torre de’ Roveri e un “Cuore bergamasco 100% atalantino” (con zafferano, lampone e cioccolato).

In quella gara, vinse “La Gelateria” di Marco Mangili a San Pellegrino Terme con l’introduzione nel gelato del classico biscotto di San Pellegrino; secondo la pasticceria Bigio, sempre di San Pellegrino e sempre utilizzando il biscotto tipico locale; terzo posto alla gelateria Frigidarium di Bergamo con il gelato intitolato a Sant’Alessandro, nel quale è introdotto il dolce “polenta e osèi”. Se avranno fortuna lo dirà nel tempo solo il gusto dei golosi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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