Birradamare, gusto schietto e genuino Frutto del forte legame con il territorio

Nata nel 2004 in riva al mare di Roma, presso Ostia, da un progetto di Elio Miceli e Massimo Salvatori, Birradamare ha ben presto cominciato ad aumentare e diversificare la produzione. Nel 2010 il birrificio si è espanso con l’apertura di uno stabilimento a Fiumicino, anche per sostenere la distribuzione in tutta Italia e all’estero in Europa, Stati Uniti, Australia e Giappone. Più di recente, nel 2012, il birrificio laziale ha fatto un altro passo importante, trasformandosi in società agricola onde poter controllare per intero tutta la filiera produttiva.

La filosofia di produzione di Birradamare è il forte legame con il proprio territorio, unitamente ad un ampio controllo sulle materie prime utilizzate per creare un prodotto di qualità, artigianale e riproducibile. Per fare ciò i propositi degli anni futuri sono quelli di impiegare solo malto d’orzo coltivato dall’azienda nelle campagne romane.

I marchi proposti ai consumatori sono due distinti: Birradamare e Birra Roma. Sono stati creati per orchestrare al meglio il grande numero di birre prodotte dallo stabilimento, ben sedici. Birradamare vuole essere il marchio più spensierato e giovanile, destinato al mercato sia nazionale che internazionale puntando sulla genuinità e la schiettezza del gusto caratteristico delle birre prodotte. Birra Roma è invece un marchio fortemente legato con il territorio ideato per presentare ai consumatori di tutta Italia un prodotto tradizionale e artigianale.



Le differenti birre proposte dai marchi Birradamare e Birra Roma sono:

• Raaf, una birra in stile Rauch Bier in cui grado alcolico non eccessivo del 6%, si unisce piacevolmente al corpo deciso. Lo stile di birra, tipico della cittadina bavarese di Bamberga, richiama sentori affumicati dovuti all’utilizzo nella ricetta di malto d’orzo che ha subito un processo di fumigazione;

• Onda Bionda, una birra in stile Bock, con una gradazione alcolica mediamente elevata del 7%, come lo stile richiede, risulta però essere beverina pur non essendo carente dal punto di vista del corpo. Facilmente identificabili sentori di malto e cereali che si equilibrano bene con sentori di luppolo;

• ‘nabirretta Chiara, una lager di tipo Pils che risulta essere molto beverina; sono facilmente identificabili sentori floreali tipici dei luppoli nobili utilizzati nella fase di bollitura che conferiscono anche alla birra uno spiccato gusto amaro;

• Birradamare Rossa una birra in stile Bock dal colore ambrato carico e con una gradazione del 6,3% lievemente inferiore alla sorella Onda bionda. I sentori di torrefatto vanno a contrastare piacevolmente il dolce conferito dall’utilizzo di malto caramello;

• Birra Roma Bionda, una birra lager di stile Hell dal gusto delicato e profumata grazie all’utilizzo di luppoli nobili;

• ‘na Bio, una birra lager che prevede l’utilizzo di farro non maltato all’interno della sua ricetta proveniente dalle montagne di Monteleone di Spoleto in provincia di Perugia. Dal corpo leggero, l’utilizzo del farro nella ricetta conferisce una secchezza tipica che la rende rinfrescante e dissetante;

• Kuasapa, una birra di stile APA (American Pale Ale) con un grado alcolico del 6,3% brassata utilizzando sia luppoli americani che europei per dare al naso un bouquet sensoriale ampio e dalle molte sfaccettature che variano dall’agrumato al floreale. Il gusto risulta essere amaro anche se equilibrato dalla dolcezza del malto caramello utilizzato in ricetta;

• Birra Roma Ambrata, una birra lager di tipo Marzen con un deciso gusto maltato con sentori biscottari e lievemente affumicati. Una birra decisa seppur con una gradazione alcolica del 5,5%;

• Birradamare Nera, una birra in stile Schwarz-dunkel, molto profumata e con sentori di torrefatto e tostato seppure con una gradazione alcolica del 5,5% che di conseguenza, non essendo troppo elevata e che garantisce la beverinità del prodotto;

• Shock, una Belgian Strong Ale riccamente maltata e con una gradazione alcolica del 9%. Il gusto dolce e morbido resta persistente in bocca e si lega piacevolmente a sentori decisamente maltati, il tutto è ben amalgamato dall’elevato grado alcolico che funge da telaio su cui si innestano i sentori dolci e maltosi;

• Weisse, una birra in stile Weizen dal colore biondo opaco; leggera e delicata si presenta al naso con sentori di frutta esotica e crosta di pane, tipici del metabolismo secondario dei ceppi di lieviti utilizzati per brassare le Weissbier. L’utilizzo del malto di frumento nella ricetta consente alla birra di essere piacevolmente beverina e rinfrescante;

• LaZiAle, una birra di alta fermentazione creata con il solo utilizzo di malto d’orzo del Lazio e prodotti provenienti dalla filiera agricola della regione. Brassata con l’utilizzo di rosmarino e carciofo che conferiscono al prodotto note balsamiche ed erbacee è un interessante esperimento che affascinerà sicuramente i bevitori più curiosi.