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Expo, un ponte ideale tra Roma e Pechino per promuovere gli scambi turistici

Roma e Pechino hanno avviato una collaborazione per promuovere le bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche della Cina. Un incontro molto importante tra due capitali millenarie che investono nel turismo

di Mariella Morosi
 
09 dicembre 2014 | 15:21

Expo, un ponte ideale tra Roma e Pechino per promuovere gli scambi turistici

Roma e Pechino hanno avviato una collaborazione per promuovere le bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche della Cina. Un incontro molto importante tra due capitali millenarie che investono nel turismo

di Mariella Morosi
09 dicembre 2014 | 15:21
 

Tremila anni di storia e un grande futuro che è già oggi. Pechino - ma il suo nome cinese è Beijing - capitale di sei dinastie di quello che fu il celeste impero, è una città grande e vivace, con infinite proposte turistiche, dove gli antichi hutong, i quartieri storici, convivono con lo skyline più all'avanguardia del pianeta, firmato dagli architetti più famosi. È la città di 7 siti Unesco, tra cui la Grande Muraglia, il Tempio del Cielo e la Città Proibita, ma anche quella delle arti raffinate e dei distretti artistici delle nuove generazioni, della cultura gastronomica più datata del mondo, della medicina tradizionale cinese e dello sport.

da sinistra: Yu Debin e Zhang Jianda
Nella foto, da sinistra: Yu Debin e Zhang Jianda

Per proporre questa capitale dalla grande capacità di accoglienza turistica è arrivato a Roma il vice direttore della Commissione municipale per lo Sviluppo turistico di Pechino, Yu Debin insieme a Zhang Jianda, consigliere dell'ufficio culturale dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese. L'evento speciale svoltosi nei saloni del Westin Excelsior, è stato un vero e proprio gemellaggio tra le due capitali millenarie, in vista dell'Esposizione universale che il prossimo anno potrebbe tracciare un ponte ideale tra le due città per gli scambi turistici.

L'invito, rivolto ai viaggiatori italiani è quello di “Conoscere un’altra Pechino”. Con questa l'iniziativa romana, è partita una campagna di promozione con proposte innovative, perché questa, pur essendo la più antica città cinese con Nanchino, Xian, Luoyang, Kaifeng e Hangzhou, ha avuto negli ultimi decenni uno sviluppo che non ha eguali nel mondo, divenendo centro di economia internazionale ma restando il polo della società e della politica cinese.

Sia Yu Debin che Zhang Jianda hanno sottolineato le affinità storiche tra Roma e Pechino per le rispettive radici storiche e per l'appeal che ha sempre attratto il turismo internazionale. Nel 2013 hanno visitato Pechino 1 milione 200mila turisti europei, il 30,4 % del totale di visitatori (4 milioni 500mila) e le stime sono destinate a crescere, anche perché il turismo è tra i nuovi traguardi dell'affermazione cinese nel mondo.

«I nostri due Paesi - ha detto Zhang Jianda - stanno collaborando in vari settori grazie all'incremento della cooperazione e dell'amicizia, e questo incontro è importante per promuovere gli scambi turistici anche perché l'Expo di Milano vedrà arrivare migliaia di visitatori cinesi». Pechino ha tutti i numeri per accogliere i visitatori. La città conta più di mille agenzie e 230mila posti letto, 134 alberghi a 4 stelle e 65 a cinque stelle.

«Con le sue strutture d'avanguardia - ha detto Yu Debin - è in grado di ospitare i più importanti eventi mondiali, esposizioni e conferenze come “ultima in ordine cronologico” l'Apec che riunisce i leadre delle 21 economie del Pacifico e 17 rappresentanti regionali. È sede ideale per le gare sportive, nei nuovissimi impianti allestiti per le Olimpiadi del 2008, come gli Open di tennis, la Maratona internazionale e i Mondiali di biliardo».



La città può contare su un'efficiente organizzazione che può seguire il visitatore in ogni suo desiderio, organizzando itinerari e approntando pacchetti dedicati alla conoscenza della cultura, dello spettacolo, della medicina tradizionale, della gastronomia, dello sport, e dell'ambiente, per la conoscenza della ricca biodiversità animale e vegetale. Ci sono pacchetti anche finalizzati al cinema e al teatro, ma anche all'antica arte della calligrafia, della carta ritagliata, dell'oggettistica imperiale, delle arti marziali, di design innovativo. I musei statali sono 170, e 500 quelli privati. C'è il ricco patrimonio culturale della vecchia Pechino e il fascino dinamico della città nuova.

Imprescindibili per qualsiasi visitatore le “tappe obbligatorie” come piazza Tian’anmen (la più vasta del mondo) con sullo sfondo il massiccio muro della Città Proibita, dagli infiniti edifici imperiali, cortili e giardini, il Palazzo d'Estate, il Tempio del Cielo, quello della Nuvola Bianca, il mercato dell'antiquariato e quello delle perle. C'è il rischio di “febbre da shopping” per la varietà di prodotti a prezzi competitivi, ma vale la pena di correrlo. Tra le presenze al convegno romano per testimoniare l'amicizia tra i due Paesi, Alessandra Zita, funzionario per l'Asia per la Promozione turistica dell'Enit, impegnata a promuovere in Cina il Made in Italy, e Vittoria Mancini presidente dell'Associazione Italia-Cina.

Volando con l'Air China, che collega il Paese con l'Italia con numerosi voli, i passeggeri diretti in altre città possono sostare a Pechino tre giorni senza la necessità del visto. L'ufficio del Turismo cinese mette a disposizione mappe e opuscoli in lingua italiana, compreso un volumetto, una sorta di “Rossa” sui migliori ristoranti di Pechino, anche quelli che propongono le ricette originali degli imperatori, con tanto di menu e indirizzi per raggiungerli.

Per informazioni: www.turismocinese.it

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