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Tutto il vino che vale la pena bere secondo Daniele Cernilli

Di fronte ad una severità molto spesso più rivendicata che praticata, “Doctor Wine” stringe all’essenziale il numero di aziende recensite e premi. Una sforbiciata rispetto alle dimensioni delle altre “bibbie enologiche”

di Guido Ricciarelli
 
23 ottobre 2014 | 11:14

Tutto il vino che vale la pena bere secondo Daniele Cernilli

Di fronte ad una severità molto spesso più rivendicata che praticata, “Doctor Wine” stringe all’essenziale il numero di aziende recensite e premi. Una sforbiciata rispetto alle dimensioni delle altre “bibbie enologiche”

di Guido Ricciarelli
23 ottobre 2014 | 11:14
 

“Ma con tutto lo yogurt che c’è, c’era proprio bisogno di Yoplait?”. Questo l’esordio al microfono per un emozionato Daniele Cernilli in sede di presentazione del suo nuovo annuario, che raccoglie la sfida di un mercato editoriale apparentemente saturo per mettere in campo un prodotto diverso, con un progetto che ha incontrato il convinto sostegno di una casa editrice del calibro di Mondadori. Il lancio è avvenuto in una location insolita (Terme Tettuccio di Montecatini Terme, all’interno della rassegna “Food & Book”). Davanti ad una sala Regina gremita di produttori, Cernilli ha tratteggiato gli elementi peculiari che differenziano quest’opera rispetto alle altre guide di settore.



Di fronte ad una severità molto spesso più rivendicata che praticata, la guida stringe all’essenziale (come recita il titolo) il numero delle aziende recensite (871) e dei premi attribuiti (106 sono i Faccini, ovvero le etichette dove Cernilli “mette la faccia”, capaci di conseguire un punteggio di almeno 95/100). Una robusta sforbiciata rispetto alle dimensioni delle altre “bibbie enologiche” per produttori inseriti ed eccellenze conferite. 73 le aziende classificate a 3 stelle (il massimo del ranking, valutazione legata a parametri di affidabilità ed immagine nel tempo che prescinde dai vini esaminati quest’anno).

Un’esplicitazione finalmente comprensibile a tutti di cosa si intenda per convenienza del rapporto qualità/prezzo (simbolizzata dal pollice alzato). Il “like” scatta a 85/100 se il vino costa fino a 10 euro e a 90/100 se il vino costa fino a 15 euro (soltanto 10 degli oltre 500 vini segnalati come convenienti hanno raggiunto un punteggio di almeno 90/100 mantenendosi sotto la soglia dei 10 euro). 10 i premi speciali. Curioso, a questo proposito, rilevare come il premio per il vino rosso dell’anno sia proprio lo stesso attribuito dal Gambero Rosso (al peraltro splendido Barolo Riserva Villero 2007 Vietti).

Ristretta la squadra di degustatori (molti dei quali collaboratori del web magazine “Doctor Wine”, l’alias di Daniele Cernilli), capeggiata da vicecuratori navigati come Dario Cappelloni e Riccardo Viscardi, coordinata sapientemente da Stefania Vinciguerra, caporedattore. Nel piano di lavoro sono state minimizzate le richieste di campioni ai produttori privilegiando degustazioni pubbliche (anteprime, fiere, concorsi enologici) e assaggi organizzati con la collaborazione di organismi istituzionali (Consorzi e Camere di Commercio).

Freschezza e ritmo connotano il taglio narrativo, articolato per schede aziendali ordinate alfabeticamente per regione. Ogni regione ha una sezione introduttiva e ogni produttore una descrizione di carattere generale, cui segue una valutazione organolettica di ogni vino recensito (in media 3 per azienda, i 2 più prestigiosi e quello risultato come migliore per rapporto qualità/prezzo). “Spero vi piacerà. Noi ce l’abbiamo messa tutta”. Cernilli is back. Buona la prima.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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