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Bauli, da piccolo artigiano nel 1922 a leader nei prodotti da forno in Italia

Alla produzione artigianale del pandoro del fondatore Ruggero si sono aggiunti negli anni quelle di panettorni, biscotti e croissant, nonché marchi storici come Motta, Alemagna, Doria e Bistefani

 
27 novembre 2013 | 17:46

Bauli, da piccolo artigiano nel 1922 a leader nei prodotti da forno in Italia

Alla produzione artigianale del pandoro del fondatore Ruggero si sono aggiunti negli anni quelle di panettorni, biscotti e croissant, nonché marchi storici come Motta, Alemagna, Doria e Bistefani

27 novembre 2013 | 17:46
 

La storia del più importante gruppo dolciario italiano inizia con Ruggero Bauli, nel 1922, in un piccolo laboratorio artigianale di pasticceria di Verona, e una ricetta, quella del Pandoro, che si rifà ad antiche tradizioni dolciarie, ma con caratteristiche già allora di grande modernità. In un'Italia povera e in difficoltà, nel 1927 il giovane Ruggero partì come tanti connazionali in cerca di fortuna verso un sogno chiamato Argentina, con in tasca tante speranze e la sua dote di pasticcere. Ma il destino volle che la "Principessa Mafalda", nave su cui era in viaggio, naufragasse a 80 miglia dalle coste del Brasile.



Fortunatamente la vita per lui non finì, ma ricominciò da zero, lontano dal mondo che aveva conosciuto fino ad allora. In pochi mesi fece fortuna, aprì una sua pasticceria che in pochi anni si ritrovò con più di 40 dipendenti. Ma nel cuore aveva lei, la sua città natale: Verona. Nel 1937 decise perciò di tornare in Italia e con sua moglie Zina aprì un laboratorio nonchè il suo primo negozio. Grazie alla sua esperienza e al suo impegno divenne il primo pasticcere della città. Poi arrivò il secondo conflitto mondiale, anni duri ma che al loro termine regalarono all'Italia un periodo di boom economico.

Ruggero seppe cavalcare questo momento grazie alla sua competenza e convinzione nel voler offrire al Pandoro di Verona la dignità di dolce d'eccellenza e volendolo far conoscere al mondo. Fu così che, con la sua determinazione e spirito imprenditoriale, in brevissimo tempo fece diventare Bauli sinonimo di qualità e di festa in tutta Italia.

Oggi, a distanza di anni, di quel piccolo laboratorio resta l'elevata qualità dei prodotti "sfornati", l'attenzione per il servizio al cliente, la passione per il proprio lavoro, la capacità di sorprendere ed emozionare il consumatore con prodotti autentici; la sfida della famiglia Bauli è sempre la stessa: raggiungere l'eccellenza, del resto "l'eccellenza non è un atto, ma un'abitudine" (Aristotele).

E oggi il gruppo conta su 5 stabilimenti in Italia, 500 milioni di euro di fatturato, 1.200 dipendenti e marchi storici, oltre a Bauli, del calibro di Motta, Alemagna, Doria e Bistefani, nonchè la leadership italiana nei prodotti da forno e nei croissant (prodotti anche in conto terzi come private label delle maggiori catene di distribuzione).  

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