Cenare regolarmente in famiglia, in casa come al ristorante, può contribuire a migliorare la salute mentale degli adolescenti, aiutando ad affrontare il problema del bullismo. I giovani che si trovano a fare i conti con l’adolescenza hanno bisogno del supporto della famiglia, che ha un ruolo fondamentale nella formazione di un futuro adulto, chiamato ad affrontare una società a volte dura. Perciò è necessario che i nostri giovani crescano in un ambiente rilassato e in cui il dialogo familiare sia una costante, e quale occasione migliore se non durante i pasti per confidarsi e raccontarsi a vicenda la propria giornata?
In casa l‘atmosfera è di certo calda e informale, ma nulla impedisce che anche pranzare o cenare al ristorante con la famiglia possa essere un buona occasione per rinsaldare il rapporto genitori-figli, permettendo ai primi di essere aggiornati sullo stato d’animo dei figli, e ai secondi di sentirsi più liberi di esprimere ansie, timori o dubbi. Senza considerare che l’offerta gastronomica è talmente varia che basta poco per incuriosire i giovani proponendo un buon pasto ogni volta in un ristorante diverso, tipico, etnico, specializzato in carne o pesce.
Secondo uno studio della McGill University, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, il contatto sociale, il sostegno e la comunicazione che si sperimentano durante i pasti in famiglia potrebbero aiutare gli adolescenti a costruire una sorta di scudo contro il bullismo online. Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno intervistato oltre 20mila adolescenti, misurando l'esposizione al bullismo online e a quello “faccia a faccia”. Inoltre hanno indagato sull'eventuale presenza di altri problemi di salute mentale, come depressione, ansia, uso di sostanze, autolesionismo, pensieri suicidi e tentati suicidi.
I ricercatori hanno anche raccolto informazioni su come gli adolescenti cenano regolarmente con la loro famiglia. Gli adolescenti che hanno sperimentato il cyberbullismo avevano il 2,6-4,5 volte di probabilità in più di soffrire di problemi emotivi, comportamentali e di uso di sostanze rispetto a coloro che hanno sperimentato il bullismo tradizionale.
Questi problemi sono risultati più comuni tra gli adolescenti che hanno cenato meno in famiglia, il che suggerisce che il contatto con la famiglia riduce alcuni degli effetti sconvolgenti del cyberbullismo. «I risultati sono promettenti - hanno detto i ricercatori - ma non vogliamo semplificare eccessivamente quello che abbiamo osservato. Molti adolescenti non fanno regolari pasti in famiglia, ma ricevono un sostegno in altri modi».