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Le donne non rinunciano a festeggiare L'8 marzo in Toscana il 35% al ristorante

Ammonta a quasi 11 milioni di euro il giro d’affari previsto in Toscana per la ricorrenza della festa della donna; il 35% delle toscane trascorrerà la serata al ristorante, per una spesa media pari a 30 euro per persona

 
07 marzo 2014 | 15:24

Le donne non rinunciano a festeggiare L'8 marzo in Toscana il 35% al ristorante

Ammonta a quasi 11 milioni di euro il giro d’affari previsto in Toscana per la ricorrenza della festa della donna; il 35% delle toscane trascorrerà la serata al ristorante, per una spesa media pari a 30 euro per persona

07 marzo 2014 | 15:24
 



Secondo gli operatori sarà circa il 35% delle donne toscane a passare almeno una serata al ristorante, in pizzeria o in un bar per il dopocena, con amiche o colleghe. A uscire a cena saranno soprattutto le ultraquarantenni. Dedicate alle più giovani le serate nei locali da ballo.

La spesa media al ristorante sarà di circa 30 euro a persona e di 20 per la seconda parte della serata, per un totale di spesa stimato di 10 milioni e 800mila euro su tutta la regione.

«La capacità di spesa delle donne toscane - dichiara Aldo Cursano, presidente regionale Fipe Confcommercio - è diminuita ma non si rinuncia a passare una giornata e soprattutto una serata diversa, lasciando magari a casa i mariti e i figli e cercando di dimenticare per qualche ora le preoccupazioni ed i problemi quotidiani».

I troppi casi di violenza che riempiono i quotidiani inducono tutti a momenti di riflessione e raccoglimento, ma non diminuiscono certo, anzi forse rafforzano, il senso di unità fra le donne, che per l’8 marzo si ritrovano per celebrare in modi diversi la loro consapevolezza e forza.

«Vorrei porre l’accento - commenta la presidente regionale Confcommercio e Terziario Donna Anna Lapini - sulla fortissima componente di occupazione femminile nel settore toscano dei pubblici esercizi e del turismo, a partire dalle molte imprenditrici. Sono oltre 10mila le imprese toscane che operano nella ristorazione e nella ricettività, e ben due terzi delle aziende femminili sono nel settore dei servizi».

«La Toscana - conclude Anna Lapini - è una regione molto dinamica sul fronte dell’imprenditoria femminile. A fine 2013 le imprese femminili erano 101.076, con una crescita superiore alla media nazionale. Le donne risentono molto della crisi, e se magari non se la sentono di festeggiare in un momento così difficile, ma hanno comunque bisogno di dedicare qualche ora a se stesse e non stupisce che si concedano una sera fuori».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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