SIERRE (SVIZZERA) - “Siamo noi, siamo noi, i campioni del... Merlot siamo noi!” Ci si conceda l’entusiamo e l’analogia con la notte Berlinese del 2006. Non ci troviamo poi tanto distanti. Siamo a Zurigo e il vessillo tricolore è simbolicamente e orgogliosamente sventolato da Marco Gallo (nella foto, a sinistra), dell’azienda agricola Masùt da Rive, in quel di Mariano del Friuli (Go). Il suo Semidis 2009 è stato appena premiato, anche da Italia a Tavola (nella foto, al centro, Luigi D'Antonio), con l’unica Gran medaglia d’oro (punteggio maggiore di 93/100).
Giunto alla 7ª edizione, la 4ª organizzata dall’associazione Vinea, il “Mundial du Merlot et Assemblages” ha fatto registrare la partecipazione record di più di 430 vini provenienti da 23 Paesi. L’Italia, oltre alla Gran medaglia d’oro, ha conquistato 4 medaglie d’oro e 5 d’argento. Riportiamo qui di seguito l’elenco completo.
Le medaglie italiane
Marco Gallo, in una amichevole chiacchierata, ci ribadisce il trittico archetipo, condiviso col fratello Fabrizio, della sua filosofia enologica: il vino si fa nella vigna e non in cantina, green thinking, rispetto delle proprie tradizioni investendo nel futuro. Tra i vari ettari di vigneto, generoso suol natio di vitigni autoctoni quali Ribolla Gialla, Friulano e Refosco dal Peduncolo Rosso, troviamo nella Doc Isonzo del Friuli, i vetusti vigneti dalla cui uve nasce il Semidis, Merlot 100%: un vino con un ampio bouquet, frutta matura, spezie e liquirizia; in bocca attacca ammaliante e chiude armonioso e persistente. Un vino ancora vivido, vivo, pronto a regalare emozioni ai palati più esigenti.
Ed infatti, le suddette caratteristiche hanno persuaso i giurati ad erigerlo come miglior vino del concorso, sbaragliando l’agguerrita concorrenza elvetica, francese, cilena, slovacchia e slovena (solo per menzionare gli ori). Inoltre, per la cronaca, medaglie d’argento hanno premiato anche dei produttori sudafricani, tedeschi, australiani, bulgari, croati, spagnoli e turchi. Tutto ciò a testimoniare la riconosciuta e crescente importanza del mondiale patrocinato dall’Oiv e l’estensione geografica di un vitigno francese adattatosi a differenti latitudini.
Nella foto, da sinistra: Marco Gallo (Masùt da Rive), Luigi D’Antonio (Italia a Tavola) e François Murisier (Vinea)Aspettando fiduciosi l’edizione 2015, ci si permetta un sincerissimo ringraziamento all’Associazione Vinea nelle persone del presidente
François Murisier (
nella foto, a destra) e della direttrice Elisabeth Pasquier, per l’impeccabile organizzazione della 3 giorni elvetica tra una visita alla cittadina medievale di Sion e un’altra alla patria del formaggio Gruyere. Per gli Odissei enologici, si consiglia navigare nella gratuita applicazione Vinea e seguirne i cinguettii su Twitter (@salon_vinea).
À bientôt!