Troppi sprechi, poco riciclo, troppi rifiuti: per dire no a tutto questo ora in Danimarca c’è il bollino “Refood” che certificherà che il ristorante dove vogliamo andare a mangiare sia giudizioso, non sprecone. L’iniziativa, di cui dà notizia la stampa danese, è del governo, che nell’ottobre del 2013 aveva presentato un nuovo progetto strategico chiamato “Danimarca senza rifiuti” le cui principali parole d’ordine erano: più riciclo, meno spreco.
Il marchio Refood, nato dal più importante movimento di volontari del Paese che riuniva associazioni come Fine degli sprechi alimentari, Agro business park, Landbrug&Fodevarer e l’organizzazione per il riciclo Daka Refood, con il sostegno di Unilever Food Solutions, è stato subito messo a disposizione del progetto. Si trattava di proporre una certificazione a ristoranti, hotel e altri punti vendita di cibo che si impegnavano, per ottenerla, a sviluppare almeno tre modalità per ridurre i rifiuti alimentari e trovare una soluzione per riciclare ciò che inevitabilmente deve essere scartato.
«Attualmente il brand conta 100 membri e notiamo grande interesse in giro», ha dichiarato Jean Luc Frast, portavoce di Refood, aggiungendo di avere l’ambizione di arrivare a 10mila aderenti entro il 2020. Secondo ultimi dati lo spreco di cibo in Danimarca costa alla società 16 miliardi di corone l’anno, e solo il 23% dei rifiuti alimentari è riciclato; un recente studio di Unilever Food Solution afferma inoltre che il 45% dei circa mille intervistati preferirebbero pranzare in un ristorante che non sprechi e ricicli con giudizio. Come dire che in futuro avere il bollino sulla vetrina potrebbe migliorare di molto gli affari.