Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 14:52 | 104695 articoli pubblicati

Fine anno, boom delle mini-vacanze Inghilterra e Spagna le mete preferite

Cresce il trend delle mini-vacanze da meno di 250 euro. In totale 9,5 milioni di italiani in viaggio (-2% su 2012), con una spesa media di 694 euro (-9%). Tra i viaggiatori cresce la voglia di cultura (+9%) e si tende a preferire l’estero: boom di Spagna ed Inghilterra; in Italia in testa Trentino Alto Adige e Toscana

26 dicembre 2013 | 12:51
Fine anno, boom delle mini-vacanze
Inghilterra e Spagna le mete preferite
Fine anno, boom delle mini-vacanze
Inghilterra e Spagna le mete preferite

Fine anno, boom delle mini-vacanze Inghilterra e Spagna le mete preferite

Cresce il trend delle mini-vacanze da meno di 250 euro. In totale 9,5 milioni di italiani in viaggio (-2% su 2012), con una spesa media di 694 euro (-9%). Tra i viaggiatori cresce la voglia di cultura (+9%) e si tende a preferire l’estero: boom di Spagna ed Inghilterra; in Italia in testa Trentino Alto Adige e Toscana

26 dicembre 2013 | 12:51
 

Per le festività di fine 2013 gli italiani non rinunciano del tutto ad un break, ma le vacanze saranno “mini”, soprattutto nella spesa: crescono infatti i viaggi con un budget da 250 euro o meno, scelti dal 42%, il 17% in più rispetto al 2012. Lo rivelano i dati del sondaggio Confesercenti-Swg, secondo il quale quest’anno i viaggiatori saranno 9 milioni e mezzo: un dato in leggera flessione (-2%, circa 500mila persone di meno), ma che comunque rappresenta il 20% degli adulti del nostro Paese.

A tenere a casa i nostri connazionali, anche quest’anno, è la situazione economica, indicata come ostacolo principale da 13,6 milioni di persone, il 36% di chi non partirà. Tra chi viaggia, si registra una diminuzione della spesa media (694 euro, il 9% in meno rispetto al 2012) e - proprio grazie al risparmio previsto - l’aumento della durata media della permanenza - che passa da 6 a 7 giorni, grazie alla crescita dei i vacanzieri che resteranno fuori solo due giorni (+7%): fenomeno curioso in quanto il ricorso ad un weekend “fuori porta” era tipico della Pasqua. Ma cresce la voglia di cultura: aumentano i viaggiatori in cerca di arricchimento culturale (+9%) e le città d’arte raccolgono più preferenze della montagna (33% contro 30% degli intervistati).



Chi rimane a casa
Varie le motivazioni dei milioni di italiani che non partono. In testa c’è, come detto, la mancanza di disponibilità economica, segnalata dal 36% di chi non parte: è un dato ancora negativo, ma in miglioramento sul 2012, quando la mancanza di disponibilità era stata segnalata dal 39%. Ma non parte anche chi cerca nelle feste un momento di riposo e da dedicare alla famiglia (17%), stessa quota di chi ritiene che i prezzi da pagare per un viaggio siano troppo alti, in calo però dell’1% rispetto al 2012. Il 14% degli intervistati, invece, sostiene di preferire altri periodi dell’anno per un viaggio, mentre è sempre fermo al 7% - stessa quota dello scorso anno - chi indica come ostacolo alle proprie vacanze la mancanza di giorni di ferie. Il 4%, invece, non partirà perché deve occuparsi di familiari o anziani, mentre il 3% perché non ha nessuno con cui condividere il giorno di ferie.

Chi parte
Quasi un viaggiatore su due (oltre il 44% di chi parte) avrà meno di 34 anni. Nel complesso, considerando tutte le fasce d’età, il 39% di chi farà una vacanza si accompagnerà alla famiglia. Il dato è in calo del 5% rispetto al 2012, ed è controbilanciato dall’aumento di chi va con gli amici (la cui quota passa dal 24 al 26%), di chi sceglie il viaggio con il partner (da 25 a 26%) e della crescita dei viaggiatori solitari, che passano dal 5 al 7%. Stabili al 2%, come lo scorso anno, le truppe di chi sceglie il viaggio organizzato.

Le aspettative
Per quanto riguarda le aspettative, il 47% dei viaggiatori indica “riposo e relax”: sono ancora la maggioranza relativa, ma calano dell’8% rispetto al 2012. Diminuisce anche la pattuglia alla ricerca di divertimento ed evasione (dal 31 al 28%), mentre più che raddoppiano i vacanzieri orientati verso l’arricchimento culturale, che nel 2013 saranno il 17%, il 9% in più dello scorso anno. Aumentano anche le persone che sperano di fare nuove conoscenze (dal 3 al 5%), mentre rimangono stabili al 3% i romantici: coloro che vorrebbero incontrare, in vacanza, un “nuovo amore”.

Cultura e città d’arte
La crescita di aspettative di arricchimento culturale si riflette sulla tipologia di vacanza che i viaggiatori di quest’anno intendono fare. Il 33% opterà per un viaggio “all’insegna della cultura e delle città d’arte”: un risultato inferiore dell’1% rispetto al 2012, ma che torna a conquistare la maggioranza relativa a scapito della montagna, che invece quest’anno raccoglie il 30% delle preferenze. La montagna sembra soffrire l’inverno “ritardato”: lo scorso anno, infatti, l’aveva scelta il 41%. In terza posizione la vacanza in campagna, in albergo o agriturismo, per la quale si assiste al raddoppio della quota di preferenze, che tra il 2012 e il 2013 passano dal 6 al 12% del totale tra il 2012 e il 2013. Al quarto posto il mare (indicato dall’11%, come nel 2012), seguito dalle terme (anch’esso fermo al 7%). In fondo alla classifica delle preferenze i viaggi all’insegna dello sport, che comunque aumentano dall’1% al 5%, e quelli sportivi (2%).

