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Badia a Coltibuono nel Chianti Agriturismo, b&b e wine resort

Badia a Coltibuono, antica abbazia vallombrosana dell’XI secolo, oggi trasformata in wine resort, ha conservato le caratteristiche originali, la struttura e l’atmosfera dei secoli che ne hanno caratterizzato la storia

 
05 agosto 2013 | 10:57

Badia a Coltibuono nel Chianti Agriturismo, b&b e wine resort

Badia a Coltibuono, antica abbazia vallombrosana dell’XI secolo, oggi trasformata in wine resort, ha conservato le caratteristiche originali, la struttura e l’atmosfera dei secoli che ne hanno caratterizzato la storia

05 agosto 2013 | 10:57
 

GAIOLE IN CHIANTI (SI) - Badia a Coltibuono ovvero “l’abbazia del buon raccolto”, fu fondata dai monaci vallombrosani circa mille anni orsono, quale luogo di culto e di meditazione. Nel 1051, i monaci dell’ordine di Vallombrosa iniziarono a costruire questo monastero del “Buon Raccolto” piantando contemporaneamente le prime vigne in quest’area. Nel XV secolo Coltibuono ebbe un ulteriore sviluppo sotto il patronato di Lorenzo de’ Medici. Nel 1810, sotto il dominio napoleonico, i monaci furono obbligati a lasciare Coltibuono. Negli anni successivi la proprietà fu venduta prima attraverso una lotteria e nel 1846 fu acquistata da Michele Giuntini, banchiere fiorentino e antenato degli attuali proprietari. Sotto la guida di Piero Stucchi Prinetti la fattoria fu trasformata in azienda affermandosi in Italia ed all’estero. Oggi i figli Roberto, Emanuela e Paolo proseguono nell’opera intrapresa dai loro antenati oltre un secolo fa.

Da circa un secolo e mezzo la famiglia Stucchi Prinetti lega il suo nome e la sua storia a Badia a Coltibuono. Era infatti il 1846 quando il banchiere fiorentino Michele Giuntini, antenato degli attuali proprietari, acquistò la bella struttura romanica ed i poderi circostanti. Da quell’anno Badia a Coltibuono tornò a rifiorire e, grazie alla loro completa dedizione, l’intera proprietà passò indenne il periodo della seconda guerra mondiale, rimanendo praticamente intatta.



Finita la guerra, fu il figlio di Maria Luisa Stucchi Giuntini, Piero Stucchi Prinetti, scomparso nel 2002, a prendere in mano la tenuta e, grazie alla sua intelligenza, alla sua energia ed alle sue capacità manageriali, a trasformarla in una moderna azienda. Fu lui che iniziò ad imbottigliare e vendere, sul mercato nazionale ed internazionale, le migliori annate di Chianti Classico della tenuta finora conservate nelle antiche cantine dell’abbazia come riserva della famiglia. E sempre Piero Stucchi Prinetti è stato il primo a comprendere le potenzialità di un altro prodotto tradizionale della zona, l’olio extra vergine di oliva. Nel corso degli anni i figli sono subentrati nella conduzione dell’azienda.

Emanuela Stucchi Prinetti ha iniziato una ventina di anni fa curando le pubbliche relazioni ed il marketing. Ha condotto corsi di cucina, assieme alla madre Lorenza de’ Medici, e scritto libri di ricette, tradotti in varie lingue. Nel luglio 2000 Emanuela è stata la prima donna ad essere eletta Presidente del Marchio Storico del Chianti Classico. Oggi, coadiuvata dai fratelli, dirige l’azienda. Paolo Stucchi Prinetti invece ha portato ad alti livelli il ristorante di Coltibuono che propone piatti tipici locali, con varianti ispirate alla migliore cucina italiana. Guido Stucchi Prinetti si occupa dell’ospitalità, del wine resort e dei corsi di degustazione.

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