È stata una giornata all’insegna della cultura brassicola e della zytho-gastronomia italo-belga quella che si è svolta, la scorsa domenica 15 settembre, nella bellissima Gubbio (Pg). Dopo i Fori Imperiali di Roma, il castello di Malpaga a Cavernago (Bg) e il castello di Matilde di Canossa a Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia, è stata la sala trecentesca di Palazzo Pretorio, sede del comune di Gubbio, ad accogliere il decimo convegno della confraternita dei “Sossons D’Orvaulx”, i cavalieri della birreria trappista di Orval, in Belgio.
La confraternita “Sossons D’Orvaulx” è nata nel 1977 per promuovere i prodotti alimentari, in particolare formaggi, pane e birre, tipici della zona della “Gaume”, nel sud della Vallonia, dove sorge l’Abbazia d’Orval. I membri dell’associazione hanno soggiornato nella città dei Ceri per l’intero fine settimana durante il quale hanno visitato il centro storico con la sosta di rito alla fontana del Bargello per la “Patente da Matto”.
Il fine settimana all’insegna della cultura e della gastronomia birraria è culminato negli eventi di domenica 15 settembre: la mattina i delegati della confraternita hanno assistito al corteo storico dei balestrieri e allo spettacolo con gli sbandieratori di Gubbio nella meravigliosa piazza Grande di fronte al Palazzo dei Consoli. A seguire, nella sala trecentesca del palazzo, è stato aperto ufficialmente il convegno (che nel gergo delle confraternite viene chiamato Capitolo), durante il quale si è svolta anche la nomina di dodici nuovi cavalieri italiani, tra i quali due egubini.
L’evento è stato organizzato e condotto da Cesare Assolari, Belgian Beer Ambassador & Zytholoog in Italia, con Francesco Santinelli, presidente dell’associazione “Leukos Onlus” e il supporto del comune di Gubbio. Alla cerimonia era presente, per la prima volta, l’ambasciatore del Belgio a Roma Vincent Mertens de Wilmars oltre al commissario del comune di Gubbio Maria Luisa D’Alessandro e ad alcuni responsabili della Interbrau, società che distribuisce sul territorio nazionale la birra trappista Orval.
Dopo i saluti e ringraziamenti di rito delle autorità intervenute, il gran maestro cerimoniere della confraternita, Marcel Schutz, ha dichiarato aperto il Capitolo Italiano. L’ambasciatore Cesare Assolari ha preso la parola ricordando le origini della birra trappista di Orval e le sue proprietà medicamentose dovute al fatto che ancora oggi questa birra viene prodotta all’interno del monastero partendo da materie prime selezionate con rigore e professionalità.
Per questo la birra Orval è apprezzata in ogni parte d’Italia e riunisce ogni anno esperti del settore e semplici estimatori nel consueto appuntamento per la nomina dei nuovi cavalieri italiani, veri e propri testimonial di questa famosa birra. Un appuntamento che nel 2013 festeggia addirittura il decimo anniversario e che ha coinvolto, nel corso degli anni, borghi storici e città d’arte in tutta la nostra penisola: Reggiolo, Bagnatica, Noci, Treviso, Roma, Vigevano, Canossa, e Cavernago.
Per l’occasione quest’anno è stata omaggiata a tutti i presenti una bottiglia di birra Orval serigrafata prodotta in soli 350 esemplari. Assolari, a conclusione della riunione dell’associazione, non ha mancato di sottolineare il rapporto di stima e collaborazione che lo lega alla confraternita e che ha reso possibile negli anni questo bel rapporto con il nostro paese.
Infine ha concluso ricordando il motto della confraternita: “Fate sempre del bene intorno a voi, con il cuore e con l’amicizia”. La giornata si è conclusa con il pranzo sociale e con l’arrivederci al prossimo anno in Piemonte, nella zona delle Langhe e Roero.