Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 21:24 | 104705 articoli pubblicati

Salomon FoodWorld
Rational
Salomon FoodWorld

L'Amira premia Francesco Tassi Oltre 50 anni di esemplare carriera

L'associazione dei maitre ha conferito al bergamasco Francesco Tassi le più alte onorificenze previste, l’ordine dei Cavalieri di Santa Marta e il titolo di Gran Maestro. Tassis ha iniziato la carriera all’età di 15 anni

di Roberto Vitali
 
13 gennaio 2014 | 10:29

L'Amira premia Francesco Tassi Oltre 50 anni di esemplare carriera

L'associazione dei maitre ha conferito al bergamasco Francesco Tassi le più alte onorificenze previste, l’ordine dei Cavalieri di Santa Marta e il titolo di Gran Maestro. Tassis ha iniziato la carriera all’età di 15 anni

di Roberto Vitali
13 gennaio 2014 | 10:29
 

«Per gli oltre 50 anni dedicati con grande professionalità nell’ambito della ristorazione e per l’impegno dimostrato nella valorizzazione dei prodotti italiani nel mondo»: è questa la motivazione con cui il presidente nazionale dell’Amira (Associazione maitres italiani ristoranti alberghi), Carlo Hassan, ha conferito al bergamasco Francesco Tassi (nella foto, al centro) le più alte onorificenze previste dall’associazione, l’ordine dei Cavalieri di Santa Marta e il titolo di Gran Maestro.

da sinistra: Claudio Terenzio Parimbelli, Francesco Tassi e Maurizio Risi
Nella foto, da sinistra: Claudio Terenzio Parimbelli, Francesco Tassi e Maurizio Risi

«Un premio meritatissimo - commentano Claudio Terenzio Parimbelli (nella foto, a sinistra), fiduciario della sezione bergamasca dell’Amira e il vice Maurizio Risi (nella foto, a destra) - perché Francesco Tassi ha sempre dato il massimo nella sua professione di direttore di ristorante o albergo, in Italia e all’estero. Una professionalità che ancora oggi, da pensionato, mette a disposizione delle giovani generazioni e per le varie attività dell’associazione».

Tassi, 71 anni, residente a Gorle, ha un curriculum vitae lunghissimo e in tanti a Bergamo lo conoscono, perché ha fatto parte per diversi anni del team di stretti collaboratori di Tino Fontana, ex imprenditore del settore della ristorazione. Ha iniziato la carriera come “apprendista di sala” all’età di 15 anni nel corso di stagioni estive in ristoranti e alberghi in Liguria, quindi, sempre per fare esperienza, anche a Venezia, nell’Hotel de Paris a Montecarlo, cinque anni in locali prestigiosi a Parigi, con nel mezzo un anno circa a Norimberga, in Germania.

Sempre locali di 4-5 stelle, come l’Hotel Giorgio V di Parigi. «Qui - ricorda Tassi - avevo poco più di 20 anni e mi è capitato di accendere un sigaro a Onassis, il grande armatore greco. ho acceso il sigaro di Onassis. Alla tavola del Giorgio V, nei pressi degli Champs Elysées, arrivavano noti attori e cantanti come Ives Montand, Serge Reggiani, Alain Delon, Nino Ventura, Charles Asnavour. Proprio a Parigi mi hanno promosso da cameriere a direttore, quindi ho cambiato il colore del vestito, passando a quello nero del maitre».

A Parigi Tassi trova anche l’amore, la parigina Marie France, cassiera in un ristorante: dalla coppia sono nati due figli, Silvie che vive a Parigi e Cristophe dirigente d’albergo a Londra. Dal 1972, quindi all’età di 31 anni, Tassi diventa finalmente stanziale in Bergamasca. Tra il 1972 e il 1978 dirige prima il ristorante Pianone, poi La Marianna, quindi il Manarini (oggi scomparso, era all’inizio di viale Vittorio Emanuele).

Dal 1978 al 1980 è direttore del ristorante “Tino Fontana” all’interno dell’Hotel Excelsior San Marco; per otto anni lo troviamo al Gourmet (anche come gestore), poi ancora al Tino Fontana e in altri locali della catena, sino al 1990. Dopo una breve esperienza a Minitalia, Tassi è direttore di ristorante al Leonardo’s di Milano, quindi al Baio di Gorle, quindi all’Una Hotel in città e per finire, dal 2003 al 2007 direttore dell’hotel-ristorante Maresana Resort a Ponteranica.

Cosa è cambiato nella ristorazione rispetto a 50 anni fa? «Tutto - risponde Tassi - è cambiato tutto radicalmente. Una volta al ristorante andava solo la ricca borghesia, anche per sfoggiare gioielli e abiti. Oggi al ristorante possono andare un po’ tutti e i ricchi, che possono permettersi anche il ristorante costoso di lusso, hanno però paura di farsi vedere con troppi gioielli o auto extralusso. Siamo arrivati a questo punto, che uno ha paura di mostrare quello che possiede. È l’intera società che è peggiorata».


Amira
Lungolago Garibaldi, 9 - 37019 Peschiera del Garda (Vr)
Tel 045 6401110 - Fax 045 2377827 
info@amira.it
www.amira-italia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


ROS
Cattel
Di Marco
Torresella

ROS
Cattel
Di Marco

Torresella
Molino Spadoni
Molino Dallagiovanna