La spesa per i viaggi
La spesa media sostenuta dai viaggiatori per le vacanze cala di circa il 9% rispetto al 2012, attestandosi sui 694 euro. Il dato è la sintesi della crescita - un vero e proprio boom - della quota di rispondenti che indica un’intenzione di spesa inferiore ai 250 euro, che passa dal 25 al 42% dei rispondenti. Le indicazioni per tutte le altre fasce di spesa, invece, risultano in calo: in particolare, passa dal 25 al 21% la percentuale di chi investirà nel viaggio tra i 251 e i 500 euro, dal 18 al 15 chi indica tra 500 e i 750, dall’11 al 4% coloro che vogliono spendere tra i 751 e i 1.000. Diminuiscono anche i big-spenders: le percentuali di chi indica di voler pagare più di 1.000 euro quest’anno sono il 18% del totale di chi viaggia, il 3% in meno del 2012.

Permanenza: aumenta la “polarizzazione”
In totale, la permanenza media passa da 6 a 7 giorni, ma con una maggiore segmentazione rispetto al 2012. Al boom dei vacanzieri da meno di 250 euro, infatti, corrisponde un aumento delle persone che indicano per il proprio viaggio di Natale o Capodanno un orizzonte temporale di 2 giorni. Si assiste a un chiaro fenomeno di polarizzazione, in cui si allarga la forbice tra chi può e chi non può: a parte l’esplosione dell’aumento delle “mini-vacanze”, si incrementa la quota di chi passerà fuori più di 8 giorni, che quest’anno si attestano al 28% contro il 21% di quest’anno. Diminuiscono, invece, coloro che dichiarano una permanenza “media” tra i 3 e i 5 giorni, che scendono al 51% dal 57% del 2012.

Alloggi
In totale, il 59% di chi andrà in vacanza alloggerà in casa: il 18% (+3% rispetto a 2012) in una seconda abitazione di proprietà, il 41% (+6% sullo scorso anno), invece, sarà ospite di amici o parenti. I vacanzieri da albergo sono il 28%, mentre si assiste a una ripresina di campeggi, villaggi, agriturismi e altre strutture all’aria aperta.

I canali di prenotazione
I viaggi si prenotano sempre di più ‘da remoto’: quest’anno, tra chi ha indicato di andare in vacanza nel periodo delle feste, ben il 41% ha detto di aver pianificato la propria vacanza da internet o telefono, il 7% in più dello scorso anno. Rimane al 15% la quota di chi partirà alla ventura, senza prenotare, mentre scende la percentuale di viaggiatori che opta per i viaggi organizzati, quest’anno al 7% contro il 13% dello scorso anno. Stesso calo - dal 13 al 7% - ma più sorprendente, per i viaggiatori last-minute: le vacanze all’ultimo secondo sembrano aver perso il loro appeal in favore del viaggio più pianificato.

Le destinazioni: aumenta l’appeal dell’estero
Tra chi ha dichiarato di voler viaggiare per queste festività, il 66% ha indicato una destinazione in Italia. Si tratta di un calo - del 5% - rispetto allo scorso anno, a vantaggio delle mete in Europa (che raccoglie il 24% delle preferenze, nel 2012 era il 22%). Crescono anche Medio Oriente (dall’1 al 3%), Estremo oriente (dal 2 al 3%) e Africa (dall’1% al 3%). Cala chi sceglie il Nord America (la quota passa dal 2 all’1%), mentre rimane stabile il Sud America, che raccoglie l’1% dei viaggiatori.

Italia: Trentino e Toscana in testa
Tra le mete italiane, il Trentino Alto-Adige subisce un lieve calo (-1%) ma continua ad essere la destinazione più gettonata, indicata dal 15% dei rispondenti. Segue la Toscana, con il 12%, che invece aumenta dell’1% rispetto allo scorso anno. Si assiste a un piccolo recupero delle destinazioni del Lazio (scelto dal 4%, nel 2012 era il 3%) e risale la capacità di attrazione delle regioni del sud: quest’anno, in totale, vengono indicate come meta dal 23% degli italiani che faranno un viaggio durante le feste, contro il 21% del 2012.

Europa: al top Regno Unito, Francia e Spagna
Per quanto riguarda i viaggiatori che scelgono l’Europa, si fanno notare i sostanziosi incremento delle indicazioni per il Regno Unito, che crescono dal 2 al 7%, per la Francia (dall’1 al 5%) e Spagna (dal 2 al 6%). Perdono quote, invece, i Paesi alpini: l’Austria scende dal 6 al 5%, mentre la Svizzera vede addirittura dimezzarsi le preferenze, che scendono dal 4 al 2%.

Le previsioni: tagli anche nel 2014
Per ora, anche il 2014 si presenta nel segno del contenimento; difatti il 55% del campione indica una volontà di ridurre le spese per le vacanze: il 12% tagliando solo sui costi, il 18% sui giorni di permanenza e il 25% riducendo spesa e giorni di permanenza. Molti coloro che sospendono il giudizio, in attesa di vedere come si evolverà l’anno sotto il profilo del reddito disponibile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Brita
Cosi Com'è

Nomacorc Vinventions
Delyce