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Ercole Olivario 2014, 98 finalisti Lazio, Puglia e Umbria in testa

Al via la 22ª edizione di Ercole Olivario, il concorso nazionale che premia i migliori extravergini italiani della campagna olivicola 2013-14. Sandali (Unaprol): Sarà premiata l’alta qualità della biodiversità italiana

di Mariella Morosi
 
20 marzo 2014 | 18:18

Ercole Olivario 2014, 98 finalisti Lazio, Puglia e Umbria in testa

Al via la 22ª edizione di Ercole Olivario, il concorso nazionale che premia i migliori extravergini italiani della campagna olivicola 2013-14. Sandali (Unaprol): Sarà premiata l’alta qualità della biodiversità italiana

di Mariella Morosi
20 marzo 2014 | 18:18
 

«È una sfida puntare alla qualità del nostro extravergine, prodotto simbolo su cui l’Italia deve contare. Ma intorno deve esserci un sistema, determinante per la nostra ripresa economica, che comprenda cultura, agroalimentare e turismo». Lo ha detto la vicepresidente del Senato, Linda Lanzillotta (nella foto), alla presentazione del concorso nazionale Ercole Olivario 2014, che premia i migliori extravergini di oliva italiani prodotti nella campagna olivicola 2013-2014.

All’evento sono intervenuti il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello (nella foto, a destra), quello del comitato promotore del premio e della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mercaroni (nella foto, a sinistra), e i rappresentanti dei consorzi Cno, Unaprol e Unasco. Ha coordinato il dibattito Michele Bungaro, che ha sottolineato come proprio al Senato cominciò la battaglia di alcuni parlamentari, tra cui Colomba Mongiello, che portò alla rapida approvazione della cosiddetta “legge salva olio” per arginare le contraffazioni e con regole più severe per l’etichettatura.

da sinistra: Giorgio Mencaroni, Linda Lanzillotta e Ferruccio Dardanello
Nella foto, da sinistra: Giorgio Mencaroni, Linda Lanzillotta e Ferruccio Dardanello

L’Ercole Olivario, giunto alla sua 22ª edizione, è considerato il riconoscimento più autorevole per le severe procedure di selezione che premiano solo la qualità della qualità di 16 regioni tra le più vocate. Lazio, Puglia e Umbria sono quest’anno in cima alla lista di adesioni, che vede un totale di 98 finalisti e 251 etichette iscritte, con la possibilità di partecipare a due diverse categorie: oli extravergine e extravergine Dop e Igp, per le classiche tipologie Fruttato Leggero, Medio e Intenso.

«Da sempre punto di riferimento per l’olivicoltura italiana di qualità - ha detto Giorgio Mercaroni del Comitato Organizzatore - l’Ercole Olivario è attento anche al settore biologico e prevede l’assegnazione di un premio speciale per questa categoria, a cui si aggiunge quello per la migliore etichetta che si aggiudicherà l’Amphora Olearia e dal Premio Lekytos che quest’anno andrà ad un ristoratore danese».

Saranno premiate per il secondo anno anche le nuova aziende con il premio “Il coraggio di fare nuove imprese agricole”.

Per il direttore di Unaprol, Pietro Sandali, «l’olio extravergine di oliva italiano di alta qualità certificata è unico nel panorama dell’offerta mondiale perché fattori ambientali e varietali incidono sulla variabile chimica del frutto, determinandone una biodiversità non replicabile».

Nonostante debba difendersi da taroccamenti e recentemente anche da attacchi mediatici, il nostro extravergine sta conquistando sempre più spazio nei mercati internazionali. Coinvolta nella promozione anche la ristorazione italiana nel mondo.

«Non possiamo mettere in dubbio la nostra credibilità - ha detto Ferruccio Dardanello di Unioncamere - e l’olio entra da protagonista nel grande progetto che stiamo organizzando all’estero per i tanti prodotti di eccellenza di cui l’Italia ha la leadership. Ai ristoratori aderenti abbiamo chiesto che almeno il 30% dei prodotti in cambusa siano davvero made in Italy».

In Italia vi sono un milione di imprese agricole, e la coltura dell’olivo è diffusa in quasi tutte le regioni. Il patrimonio olivicolo conta 250 milioni di piante con oltre 350 varietà diverse. Sono 42 le denominazioni di origine protetta con una produzione di quasi 500mila tonnellate. Per ragioni climatiche l’ultima campagna ha segnato un -8% soprattutto per la scarsa resa, ma la qualità è stata eccellente.

La cerimonia conclusiva dell’Ercole Olivario si svolgerà il 28 marzo a Perugia con un convegno, coordinato da Marco Oreggia della Guida Flos Olei, a cui parteciperanno Stefano Carboni, Giuliani De Risi, Alessandro Scorsone e Oliviero Toscani. Premiazione il 29 marzo al Teatro Caio Melisso di Spoleto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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