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Paolo Leo, Candido, Taurino e Soloperto i vincitori del 1° “Barocco Wine Music”

Successo per la prima selezione Barocco Wine Music, nata per premiare i primi tre classificati per le 4 categorie in concorso: Chardonnay, Fiano, Negroamaro, Primitivo. Presidente di giuria il giornalista Roberto Gatti

 
14 ottobre 2013 | 11:41

Paolo Leo, Candido, Taurino e Soloperto i vincitori del 1° “Barocco Wine Music”

Successo per la prima selezione Barocco Wine Music, nata per premiare i primi tre classificati per le 4 categorie in concorso: Chardonnay, Fiano, Negroamaro, Primitivo. Presidente di giuria il giornalista Roberto Gatti

14 ottobre 2013 | 11:41
 

La prima edizione della selezione di eccellenze pugliesi “Barocco Wine Music” ha premiato con l’oro le aziende Paolo Leo, Candido, Cosimo Taurino e Soloperto nelle rispettive categorie: Chardonnay, Fiano, Negroamaro e Primitivo. La selezione, tenutasi nella sede del palazzo municipale di Galatina (Le), nella massima riservatezza, ha visto una giuria di esperti impegnata a valutare dei vini, con pareri spesso unanimi e soprattutto positivi, che hanno evidenziato la grande qualità dei prodotti del territorio.

Come riporta il sito Winetaste.it, la giuria era composta da 5 personalità di spicco nel mondo enologico: in qualità di presidente della giuria Roberto Gatti, giornalista, sommelier, giudice degustatore nei principali concorsi enologici mondiali; Goffredo Agostini, enologo del gruppo Matura; Fabrizio Miccoli, sommelier e relatore Ais, enologo; Valentina Ciccimarra, enologo; Filomena Saponari, degustatore e sommelier Ais, degustatore collaboratore per la Puglia guida “Slow Wine” di Slow Food, relatore Slow Food “Master of Food Vino”.

da sinistra: Goffredo Agostini, Valentina Ciccimarra, Roberto Gatti, Fabrizio Miccoli e Filomena Saponari
Nella foto, da sinistra: Goffredo Agostini, Valentina Ciccimarra, Roberto Gatti, Fabrizio Miccoli e Filomena Saponari.

Questi i vini vincitori:

Categoria Chardonnay
1°) Numen - Paolo Leo
2°) Shahar - Romaldo Greco
3°) Teresamanara - Cantele

Categoria Fiano
1°) Tenuta Marini - Candido
2° ex aequo) Magia - Feudi San Marzano; Cré - Vetrere
3° ex aequo) Alticelli - Cantele; Mariluna - Paolo Leo

Categoria Negroamaro
1°) Notarpanaro 2006 - Taurino Cosimo
2°) Selvarossa - Cantine Due Palme
3°) Sud - Feudi San Marzano

Categoria Primitivo
1°) Rvbinvm - Soloperto
2°) Juvenis - Coop. Pliniana
3°) Settarte - Cantine Miali

«Abbiamo riscontrato - ha commentato il presidente di giuria Roberto Gatti - un livello medio/alto dei vini presentati in forma assolutamente anonima, come avevo richiesto agli organizzatori del concorso (che ringrazio per avermi incaricato della presidenza di giuria). L’anonimizzazione dei campioni è stata effettutata da un Pubblico Ufficiale, in questo caso il Segretario Comunale di Galatina, al quale vanno i miei complimenti per l’ottimo lavoro svolto in linea con le indicazioni fornite, e che ha sigillato in una busta controfirmata sui lembi i nomi delle cantine con la corrispondenza dei codici di anonimizzazione. Questo per quanto riguarda l’aspetto tecnico/pratico dello svolgimento concorsuale, portato a termine con l’uso della scheda a punti in dotazione all’Unione internazionale degli enologi. Focalizzando invece lo stato di salute dei vini, devo dire che la sorpresa maggiore è stata rappresentata dalle tipologie a bacca bianca (Chardonnay, Fiano), in quanto eravamo a conoscenza che le tipologie a bacca rossa sono da diversi anni ai vertici dell’enologia nazionale (e non solo)».

TIPOLOGIE BIANCHE
Hanno riportato risultanze da 83/100 fino a 92/100. Con la tecnica del freddo in cantina, i bravi produttori pugliesi sono riusciti a conservare nella bottiglia tutti i profumi e gli aromi delle uve di partenza.

TIPOLOGIE ROSSE
Per quanto riguarda i Negroamaro, la giuria ha potuto notare come i millesimi con alcuni anni di bottiglia presentassero indici di gradimento più elevati, con tannini più “addomesticati” e dolci, maggiori complessità e piacevolezza di beva. Si può quindi affermare, sulla base di questa e di altre esperienze dirette, che il Negroamaro ha bisogno di tempo e quindi “bisogna saperlo aspettare”.

Diverso il discorso per il Primitivo, il quale fin dai primi anni di vita manifesta questa carica antocianica con colori porpora/violacei meravigliosi, ritrovandoci tanta frutta sottospirito ed appassita nel bicchiere, vere delizie per i sensi. Inutile sottolineare come in questa occasione (così come in altre) sia stato il vitigno che ha raggiunto i picchi più elevati di gradimento.

I Negroamaro hanno ottenuto punteggi da 81/100 a 91/100, mentre i Primitivi di Manduria e del Salento hanno totalizzato performance da 83/100 a 93/100. «Una bella esperienza sensoriale - ha concluso Gatti - portata a termine in maniera impeccabile con l’ausilio degli organizzatori dell’agenzia Mood di Galatina, dei sommelier Ais e dei 4 giurati che mi hanno aiutato in questa prima edizione, 3 dei quali enologi operanti in regione Puglia ed una collaboratrice Slow Food, ai quali vanno tutti i miei ringraziamenti per la collaborazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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