Nel corrente anno le due capitali europee del cultura sono Mons, in Belgio, e Pils in Repubblica Ceca. Mons è poco distante da Bruxelles. Giunti all’aeroporto internazionale di Bruxelles, si prende il treno ed in circa settanta minuti si giunge a Mons. Primo impatto non dei migliori perché la stazione, indipendentemente dall’evento dell’anno, è tutta un cantiere. Il centro storico emana il fascino educato e carezzevole della Vallonia.
Assolutamente da visitare la Collegiata di Sainte-Waudru, in stile gotico brabantino, costruita tra il XV e il XVII secolo. A Mons le strade del centro, di sobria eleganza, conducono tutte alla bellissima Grand’Place, cuore pulsante della città. Piazza sempre animata anche grazie alla presenza di bar e ristoranti. La cucina di Mons si giova di felici contaminazioni della vicina Francia. Adatte ai lunghi inverni le saporite zuppe di verdure stufate.
Sontuose e ghiotte le grandi crespelle la cui farcia è costituita da besciamella e groviera. Ottime le carni di maiale. Vera specialità la costoletta di vitello. Ammirevole l’abilità nel saper adoperare le loro grandi birre anche in cucina. Gradevoli i dolci alla crema con sapiente utilizzo di frutti rossi, ribes soprattutto. Nei dintorni di Mons aleggia il talento immenso di Van Gogh, che trascorse un breve ma intenso periodo della sua vita nel Borinage.
Siamo nella zona delle miniere di carbone, con i loro nefasti effetti di tanti lutti che colpirono anche minatori italiani. Da visitare ad Hornu, ad 8 km da Mons, il monumentale plesso di archeologia industriale costituito dall’ex miniera di carbone del Grand Hornu. Un anno intero, dunque, per visitare Mons, capitale europea della cultura per il corrente anno. Il programma completo di tutti i numerosi eventi è consultabile sul sito.