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Il Langhe Rosso Doc “Riverbero” 2005 è il miglior Merlot d'Italia dell'anno

L’11° concorso Merlot d’Italia ha eletto il miglior Merlot nazionale: è il Langhe Rosso Doc Merlot Riverbero 2005 di Le Vigne di Ca’ Nova di Roddino (Cn), primo classificato nella categoria Doc e Docg Annate Precedenti. Il miglior Merlot trentino è invece il Trentino Doc Merlot “Crea” 2011, unico vino trentino premiato al concorso

15 ottobre 2013 | 10:27
Il Langhe Rosso Doc “Riverbero” 2005
è il miglior Merlot d'Italia dell'anno
Il Langhe Rosso Doc “Riverbero” 2005
è il miglior Merlot d'Italia dell'anno

Il Langhe Rosso Doc “Riverbero” 2005 è il miglior Merlot d'Italia dell'anno

L’11° concorso Merlot d’Italia ha eletto il miglior Merlot nazionale: è il Langhe Rosso Doc Merlot Riverbero 2005 di Le Vigne di Ca’ Nova di Roddino (Cn), primo classificato nella categoria Doc e Docg Annate Precedenti. Il miglior Merlot trentino è invece il Trentino Doc Merlot “Crea” 2011, unico vino trentino premiato al concorso

15 ottobre 2013 | 10:27
 



L’11ª edizione del concorso nazionale Merlot d’Italia, svoltosi ad Aldeno (Tn), ha visto trionfare come miglior Merlot nazionale il Langhe Rosso Doc Merlot “Riverbero” 2005 dell’azienda Le Vigne di Ca’ Nova di Roddino (Cn), che si è aggiudicato anche il primo posto nella categoria "Doc e Docg annate precedenti". Il premio per il miglior Merlot trentino è andato invece al Trentino Doc Merlot “Crea” 2011 dell’azienda Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Tn): si tratta dell'unico vino trentino per la categoria "Doc e Docg annate 2012/2011".

Primo classificato per la categoria "Igt annate 2012/2011" è il Veneto Igt Merlot 2012 dell’azienda vitivinicola Parco del Venda di Vo’ (Pd); la categoria "Igt annate precedenti" vede invece al primo posto il Maremma Toscana Igt Merlot “Atunis” 2010 dell’azienda agricola Valentini di Massa Marittima (Gr); infine il primo classificato della categoria "Doc e Docg annate 2012/2011" è l’Alto Adige Doc Merlot “Huberfeld” 2011 della Cantina Produttori San Paolo di San Paolo-Appiano (Bz).

Concorso nazionale “Merlot d’Italia” 2013

CLASSIFICA

VINO

AZIENDA

PROV.

Categoria Doc e Docg annate 2012/2011

Alto Adige Doc Merlot “Huberfeld” 2011

Cantina Produttori San Paolo

Bz

Breganze Doc Merlot 2012

Azienda Agricola Cà Biasi

Vi

Maremma Toscana Doc Merlot 2011

Azienda Agricola La Cura di Enrico Corsi

Gr

MIGLIOR MERLOT TRENTINO

Trentino Doc Merlot “Crea” 2011

Agraria Riva del Garda

Tn

Categoria Doc e Docg annate precedenti

1° - MIGLIOR MERLOT NAZIONALE

Langhe Rosso Doc Merlot “Riverbero” 2005

Le Vigne di Ca’ Nova Srl a socio unico

Cn

Collio Doc Merlot “Graf De La Tour” 2009

Fondazione Villa Russiz

Go

Val di Cornia Suvereto Doc Merlot “I’Rennero” 2009

Gualdo Del Re

Li

Categoria Igt annate 2012/2011

Veneto Igt Merlot 2012

Azienda Vitivinicola Parco del Venda

Pd

Lazio Igt Merlot “PrimoLupo” 2011

Cantine Lupo

Lt

Veneto Igt Merlot “Chieto” 2011

Azienda Cescon Italo Storia e Vini S.r.l.

Tv

Categoria Igt annate precedenti

Maremma Toscana Igt Merlot “Atunis” 2010

Azienda Agricola Valentini

Gr

Lazio Rosso Igt Merlot “Sogno” 2009

Cantina Sant’Andrea

Lt

Campania Igt Merlot Rosso “Patrimo” 2010

Feudi di San Gregorio S.p.a.

Av


Record di presenze per questa edizione del concorso nazionale Merlot d’Italia, e altrettanto elevato il numero dei Merlot (115) che si sono presentati alla rigorosa selezione di una giuria d’esperti. Tutto ciò in attesa della 14ª edizione della rassegna MondoMerlot (25-27 ottobre), sempre ad Aldeno, che metterà in mostra ben 156 variazioni di Merlot, esposte al mega banco d’assaggio allestito nel teatro comunale, come di consueto trasformato in una vera cantina municipale.



Mai così tante le aziende che avranno il loro Merlot in vetrina. Numero da record, che il comitato organizzatore ha dovuto per certi versi blindare, data la capienza della struttura. Sarà dunque una tre giorni tutta da scoprire, da bere. Con altrettanta consapevolezza. Proprio come suggerisce l’indole del vino in questione.

Lui, semplice quanto lungimirante, franco eppur elegante, versatile e - non per contro - assolutamente esclusivo. È un simbolo, icona d’identità territoriale ancor prima di essenza enoica. L’importanza comunque è mettere al centro del "focus" enogastronomico la variegata schiettezza di questo vino dall’omonima varietà d’uve. Grappoli - dato l’andamento climatico di questo bizzoso autunno 2013 - che sui clivi aldenesi sono stati appena vendemmiati.

Le fermentazioni sono dinamiche, nelle singole - piccole, domestiche o “sociali” - caneve del paese. La rassegna che si apre la prossima settimana servirà quindi a facilitare un giusto approccio con il Merlot. Abbinandolo a momenti conviviali e d’alta cucina (affidata quest’anno a Sebastiano Cont, giovane promessa della ristorazione e collaboratore dello chef Alfio Ghezzi) senza tralasciare lo spirito amicale insito di Aldeno.

Ma sarà pure occasione per discutere sul futuro del bere quotidiano. Per riportare il vino nel suo ruolo. Riuscire a viverlo come qualcosa che non ha bisogno di essere celebrato. Senza finto romanticismo. Occorre avere la forza di poterselo godere per quello che è, di berlo a bocca piena, nella sua schietta vitalità, senza girare e rigirarlo nel bicchiere.

Merlot che assume un ruolo decisivo in uno scenario enologico dove sta prendendo il sopravvento il sapore sulla dimensione. Ad Aldeno, in massima libertà, si potrà constatare tendenze e stili del vino: produzione, il suo consumo. Generare una riflessione che permetta di capire il presente per progettare adeguatamente il domani. Rintracciabilità della materia prima, agricoltura, rapporto con le tradizioni, identità e scambio. Originalità, biodiversità, rifiuto dell’omologazione, democratizzazione del gusto e dei consumi, formazione.

E ancora: educazione alimentare, sostenibilità, sobrietà, locale e globale. Per una visione nuova e lungimirante del vino. Il vino va vissuto certamente con emozione e profondità, ma anche con piacere. Tutti i vini hanno ragione per essere fatti e per essere bevuti, a seconda del momento. E MondoMerlot lo è sicuramente.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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