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Il gruppo Celo approda a Monza Specialità bergamasche al Gran Premio

Celo snc di Mozzo (Bg) gestirà i due ristoranti all’interno dell’autodromo di Monza durante i giorni del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Si tratta del ristorante Anzani (350 coperti) e di un self-service da 160 posti

 
26 agosto 2013 | 11:46

Il gruppo Celo approda a Monza Specialità bergamasche al Gran Premio

Celo snc di Mozzo (Bg) gestirà i due ristoranti all’interno dell’autodromo di Monza durante i giorni del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Si tratta del ristorante Anzani (350 coperti) e di un self-service da 160 posti

26 agosto 2013 | 11:46
 

Uno sprint nella ristorazione che conta: è proprio il caso di dirlo per la Celo Snc di Mozzo, che da poche ore si è aggiudicata l’appalto per gestire i due ristoranti all’interno dell’autodromo di Monza durante i giorni caldi del Gran Premio d’Italia di Formula Uno. Un passaggio importante per la società bergamasca che si occupa di ristorazione, in uno dei templi della velocità mondiale, teatro di grandi manifestazioni motoristiche tutto l’anno, che culminano naturalmente nel Gran Premio d’Italia in programma già tra due settimane (le prove da giovedì 5 a sabato 7 settembre, la gara domenica 8).

Proprio per questo motivo, anche se è logica lo soddisfazione per essersi aggiudicati questa gara, il gruppo bergamasco è già al lavoro per cercare di allestire cucine e servizio a tempo di record, dovendo far fronte, nei giorni caldi della gara, complessivamente a circa 160mila presenze, con una media di decina di migliaia di pasti caldi ogni giorno da distribuire. Celo è una delle due società che fa capo alla famiglia Locatelli e che detiene anche la gestione del parco Proposta Village a Ponte San Pietro.

L’altra società, Ristogest, è proprietaria dei ristoranti El Tiempo e Popi entrambi a Mozzo. In tutto una ventina di dipendenti fissi, con un fatturato che nel 2012 ha superato il milione e mezzo di euro. L’appalto per la ristorazione all’autodromo di Monza è stato nel recente passato al centro di numerose polemiche e di un’inchiesta giudiziaria che ha portato all’azzeramento delle precedente graduatoria, con la Sias (Società autodromo nazionale monza) che ha nuovamente rimesso in palio il bando, che ora si è aggiudicato la Celo.



Il gruppo di Mozzo gestirà quindi il famoso ristorante Anzani (350 coperti) in rettilineo, più un self-service da 160 posti e ancora due bar dislocati in punti strategici non lontani dalla pista. «Per la nostra società - spiega Luca Locatelli, 32 anni, amministratore di Celo - approdare a Monza è una grande soddisfazione. Per ora il bando si riferisce al periodo del Gran Premio, dal 2 settembre in avanti, ma noi contiamo di convincere Sias a proseguire la collaborazione, magari per altre occasioni importanti, come l’appuntamento mondiale del superbike. Per questo sappiamo che non ci sono margini di errore: dovremo dare il meglio di noi stessi, ma siamo pronti».

Subito sono iniziati i sopralluoghi della società nell’autodromo, perché al di là dell’offerta enogastronomica, sarà importante avere un quadro preciso sul fronte della logistica. «Quello è forse il primo problema - aggiunge il giovane patron - ma ci stiamo già lavorando da tempo. Siamo anche molto orgogliosi di offrire a una clientela che arriverà da tutto il mondo per il Gran Premio le nostre specialità bergamasche, a partire naturalmente dalla polenta e dagli immancabili casoncelli».

Per chi invece preferirà una ristorazione meno tradizionale, offriremo un concentrato di specialità tex-mex, con i piatti di carne a farla da padrone. Per questo la società ha mobilitato una brigata che complessivamente potrà schierare a Monza quasi 40 persone: 7 cuochi (compreso lo chef di El Tiempo Paolo Martinelli) più altri aiutanti di cucina, tra i 15 e 20 camerieri, e almeno 10 addetti per i due bar.

Per saggiare l’impatto con la marea di appassionati (in stragrande maggioranza tifosi della Ferrari), saranno anche importanti i giorni precedenti alle prove. «Già dalla prossima settimana - spiega Locatelli - il circuito di Monza comincerà ad animarsi diventando una piccola cittadella: arriveranno tecnici, meccanici, operatori delle tv, in tutto quasi 500 persone che costituiranno per noi un valido banco di prova per preparaci bene all’evento».

Le altre attività
Anche prima di arrivare a tagliare il traguardo di Monza, il gruppo che fa a capo alla famiglia Locatelli aveva già corso parecchio, nel senso che non sono mancate attività di ristorazione e ricreative nate su iniziativa delle due società di Mozzo, la Celo e la Ristogest. Il minimo comune denominatore di entrambe è sempre stato quello di portare avanti proposte che piacciono al pubblico giovanile, con locali e proposte che potessero diventare di tendenza, sempre con un occhio alla qualità.

Tra le prime iniziative legate alla ristorazione si ricorda il ristorante Maccheroni di Almenno San Bartolomeo, quindi l’offerta variegata di El Tiempo a Mozzo con menù che sfociano in tre tipologie differenti: la cucina italiana, quella tex-mex e la pizzeria. Sempre a Mozzo, dallo scorso febbraio è nato PoPi, un locale che propone un originale binomio nord-sud “polenta-pizza”. A Ponte San Pietro invece la Celo gestisce da quest’estate per conto del comune “Proposta village”, una sorta di villaggio turistico ricco di proposte che vanno dagli aperitivi ai giochi, alla ginnastica e tanta musica al tramonto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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