Tra i saloni affrescati della settecentesca Villa Bonaparte, sede dell'Ambasciata di Francia presso la S.Sede, si è svolta a Roma la degustazione delle creazioni di cinque maestri cioccolatieri, tre francesi e due italiani. È stato il quarto appuntamento del Club Criollo, la prima associazione italo-francese di appassionati di cioccolato, svoltosi come i precedenti in una sede prestigiosa, dopo quelli romani di Palazzo Farnese e dell'Hotel Sofitel.
Nella foto, da sinistra: Marco Rinella, Daniele dell'Orco, Frédéric Cassel, Bruno Joubert (Ambasciatore di Francia), Bénédicte de Chambure, Domenico Biscardi, Richard Sève, Eric Vergne
Ad ospitare quello di Parigi era stato invece la bella sede dell'Istituto Italiano di Cultura. Non a caso è stata scelta Villa Bonaparte per l'evento romano: ex dimora di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone I e moglie del principe Borghese, rappresenta per la sua missione diplomatica il dialogo tra i due Paesi. Il Club Criollo ha proposto le creazioni di Marco Rinella di Cristalli di Zucchero e di Daniele Dell’Orco di Cacao Crudo mentre da oltralpe sono arrivati Frédéric Cassel di Fontainbleu, Richard Sève et Eric Vergne.
Non sono mancati momenti di approfondimento sulla cultura del cioccolato. Il pane dell’Antico Forno Marco Roscioli ha accompagnato le degustazioni. Un cioccolatino dalla forma e dal gusto particolarmente raffinato è stato offerto come sorpresa finale dalla Maison Pierre Hermé di Parigi, prima del momento conviviale conclusivo, con brindisi con i vini de Il Casale del Giglio e le creazioni dello chef della Villa Bonaparte.
Alla presenza dell'ambasciatore francese Bruno Joubert che faceva gli onori casa, Frédéric Cassel ha portato Sensho, cioccolatino alle bacche di sensho, pepe giapponese alle note di agrumi ed Helena, all'albicocca, mentre il lionese Richard Sève ha presentato Enlil, ganache al latte all'infusione di cedro e Ninbo, con fave venezuelane (Criollo e Trinitario) e nocciole del Piemonte.
Infine Eric Vergne ha portato il Cluny, ganache al ribes nero di Borgogna e vaniglia del Madagascar e, in omaggio all'Italia, Piemont, una pralina alla nocciola piemontese ricoperta di cioccolato al latte. Gli italiani non sono sono stati da meno con i loro virtuosimi di cioccolato. Il romano Daniele Dell'Orco di Cacao Crudo ha presentato Gusto 80, cacao Criollo bio con nettare di fiori di cocco e Lampone, sempre a base dello stesso cacao e polvere del frutto.
L'idea del Club Criollo è stata di due appassionati: Bénédicte de Chambure e di Domenico Biscardi, per creare una passerella privilegiata attraverso la quale, a cadenza regolare, potessero incontrarsi tra Roma e Parigi i protagonisti dell'arte cioccolatiera dei due Paesi, in uno spirito di scoperta reciproca, di piacere e di condivisione. L'obiettivo del progetto è quello di dialogare attraverso il prisma del cioccolato ancora sorprendentemente inesplorato, andare oltre i luoghi comuni, approfondire le similitudini tra le due culture e comprenderne le differenze. Prossimo appuntamento in Francia, con altri rappresentanti dell'arte cioccolatiera dei due Paesi.